Terra ricca! Sensibilizzazione sui rischi di migrazione irregolare

Un progetto per la sensibilizzazione sui rischi della migrazione irregolare e la valorizzazione delle opportunità socio-produttive della Guinea-Bissau.

IL CONTESTO

Considerato un paese ad alto potenziale produttivo per la ricchezza delle risorse naturali, la Guinea-Bissau è, in realtà, tra i più poveri dell’Africa Occidentale. Le principali cause sono da imputarsi all’isolamento della zona, dovuto alla quasi totale assenza di strade asfaltate, e alla fragilità del settore agricolo, la cui scarsa produttività dipende dalla mancanza di fattori produttivi (sementi, fertilizzanti, attrezzi), da inadeguate tecnologie e da basse competenze tecniche, mentre lo stoccaggio improprio è foriero di quasi il 5% delle perdite del raccolto. Si tratta di fattori importanti considerato che la popolazione della Guinea-Bissau basa la sua economia prevalentemente sull’agricoltura del riso e sull’allevamento. In queste condizioni il tasso di occupazione per la fascia di età tra 15 e 35 anni non supera il 35%. La Guinea-Bissau rappresenta inoltre uno snodo importante per le reti migratorie regionali e trans regionali. Un ruolo particolarmente importante in queste scelte e nel sostegno ai costi del viaggio lo hanno le donne. Sono loro a farsi maggiormente carico dei bisogni familiari dunque a sostenere le migrazioni e, nel contempo, a subirne le conseguenze.

 

GLI OBIETTIVI

Il progetto Terra ricca! Sensibilizzazione sui rischi di migrazione irregolare si è proposto di sensibilizzare la popolazione sui rischi della migrazione irregolare e in parallelo di valorizzare le opportunità socio-produttive del Paese attraverso il coinvolgemento diverse realtà dell’associazionismo nelle regioni di intervento.

 

LE ATTIVITÀ

  1. Organizzazione di 38 djumbai di villaggio. Il djumbai è un dibattito organizzato che coinvolge l’intera comunità per informare sui rischi della migrazione irregolare e sulle opportunità socio-produttive del paese. sono state coinvolte circa 3.800 persone.
  2. Organizzazione di 10 rappresentazioni teatrali sull’argomento con la presenza di migranti di ritorno nel duplice ruolo di attori e protagonisti.
  3. Produzione e trasmissione di programmi radiofonici che hanno coperto tutte le regioni. 72 trasmissioni su radio locali e nazionali realizzate con la collaborazione di un gruppo culturale nazionale per la produzione di “pillole di teatro radiofonico”. Particolare attenzione è stata data alla testimonianza di giovani che sono riusciti ad avviare imprese in Guinea-Bissau.
  4. Organizzazione di un festival culturale per giovani in cui giovani artisti locali utilizzeranno diverse forme d’arte, fra cui teatro, poesia e musica.
  5. Organizzazione di campi estivi per giovani attivisti locali che sono stati formati su tecniche di sensibilizzazione, sui rischi della migrazione irregolare e sulle opportunità economiche e produttive nazionali.
  6. Partecipazione e sensibilizzazione nel corso di 7 eventi sportivi regionali rivolti prevalentemente ai giovani.
  7. Creazione e gestione di una pagina Facebook locale sui problemi delle migrazioni e sulle opportunità economiche e produttive locali.