Turn the Tables – Towards just, green, and innovative food procurement!

“Turn the Tables”, co-finanziato dal Programma DEAR della UE, intende promuovere sistemi alimentari equi, sostenibili e inclusivi a livello locale e globale, sensibilizzando i cittadini, in particolare i giovani, sul ruolo del cibo nella giustizia sociale e nella lotta alla crisi climatica.

Il contesto

Il sistema alimentare globale presenta oggi gravi squilibri e criticità, che si riflettono su scala ambientale, sociale ed economica. A dominare sono filiere lunghe e complesse, spesso controllate da grandi attori economici che concentrano il potere decisionale e indirizzano la produzione secondo logiche di mercato globalizzato. 

Questo modello tende a privilegiare l’efficienza e il profitto, ma genera impatti ambientali significativi: l’agricoltura è responsabile di circa il 10–15% delle emissioni globali di gas serra, fa un uso intensivo di risorse idriche e comporta la dispersione di sostanze chimiche come fertilizzanti e pesticidi. In Europa, oltre il 60% dei suoli è considerato non sano, con conseguenze dirette sulla fertilità, la biodiversità e la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici. 

Sul piano sociale, il diritto a un’alimentazione sana e adeguata non è ancora garantito per tutti, mentre una quota consistente del cibo prodotto viene sprecata. Le dinamiche di potere lungo la filiera alimentare possono generare disuguaglianze, soprattutto a danno dei piccoli produttori, delle lavoratrici e dei lavoratori agricoli, in particolare nei contesti più vulnerabili. 

Di fronte a queste sfide, è sempre più evidente la necessità di ripensare il sistema alimentare in chiave di giustizia, sostenibilità e resilienza. Esperienze già in corso come mense pubbliche sostenibili, orti urbani, pratiche agroecologiche e filiere corte, dimostrano che è possibile promuovere un cambiamento a partire dai territori. 

Turn the Tables nasce proprio con questo obiettivo: coinvolgere giovani, istituzioni locali e comunità in un percorso di trasformazione alimentare che metta al centro i diritti delle persone, la salute dell’ambiente e il benessere collettivo.  

Gli obiettivi

Turn the Tables nasce dalla necessità urgente di trasformare un sistema alimentare ingiusto e insostenibile, mettendo al centro le persone, i territori e l’ambiente. 

Il progetto si propone di: 

  • Promuovere sistemi alimentari equi, sostenibili e inclusivi a livello locale e globale. 
  • Sensibilizzare i cittadini, in particolare i giovani, sul ruolo del consumo alimentare nella giustizia sociale e nella lotta alla crisi climatica. 
  • Rafforzare le capacità delle autorità locali nel promuovere il cambiamento attraverso l’approvvigionamento pubblico sostenibile. 
  • Dare spazio e voce alle esperienze dal Sud Globale, promuovendo un cambiamento sistemico che sia davvero inclusivo e globale. 

Le attività

Il progetto si articola in due grandi assi: 

  1. Progetti locali

In cinque paesi europei (Italia, Germania, Romania, Polonia, Ungheria), Turn the Tables realizza progetti concreti che mostrano come le comunità locali possano guidare il cambiamento del sistema alimentare, combinando innovazione, giustizia sociale e sostenibilità ambientale. 

Le azioni si integrano tra loro in percorsi territoriali di trasformazione: 

  • Politiche di approvvigionamento pubblico sostenibile, attraverso appalti per mense scolastiche, universitarie e istituzionali che privilegiano cibo biologico, locale, stagionale, equo e solidale. 
  • Riduzione degli sprechi alimentari lungo tutta la filiera, con interventi mirati nelle cucine collettive, attività educative per utenti e personale, e iniziative creative di recupero del cibo. 
  • Autoproduzione alimentare e orti urbani, come strumenti di educazione alla sovranità alimentare, rafforzamento della coesione sociale e fornitura diretta di alimenti freschi e sostenibili alle mense pubbliche. 
  1. Campagna europea di sensibilizzazione

Una campagna che coinvolgerà oltre 10 milioni di cittadini, con: 

  • Social media, storytelling, video e materiali creativi. 
  • Speaker tour con testimonianze dal Sud Globale. 
  • Workshop, attività educative e momenti partecipativi in scuole e università. 
  • Una Youth Task Force europea composta da giovani dei paesi partner. 
  • Sviluppo di un Multiplier Programme per formare giovani leader in grado di sensibilizzare le proprie comunità e agire sul territorio. 

Il ruolo di Mani Tese

Mani Tese porta in questo progetto un’esperienza pluridecennale nel campo della sovranità alimentare, della giustizia ambientale e dell’impegno giovanile per il cambiamento sociale. Da anni lavora al fianco di comunità contadine nel Sud del mondo e promuove, in Italia e in Europa, modelli alternativi di produzione e consumo fondati sull’equità e sulla sostenibilità. 

Nel progetto Turn the Tables, Mani Tese ricopre un ruolo centrale nel coinvolgimento e coordinamento giovanile, in particolare si occupa di: 

  • Coordinare la Youth Task Force europea, un gruppo di giovani provenienti dai paesi partner che partecipa alla co-progettazione della campagna, crea contenuti e porta avanti azioni sul territorio. 
  • Sviluppare il Multiplier Programme insieme a BMA (Brasov Metropolitan Agency), un percorso di formazione e attivazione rivolto a 500 giovani europei, futuri moltiplicatori e ambasciatori del cambiamento. 
  • Promuovere percorsi di advocacy affinché i giovani possano dialogare con le istituzioni europee e nazionali sulle politiche alimentari. 
  • Organizzare eventi pubblici e speaker tour con attiviste dal Sud Globale, con un focus sul ruolo delle donne nell’agricoltura sostenibile. 
  • Produrre di materiali formativi e educativi su cibo, giustizia sociale e ambiente. 

Questo articolo  è stato co-finanziato dal Programma DEAR dell’Unione Europea. I suoi contenuti sono responsabilità esclusiva di Mani Tese ETS e non riflettono necessariamente il punto di vista dell’Unione Europea.