In Breve
Occupato dalla Francia tra il 1896 e il 1901 e, da allora, parte dell’Africa Occidentale Francese, il Paese ottenne l’indipendenza nel 1960 col nome di Alto Volta, mantenuto fino al 1984, quando il presidente Sankara adottò il nome Burkina Faso o «patria dei veri uomini».
Sankara varò numerose riforme sociali che migliorarono le condizioni del Paese, diventando una figura ispiratrice per tutta l’Africa. Dopo la sua morte, nel 1987, divenne Presidente Blaise Compaoré – rimasto al potere fino al 2014. Il Paese ha avuto un periodo di stabilità politica fino allora sconosciuta, che ha consentito l’apertura agli investimenti stranieri e l’adozione di misure di privatizzazione e liberalizzazione dell’economia. Ciononostante, negli anni il malcontento per il regime dittatoriale è andato crescendo. Nel 2014 si sono verificate dure reazioni popolari contro un progetto di riforma costituzionale che avrebbe permesso a Compaoré di prolungare ulteriormente il suo mandato. Compaoré si è dimesso e ha annunciato la formazione di un governo di transizione guidato da Kafando. Nel settembre 2015, dopo ulteriori rinvii delle consultazioni elettorali, Kafando è stato fatto prigioniero dalla guardia presidenziale, rimasta fedele a Compaoré. Il tentativo di golpe è fallito e nello stesso mese Kafando è tornato a ricoprire il suo incarico. Le elezioni presidenziali, svoltesi a novembre, hanno registrato la vittoria di R.M. Kaboré, del Movimento Popolare per il Progresso.
L’azione di Mani Tese
Mani Tese è presente in Burkina Faso dagli anni ’80 ed é stata registrata nel 1985.
Il principale settore di intervento nel Paese è la sovranità alimentare a beneficio dei piccoli agricoltori organizzati in Unioni, Associazioni e Cooperative. Essa è declinata attraverso la promozione dell’agroecologia e dell’associazionismo contadino e si sviluppa con le dinamiche seguenti:
- Una orientata all’ambiente e al territorio, con la diffusione di tecniche di conservazione e restaurazione della fertilità dei suoli, per un incremento della resilienza da parte della popolazione target agli shock ambientali;
- L’altra rivolta al miglioramento del sistema produttivo e qualitativo delle filiere destinate al mercato (in particolare cipolla e riso): selezione delle sementi, trasformazione della materia prima, conservazione e commercializzazione dei prodotti. Le attività vengono implementate grazie all’accesso dei beneficiari a diversi sistemi di microfinanza rurale.
- In questa dinamica, che cura anche gli aspetti qualitativi dei prodotti, si inserisce il sostegno a vere e proprie imprese sociali.
Il settore ambientale, complementare a quello della sovranità alimentare, prevede l’utilizzo di energie rinnovabili, in particolare il solare, e di tecniche innovative per la conservazione e trasformazione dei prodotti.
Un altro ambito di intervento è quello relativo alle migrazioni, con azioni che coinvolgono le Associazioni della diaspora del Burkina Faso in Italia.
Componente trasversale di tutti gli interventi è il sostegno alla componente femminile e al suo ruolo sociale e economico nelle comunità di appartenenza.
Le aree di intervento prioritarie sono la provincia del Boulkiemdé, nella regione del Centro- Ovest, il Comune di Loumbilà (provincia dell’Oubritenga, regione del Plateau Central) e la capitale Ouagadougou, per la commercializzazione dei prodotti.