Nonostante l’espansione economica che ha caratterizzato il Mozambico negli ultimi anni, il Paese continua ad occupare posizioni basse nell’Indice di Sviluppo Umano, collocandosi al 180º posto su un totale di 188 Paesi (UNDP, 2017).
La provincia della Zambezia è una delle più povere del Mozambico: dati della World Bank del 2016 stimano infatti che il 70% della popolazione di tale provincia si trovi sotto la soglia di povertà e che in tale provincia, e in quella di Nampula, siano residenti la metà (48%) dei poveri del Paese.
La provincia della Zambezia negli ultimi anni ha infatti sofferto particolarmente le conseguenze del cambiamento climatico ed in particolare delle mancanze di piogge, a cui si aggiungono pratiche di allevamento e di agricoltura poco sostenibili e scarsamente efficienti, che contribuiscono alla degradazione del già fragile territorio.
Il progetto si svolgerà nella città di Quelimane che prende il suo nome dall’omonimo termine swahili che significa “monte”, poiché si dice che i suoi primi abitanti vi siano giunti provenendo dal monte Limani. Essa conta oggi circa 400.000 abitanti con un forte incremento recente, basti pensare che negli ultimi 13 anni la popolazione è raddoppiata.
Uno sviluppo così rapido, in un contesto caratterizzato da molti e significativie problemi, ha comportato nuove sfide da affrontare, quali quelle del locale mercato FAEZ (Fiera delle Attività Economiche di Zambezia), ormai vecchio di 40 anni e con grossi problemi igienici, di scarico fognario e logistici per quel che riguarda il carico e scarico merci.
Provincia della Zambezia, municipio di Quelimane
Quelimane, Mozambico
Il progetto si propone di contribuire ad una rigenerazione urbana sostenibile e COVID-free della città di Quelimane attraverso la riqualificazione del mercato comunale FAEZ e scambi di esperienze e di buone pratiche tra Regione Emilia-Romagna e provincia della Zambezia.
Dettagli di progetto
Paese
Mozambico,
Località
Provincia della Zambezia, municipio di Quelimane,
destinatari
675 esercenti, 50 produttori, 10.000 visitatori dei mercati, 40 funzionari di Quelimane
Sono previste tre attività principali, due che si svolgeranno a Quelimane in Mozambico e una terza in Emilia Romagna:
- Riqualificazione del mercato comunale FAEZ. Si prevede una prima fase di raccolta informazioni tra i diversi soggetti interessati, in particolare venditori e clienti, e successivamente verrà elaborato un piano di riqualificazione che terrà conto anche degli scambi e dei suggerimenti che saranno attivati con i funzionari della regione Emilia Romagna. Si cureranno gli aspetti gestionali, igienico-sanitari, con attenzione alle norme anti COVID con interventi mirati di tipo infrastrutturale. Verrà favorita la possibilità di accesso al mercato di produttori locali che adottano tecniche agroecologiche di produzione. Si prevede, inoltre un percorso formativo per i venditori su gestione del mercato, igiene e prevenzione del COVID. Infine il mercato diverrà sede, oltre che di vendita, anche di eventi, di formazioni, di svago per bambini e adulti.
- Formazione e capacity building su rigenerazione urbana sostenibile e prevenzione dal COVID 19. L’attività si affianca e integra quella descritta in precedenza. Si vogliono favorire programmi e politiche pubbliche che promuovano la rigenerazione urbana proprio a partire dai mercati e tenendo conto della pandemia in corso. Sono previsti corsi di formazione che coinvolgeranno anche alcuni membri delle commissioni degli altri mercati per un aggiornamento su gestione degli stessi e prevenzione COVID-19 in modo da avere un piano comune; corsi di formazione per favorire la vendita di prodotti locali e sani all’interno del mercato FAEZ, incontri di scambio tra i funzionari del Municipio di Quelimane, del Comune di Reggio Emilia e della Regione Emilia Romagna sulle tematiche del progetto.
- In Emilia Romagna verrà potenziato l’orto sociale gestito da Mani Tese a Finale Emilia (MO), curando anche l’inserimento di richiedenti asilo e soggetti diversamente abili e realizzando un laboratorio di trasformazione vendita sostenibile dei prodotti. Saranno, inoltre organizzati una serie di eventi sulle tematiche del progetto sia a Finale Emilia sia a Reggio Emilia con il coinvolgimento delle istituzioni e della popolazione.