Promozione sociale e dei diritti delle donne e dei bambini per il miglioramento dei servizi sanitari e di stato civile

Scopri e sostieni il progetto di Mani Tese in Burkina Faso per il miglioramento dei servizi sanitari e di stato civile.

Contesto

Il Burkina Faso è una repubblica dell’Africa Occidentale priva di sbocchi sul mare. È tra i dieci paesi più poveri del mondo: il suo Indice di Sviluppo Umano si colloca al 183° posto su 189 paesi (dati 2018), con un’aspettativa di vita alla nascita di 60 anni. Il Paese si piazza inoltre, nel già citato rapporto, al 146° posto su 159 Paesi per quanto riguarda l’uguaglianza di genere. La popolazione, che si aggira sui 19 milioni, abita prevalentemente nelle zone rurali, occupandosi di agricoltura e di allevamento. La produzione risulta però insufficiente a soddisfare il bisogno dell’intera popolazione, che per il 40,1% vive sotto la soglia di povertà. La situazione sanitaria è particolarmente delicata in tutto il paese, ma in particolar modo nelle aree rurali e per ciò che concerne la salute di donne e minori. I tassi di natalità sono elevati sebbene sia aumentata la diffusione di contraccettivi. Resta elevato anche il tasso di mortalità alla nascita spesso per via della scarsa possibilità di accesso ai servizi sanitari. 

Obiettivi

Il progetto Terra ricca! Sensibilizzazione sui rischi di migrazione irregolare si è proposto di rafforzare l’offerta e la domanda di servizi di promozione sociale e di anagrafe presso i Centri sanitari di promozione sociale (CSPS), i comuni e le scuole nelle regioni del Centro, Centro-sud e Plateau Central in Burkina Faso. In particolare si è occupato di migliorare la qualità dei servizi offerti nella pianificazione famigliare, nell’anagrafe, nella prevenzione della violenza di genere e nella salute sessuale e riproduttiva facilitandone l’accesso alle donne, ai minori e agli adolescenti di 26 comuni.

Attività

Mani Tese è intervenuta nell’ambito dei seguenti aspetti:

  1. Organizzazione di 14 incontri di formazione e sensibilizzazione sulle politiche nazionali rispetto ai seguenti temi: pianificazione famigliare, anagrafe, violenza di genere e diritti delle donne in collaborazione con le autorità locali competenti. 
  2. Giornate ‘porte aperte’ in collaborazione con le autorità locali per far conoscere alle comunità i servizi erogati dai CSPS, dalle case delle donne e dai centri per l’anagrafe.
  3. Analisi approfondita delle OSC (organizzazioni della società civile) femminili e giovanili e delle loro esigenze. I dati raccolti hanno riguardato le attività svolte dalle organizzazioni incontrate, esigenze e vincoli, numero dei membri, tasso di alfabetizzazione, tipologia di coinvolgimento, livello di empowerment
  4. Creazione di una rete delle organizzazioni femminili e associazioni presenti sul territorio attraverso la riqualificazione di 7 Case della Donna presenti nelle regioni di intervento. 
  5. Formazione delle OSC su diritti umani, delle donne, dei fanciulli e lotta contro la violenza di genere. Organizzazione di sessioni di formazione della durata di 3 giorni in ogni Comune in collaborazione con le Case della Donna e con la partecipazione dei membri delle OSC censite (vedi punto c).