Il quadro legislativo esistente in Guinea-Bissau prevede strumenti legali per un più effettivo rispetto dei diritti dei detenuti. In particolare la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, espressamente applicabile nell’ordinamento interno della Guinea-Bissau attraverso il secondo comma dell’art. 29 della Costituzione, stabilisce che nessuno possa essere detenuto, preso o esiliato arbitrariamente. La Guinea-Bissau è firmataria anche di numerosi strumenti normativi internazionali che si incorporano nel diritto positivo degli stati firmatari, come il Patto per i diritti civili e politici e la Carta africana dei diritti umani e dei popoli. Il quadro reale però è nettamente diverso, sia per mancanza di mezzi che per mancanza di conoscenza da parte degli interessati dei propri diritti stabiliti per legge.
Bafatá, Guinea-Bissau
Bafatá, Regione di Bafatá, Guinea-Bissau
Mansôa, Guinea-Bissau
Mansôa, Regione di Oio, Guinea-Bissau
Ci si proponeva di migliorare il Sistema di Giustizia positiva e preventiva attraverso 3 diverse tipologie di attività che garantissero l’accesso alla giustizia, promuovessero e creassero una sistematica raccolta delle violazioni e azioni volte alla formazione professionale dei prigionieri nei centri di detenzione per favorire il reinserimento sociale.
Dettagli di progetto
Paese
Guinea Bissau,
Località
Prigioni di Mansoa e Bafatà, Centri di detenzione preventiva di Bissau,
destinatari
I detenuti nelle carceri di Mansoa e Bafatà e nei centri di carcerazione preventiva di Bissau.
- È stato realizzato un censimento dello status giuridico dei detenuti: sono state raccolti tutti i dati necessari a monitorarne le condizioni (data di condanna, durata della pena, ecc.) al fine di controllare la regolarità dei processi giuridici e giudiziari. Le informazioni ottenute sono state inserite in una banca dati.
- È stata realizzata una formazione di 5 mesi per 77 guardie penitenziarie sulla deontologia professionale, l’uso della forza, le norme internazionali in materia penitenziaria, l’utilizzo della psicologia e il comportamento verso i prigionieri. È stato inoltre realizzato un seminario di formazione per 15 agenti di polizia impegnati nei centri di detenzione.
- È stata fornita assistenza giuridica e giudiziaria ai detenuti da un coordinatore e due facilitatori legali, che hanno effettuato visite periodiche nei centri di detenzione, raccolto informazioni sullo status giuridico, riportato casi di violazioni nei tempi dei processi e in altri diritti dei prigionieri, per risolvere i problemi esistenti collaborando con le autorità.
- È stata costruita un’officina in cui sono stati realizzati 2 corsi di 3 mesi e sono stati formati 22 detenuti. Parallelamente, è stata avviata una produzione di prodotti di officina. I prodotti realizzati durante la formazioni sono stati venduti al mercato e i ricavati sono stati destinati a finanziare la formazione dopo il termine del progetto.
- È stata fornita una formazione professionale in ambito agricolo e di allevamento ai prigionieri del carcere di Bafatà.
- È stato creato un orto e uno spazio per l’allevamento degli animali di piccola taglia nel carcere di Bafatà. La produzione orticola e l’allevamento degli animali di piccola taglia hanno migliorato la dieta dei detenuti.
- È stato avviato un percorso di reinserimento attraverso l’accompagnamento psicosociale, igienico e sanitario, nonché mediante 4 corsi di alfabetizzazione ed educazione civica, a cui hanno partecipato tra il 56% e il 72% dei detenuti.
- Si è cercato di coinvolgere e responsabilizzare gli organi preposti ed in generale della società civile in merito al rispetto effettivo dei diritti dei detenuti grazie ad uno studio riguardante le condizioni di detenzione del Paese.