Quelimane agricola

Un progetto per contribuire allo sviluppo rurale sostenibile in Mozambico attraverso il rafforzamento del sistema agroalimentare locale e dei suoi principali attori.

Il contesto

Nonostante l’espansione economica che ha caratterizzato il Paese negli ultimi anni, il Mozambico continua a occupare posizioni basse nell’Indice di Sviluppo Umano, collocandosi al 181º posto su un totale di 188 Paesi (UNDP, 2016). La provincia della Zambezia è una delle più povere del paese: dati della World Bank del 2016 stimano che il 70% della popolazione zambeziana si trovi sotto la soglia di povertà e che in tale provincia e in quella di Nampula siano residenti la metà (48%) dei poveri del paese. Il settore agricolo è la base dell’economia del Nord del Mozambico e dà lavoro all’80% della popolazione attiva. Per questo, la promozione dello sviluppo di un sistema di mercato agricolo rappresenta il principale strumento per ridurre la povertà generando sviluppo sostenibile.

Gli obiettivi

Il progetto Quelimane agricola, cofinanziato da AICS, si propone di contribuire allo sviluppo rurale sostenibile della provincia della Zambezia attraverso il rafforzamento del sistema agroalimentare locale e dei suoi principali attori: produttori, settore privato e autorità locali. Sarà promossa, in particolare, l’adozione di pratiche innovative e sostenibili in materia di produzione, marketing e consumo dei prodotti agricoli.

Le attività

Produzione:

Programma di sviluppo delle capacità dei produttori. La formazione riguarderà 540 piccoli agricoltori su argomenti come: agricoltura di conservazione e agricoltura sintropica, irrigazione, itticoltura, vivai agroforestali, compostaggio e fertilizzanti, mangrovieti.

Realizzazione di 18 campagne agricole annuali con tecniche di agricoltura di conservazione e agricoltura sintropica.

Costituzione di 18 vivai e banche di semi agroforestali, uno per ciascuna delle comunità interessate. Verrà anche creato un vivaio per la riforestazione dei mangrovieti, il cui taglio indiscriminato comporta l’erosione e la salinizzazione dei suoli ed effetti negativi sulla pesca.

Costruzione di 18 impianti di irrigazione e di 18 unità di compostaggio con la collaborazione dell’Università di Firenze.

Sviluppo di una piattaforma tecnologica di informazione su meteo, dinamiche dei prezzi, eventi di rilievo.

Commercializzazione:

Realizzazione di 3 magazzini di stoccaggio. Uno per distretto, potranno stoccare fino a 35 tonnellate di cibo ciascuno. I comitati di gestione riceveranno la formazione da parte dell’Università Politecnica di Quelimane.

Fornitura di mezzi di trasporto. Ciascuna delle 18 comunità riceverà tre bicilette, opportunamente modificate per consentire piccoli trasporti. Un mezzo 4×4 verrà invece usato per trasporti più importanti.

Formazione gestionale, tecnica e commerciale tramite l’Università Politecnica di Quelimane che coinvolgerà 30 produttori per ciascuno dei 3 distretti.

Interventi infrastrutturali in 4 mercati locali di Quelimane, Nicoadala e Namacurra, con la collaborazione dei comuni di Milano e Reggio Emilia. Si interverrà principalmente sugli impianti fognari, sui servizi igienici, sui sistemi di sicurezza, sul miglioramento degli stand e sulle norme di igiene per i prodotti in vendita.

Apertura di nuovi canali di distribuzione: mercati, supermercati, ristoranti, ospedali, mense scolastiche, con cui verranno stipulati appositi accordi.

Promozione del consumo responsabile e sostenibile

Campagna di marketing e sensibilizzazione per promuovere il consumo di prodotti locali, sani e nutrienti. La campagna si avvarrà di radio locali e di eventi nei mercati per diffondere la bontà e la genuinità dei prodotti e l’assenza di pesticidi e di fertilizzanti chimici nella coltivazione.

Organizzazione della prima fiera agroecologica della Zambezia e di un simposio internazionale sull’agricoltura sostenibile.

Sviluppo di politiche municipali su pianificazione urbanistica, accesso al cibo e sana nutrizione con la collaborazione dei Comuni di Milano e Reggio Emilia.

Tre giovani agricoltori potranno fruire di un tirocinio formativo di un mese presso aziende agricole partner di Mani Tese e presso l’Istituto Tecnico Agrario Motti di Reggio Emilia. I giovani scambieranno le esperienze maturate e le buone pratiche apprese nel corso di un seminario sull’agroecologia che si terrà in Mozambico all’inizio del terzo anno di progetto.