Libere dalla violenza: diritti ed emancipazione per donne e bambine in Guinea-Bissau

Un progetto per favorire l’accoglienza e il reinserimento delle donne vittime di violenza e sensibilizzazione sul tema.

Il contesto

Secondo il rapporto 2015 dell’UNDP il 48.9% della popolazione della Guinea Bissau vive con meno di 1,25 $ al giorno. Il Paese è infatti al 164° posto su 169 Paesi dell’indice di sviluppo umano (dati PNUD). In un simile contesto di povertà estrema, causata essenzialmente da una grave carenza di lavoro e di risorse, la condizione femminile è gravemente penalizzata e le violenze di ogni tipo su donne e bambine sono all’ordine del giorno.

Gli obiettivi

Il progetto Libere dalla violenza: diritti ed emancipazione per donne e bambine in Guinea-Bissau ha voluto promuovere e garantire i diritti di bambine e donne nel Paese operando su più fronti: attraverso la sensibilizzazione della popolazione, la promozione dell’autonomia socioeconomica delle donne, la vigilanza con la facilitazione delle operazioni di denuncia e infine l’accoglienza e il reinserimento delle vittime di violenza di genere.

Le attività

Mani Tese, in particolare, si è concentrato su:

  • Istituire 3 centri di prima accoglienza per le vittime di violenza di genere
  • Rafforzare gli spazi per l’accoglienza delle vittime e istituire un’apposita Casa d’Accoglienza

Obiettivo di questi spazi è di assistere queste vittime e i loro figli, garantire la loro protezione, promuoverne i talenti e le attitudini per favorirne il reinserimento, fornire assistenza psicologica e giuridica con esperti, intervenire nel contrasto ad eventuali ulteriori azioni dei violenti. 

  • Rafforzare le competenze degli operatori pubblici nella relazione con le vittime delle violenze di genere

Un incontro formativo di 5 giorni per i rappresentanti di Polizia Giudiziaria e di altre organizzazioni nazionali competenti sull’argomento ha prodotto l’edizione di un manuale aggiornabile con cadenza semestrale e la nascita di un coordinamento degli operatori del settore.

  • Realizzare una proposta di Piano Nazionale di Prevenzione e Lotta contro la Violenza Domestica e di Genere

Prevenzione, sensibilizzazione, protezione delle vittime e la loro reintegrazione, formazione degli operatori.

  • Attivare percorsi di reinserimento socioeconomico

Si sono attivate sinergie con il settore privato per garantire il reinserimento delle vittime di violenza di genere nel contesto produttivo.

  • Organizzare un seminario conclusivo

Si è deciso di chiamarlo “Essere donna” ed è servito per riflettere, fare il punto su quanto è stato fatto e programmare il futuro.