Il Contesto

In Ecuador l’accaparramento della terra e la concentrazione dell’acqua in grandi bacini sono problemi strutturali: le proprietà inferiori ad un ettaro rappresentano un quarto del totale delle unità produttive del paese ma occupano l’1% della terra, mentre le proprietà superiori a 100 ettari, che rappresentano solo il 2% del totale, controllano il 43% delle terre coltivabili.

Quito, Ecuador

Quito, Ecuador

 
Gli obiettivi

Nel 2012 Mani Tese, in collaborazione con il CLPCP, ha sostenuto l’organizzazione del “Congresso dei Senza Terra, Senza Acqua, Senza Mare, Senza Mangrovie e Senza Altopiano”. E’ stato l’evento conclusivo di un processo iniziato nel febbraio 2012 da parte delle organizzazioni della società civile, per conoscere le problematiche territoriali che si stanno vivendo e che sono causate dalla presenza di industrie, imprese minerarie, progetti idroelettrici che in qualche modo stanno violando il territorio. Il risultato del dibattito, in occasione del Congresso, è stato quello di individuare gli strumenti per consolidare l’azione delle organizzazioni intorno a 3 macro-temi:

1) La lotta per la terra e contro le nuove forme di concentrazione dell’acqua.
2) Estrattivismo e megaprogetti.
3) Agroindustria, sovranità alimentare e buen vivir.

E’ emersa la necessità di rafforzare l’unità regionale delle organizzazioni locali, articolandosi con quelle di altre regioni che stanno vivendo le stesse difficoltà. Solo così esse potranno confrontarsi con i forti impatti provocati da un modello economico che si basa sull’espansione dell’agro business e dell’estrazione mineraria. E solo così saranno in grado di influire nella formulazione di politiche nazionali ecuadoriane sul tema di una riforma agraria integrale, che risponda ai principi della sovranità alimentare e ridistribuisca la terra e l’acqua a favore di chi la lavora e ne ha cura. Conseguentemente si è deciso anche di organizzare un congresso nazionale espressamente sulla riforma agraria per preparare proposte condivise da presentare al Governo.

Dettagli di progetto
Paese

Ecuador,

Località

Quito,

destinatari

10 organizzazioni di produttori agricoli dell’organizzazione Tierra y Vida; 9 comunità della UOCE

 
Le Attività

E’ nata l’Assemblea della Costa, con lo scopo di costruire una sola voce regionale che si pronunci sulla concentrazione delle terre in atto, sul patrimonio ittico, sulla privatizzazione delle spiagge, sull’accaparramento delle acque, sullo sfruttamento del sottosuolo. Ne fanno parte 10 organizzazioni di produttori agricoli appartenenti all’organizzazione di secondo livello Tierra y Vida, 9 comunità dell’Unione di Organizzazioni Contadine di Esmeraldas (UOCE) ed altre 7 organizzazioni regionali. E’ da notare che esse rappresentano più di un quarto della popolazione economicamente attiva dell’Ecuador, impiegata nel settore agricolo.

Dopo 6 riunioni collegiali e 3 intensi mesi di lavori preparatori si è tenuto infine il previsto “Congresso per la terra, i territori e la difesa della sovranità alimentare dei popoli”. Esso ha prodotto una dichiarazione in 9 punti, che con accurate argomentazioni legali configura nei dettagli una legge delle terre rispettosa dei diritti umani delle popolazioni che le abitano.

E sarà difficile non tenerne conto.

Partner di progetto