Il Contesto

In Guinea-Bissau la disuguaglianza di genere è a livelli allarmanti. Le donne sono esposte a diverse forme di violenza (domestica, psicologica e sessuale, matrimoni precoci e/o forzati e mutilazioni genitali femminili), la quale è spesso socialmente accettata.

Sebbene i casi siano frequenti sia in ambito urbano che rurale, è in quest’ultimo contesto che il problema della violenza di genere assume i caratteri più preoccupanti, a causa dell’isolamento e della difficoltà di accesso ai servizi di informazione o protezione per le donne.

La violenza in ambito domestico è perpetrata per lo più dai partner, come dimostrano i dati del “Rapporto sulla situazione delle donne in Guinea-Bissau”, elaborato da un precedente progetto. Su 1022 donne intervistate delle 47 comunità target nelle regioni di Quínara, Tombali, Bafatá e Gabu, emerge che delle 978 donne che hanno riferito di avere o di aver avuto un partner, 613 hanno affermato di aver già subito un tipo di violenza. Di queste circa un terzo ha riferito di essere stata vittima di due tipi di violenza.

Nel Paese il 52% delle donne ha subito inoltre pratiche di mutilazione genitale femminile. Di queste il 30% sono ragazze tra 0 e 14 anni. Le zone rurali sono i luoghi in cui questa pratica è più diffusa.

Regione di Cacheu

Cacheu, Guinea-Bissau

Regione di Gabu

Gabú, Guinea-Bissau

Regione di Oio

Oio, Guinea-Bissau

Regione di Bafata

Bafatá, Guinea-Bissau

Settore autonomo di Bissau

Bissau, Guinea-Bissau

Regione di Quinara

Quinara, Guinea-Bissau

Regione di Tombali

Tombali, Guinea-Bissau

 
Gli obiettivi

Il progetto “NO TENE DIRITU A UM VIDA SEM VIOLÊNCIA” (Noi abbiamo diritto a una vita senza violenza) – Rafforzamento dei meccanismi di protezione delle vittime di gbv e promozione dei diritti delle donne in Guinea-Bissau fa seguito al progetto “No nacuidado de no vida, mindjer” – Emancipazione e diritti per le ragazze e le donne in Guinea-Bissau, realizzato da Mani Tese, ENGIM e FEC tra il 2018 e il 2021, e mira a garantire continuità alla promozione e alla tutela dei diritti delle donne e delle ragazze nel Paese, come previsto dalla CEDAW – Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna.

L’obiettivo del progetto è quindi quello di combattere e prevenire la violenza di genere nelle regioni di Quínara, Tombali, Bafatá, Gabu, Cacheu, Oio e SAB, migliorando il sistema di protezione delle vittime e promuovendone il reinserimento socio-economico.

Dettagli di progetto
Paese

Guinea Bissau,

Località

Regione di di Gabu, Bafatá, Quinara, Tombali, Cacheu, Oio e SAB,

destinatari

Donne e ragazze vittime di violenza di genere

 
Le Attività

Mani Tese si occuperà di implementare prevalentemente le attività del primo punto mentre collaborerà con i partner FEC ed ENGIM in alcune attività del secondo e terzo punto.

1 – PROTEZIONE DELLE VITTIME DI VIOLENZA E LORO REINSERIMENTO

Assistenza educativa, psicosociale e legale alle donne vittime di violenza di genere ospitate dai due centri di accoglienza del Paese

Il progetto fornirà protezione alle donne vittime di violenza di genere negli unici due centri di accoglienza per le vittime di violenza sulle donne nel Paese: il Centro de Acolhimento de Bissau gestito in collaborazione con il partner AMIC e la Casa de Acolhimento de São Domingos gestito insieme a Embo Buerer.

I due centri garantiscono alle ospiti assistenza psicosociale, giuridica, cure mediche, percorsi di reinserimento socio-economico nella comunità e assistenza educativa.

In questi centri vengono accolte ragazze delle due regioni di riferimento ma, in caso di necessità, anche provenienti da altre regioni del Paese. La loro permanenza dura sei mesi, tuttavia con ogni ospite viene poi costruito un percorso personalizzato che in alcuni casi può prevedere un tempo di permanenza più lungo.

Per consentire alle vittime di sviluppare e acquisire competenze e attitudini, all’interno del Centro di Bissau verranno inoltre proposti un corso di taglio e cucito (sartoria), un corso di panetteria e corsi di danza e teatro. A São Domingos saranno invece proposti un corso sulla produzione di sapone e un corso sulla produzione di alimenti per neonati.

Selezione e formazione delle famiglie affidatarie per ragazze e donne vittime di violenza di genere

Le famiglie affidatarie sono importanti spazi di accoglienza informali per le vittime che si trovano nelle zone più remote e che i centri di accoglienza non riescono a coprire. Dieci famiglie si sono rese disponibili a dare continuità all’azione di accoglienza già avviata con il precedente intervento mentre quattro saranno le nuove che verranno selezionate nelle regioni di Cacheu, Oio e Tombalì, dove questi spazi non sono ancora presenti.

Tali famiglie saranno seguite nel percorso di accoglienza attraverso momenti di formazione e aggiornamento e la fornitura di kit di “accoglienza” (cibo, vestiario e materiale scolastico) per le vittime. Il follow-up e il monitoraggio degli spazi anche a livello di sicurezza saranno sotto la responsabilità di tre assistenti sociali del progetto in costante contatto con la Polizia.

Rafforzamento delle competenze del personale dei centri di accoglienza e delle associazioni per l’assistenza e il reinserimento delle vittime di violenza di genere

Mani Tese organizzerà due corsi di formazione per 25 persone con l’obiettivo di condividere gli strumenti di accoglienza e le esperienze del progetto precedente migliorando l’assistenza alle donne vittime di violenza.

Realizzazione di uno spazio pilota di dialogo e consultazione dei principali stakeholders per la promozione di politiche pubbliche orientate alla difesa dei diritti delle donne

Il progetto promuoverà la creazione del primo spazio di dialogo tra Ministeri, Organizzazioni della Società Civile e attori pubblici e privati al fine di favorire la realizzazione di una rete politica che miri a costruire e presentare proposte di leggi, dialogo e pressione sul governo per contrastate la violenza di genere e promuovere la parità di genere. Coordinato dall’Istituto donne e bambini (IMC) e coadiuvato da Mani Tese, lo spazio sarà attivato in collaborazione con il Ministero della Donna, della Famiglia e della Coesione Sociale.

2 – RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE E DELGLI STRUMENTI DELLA RETE DEI SERVIZI PER LE VITTIME DI VIOLENZA DI GENERE

Formazione di tre tecnici dei tre Centri di Accesso alla Giustizia (CAJ) di Gabu, Mansoa e Canchungo sulle competenze psicosociali e l’assistenza alle vittime di violenza di genere.

Verranno rafforzate le competenze dei CAJ in quanto enti che forniscono supporto legale gratuito alle vittime di violenza di genere. Le formazioni previste si baseranno sul Manuale per il trattamento delle vittime di violenza nel contesto dei CAJ sviluppato con il progetto precedente. Un’attenzione particolare verrà data alle accortezze psico-sociali che tengano conto del trauma subito dalle vittime.

Monitoraggio delle pratiche di formazione per i CAJ

Il follow-up psicosociale dei casi sul campo sarà svolto dagli assistenti sociali di Bafatá, Buba e São Domingos, supervisionati dal Coordinatore Locale di Mani Tese, che lavorerà in modo strutturato con il TAJ (Tecnici del Supporto Legale) nell’individuare e assistere le vittime facilitandone l’accoglienza negli spazi informali o, nei casi più gravi, indirizzandole verso i centri di accoglienza.

Rafforzamento delle competenze delle istituzioni preposte all’assistenza alle vittime di violenza di genere

È prevista una formazione iniziale di tre giorni a circa 100 tecnici (tra cui rappresentanti del Tribunale, assistenti sociali ospedalieri, responsabili degli spazi di accoglienza informale nelle regioni, attivisti…) che fanno parte della Rete dei soggetti attivi nella violenza di genere. Alla formazione seguirà un incontro mensile in ciascuna regione per monitorare i casi, in particolare quelli a maggior rischio nelle regioni dove sono presenti gli spazi informali e i centri di accoglienza.

Miglioramenti strutturali dei tre centri regionali di assistenza alle vittime (CRA) all’interno dei CAJ

L’intervento ha lo scopo di migliorare i 3 CAJ regionali di Gabu, Mansoa e Canchungo che fungono anche da centri regionali di assistenza alle vittime (CRA). Lo scopo è quello di migliorare la gestione e la privacy dell’assistenza alle vittime attraverso la separazione degli spazi e la dotazione di armadietti e faldoni per la conservazione in sicurezza dei dati sensibili.

3 – ACCESSO DELLE RAGAZZE E DELLE DONNE VULNERABILI ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E ALLE OPPORTUNITÀ DI REINSERIMENTO SOCIOECONOMICO

Formazione professionale alberghiera per 30 studenti all’Escola Murialdo de Bissau

Verrà realizzato un corso professionale nel settore alberghiero presso la scuola S. José de Murialdo che preparerà gli studenti ad attività legate alla pulizia, conservazione, manutenzione degli ambienti alberghieri e al servizio ai tavoli e bar nella ristorazione, durante il quale saranno realizzate da Mani Tese due sessioni di sensibilizzazione sui diritti delle ragazze e delle donne e sulla violenza di genere.

Reinserimento socio-economico delle vittime accolte presso il Centro di accoglienza di Bissau

Attraverso l’Agenzia per il Lavoro “MPilis Serviços” verrà facilitato il reinserimento socio-economico di almeno il 10% delle vittime di violenza di genere ospitate presso il centro di Bissau, le quali svolgeranno attività di formazione e tirocini della durata di tre mesi.

Accompagnamento di 4 microimprese femminili e reinserimento socio-economico

Questa attività prevede il supporto a 4 microimprese finanziate dal precedente progetto potenziandone il ruolo attivo nella promozione dell’integrazione socio-economica delle altre donne. Le imprenditrici riceveranno dagli assistenti sociali di Mani Tese una formazione su come diventare agenti proattivi nella lotta alla violenza di genere.

Borse di studio per due donne vittime di violenza accolte presso il Centro de Acolhimento de São Domingos

Saranno assegnate a due ospiti del centro due borse di studio presso il CIFAP (Centro di Istruzione per la Formazione Professionale dell’Artigianato), uno degli istituti di formazione professionale più qualificati del Paese.

Formazione e inserimento lavorativo di 30 donne vittime di violenza presso il Centro di accoglienza di Bissau

Il corso comprenderà una prima parte relativa al rafforzamento di sé stesse e delle proprie capacità relazionali e una seconda sulle tecniche di ricerca del lavoro e di valorizzazione delle competenze professionali.

Partner di progetto