La popolazione della Guinea-Bissau basa la sua economia prevalentemente sull’agricoltura del riso e sull’allevamento. Considerato un Paese ad alto potenziale produttivo per la ricchezza delle risorse naturali, è in realtà tra i più poveri dell’Africa Occidentale.
Le principali cause sono da imputarsi all’isolamento della zona, dovuto alla quasi totale assenza di strade asfaltate, e alla fragilità del settore agricolo, la cui scarsa produttività dipende dalla mancanza di fattori produttivi (sementi, fertilizzanti, attrezzi), da inadeguate tecnologie e da basse competenze tecniche, mentre lo stoccaggio improprio è foriero di quasi il 5% delle perdite del raccolto.
In queste condizioni il tasso di occupazione per la fascia di età tra 15 e 35 anni non supera il 35%.
La Guinea-Bissau rappresenta inoltre uno snodo importante per le reti migratorie regionali e transregionali. Un ruolo particolarmente importante in queste scelte e nel sostegno ai costi del viaggio lo hanno le donne, perché sono le donne a farsi maggiormente carico dei bisogni familiari e a dare risposte concrete immediate.
Guinea Bissau
Oio, Guinea-Bissau
Guinea Bissau
Quinara, Guinea-Bissau
Guinea Bissau
Tombali, Guinea-Bissau
Guinea Bissau
Bafatá, Guinea-Bissau
Guinea Bissau
Gabú, Guinea-Bissau
Guinea Bissau
Cacheu, Guinea-Bissau
Guinea Bissau
Bolama-Bijagos, Guinea-Bissau
Il progetto “Sostegno alla sensibilizzazione delle comunità in relazione ai rischi di migrazione irregolare” si propone di sviluppare una strategia di comunicazione volta a sensibilizzare e informare sui rischi della migrazione irregolare e sulla valorizzazione delle opportunità socio-produttive del Paese. L’iniziativa si svolgerà sia a livello regionale sia nazionale attraverso il coinvolgimento di diverse realtà dell’associazionismo nelle sette regioni di intervento.
Dettagli di progetto
Paese
Guinea Bissau,
Località
Quinarà,Tombali,Bafatà,Oio,Bolama-Bijagos,Cacheu,Gabu,
destinatari
La popolazione delle sette regioni
- Produzione e trasmissione di un programma radiofonico.
Saranno realizzate alcune trasmissioni quindicinali nell’ambito di un programma della durata di 9 mesi sul tema del progetto, che vedrà la collaborazione di un gruppo culturale nazionale per la produzione di “pillole di teatro radiofonico”.
- Organizzazione di 33 djumbai di villaggio.
Il djumbai è un dibattito organizzato che coinvolge l’intera comunità. Un gruppo di teatro, attraverso la tecnica del teatro dell’Oppresso, sensibilizzerà e informerà in merito ai rischi della migrazione irregolare e alle opportunità di migrazione attraverso i canali regolari. Si prevede il coinvolgimento di circa 3.300 persone.
- Organizzazione di un festival culturale per giovani.
Verrà promosso un festival dedicato a giovani artisti locali che si esibiranno con diverse forme d’arte fra cui il teatro, la poesia e la musica.
- Campagna di sensibilizzazione in 3 licei sulle opportunità economiche e produttive locali.
Il progetto prevede attività in aula e visite a imprese virtuose per far conoscere storie di successo di piccoli imprenditori locali.
- Creazione e gestione di una pagina Facebook sull’argomento.
Vista la sensibilità dei giovani nei confronti del social network, Facebook sarà usato come canale di aggiornamento sulle opportunità economiche e produttive locali e per fornire informazioni sui canali regolari esistenti per la migrazione.