Nutriamo il futuro!

Un progetto in Burkina Faso per ridurre la malnutrizione tra le donne incinta e allattanti e tra i bambini sotto i 5 anni con la partecipazione attiva delle comunità.

Il contesto

Il Burkina Faso è uno dei paesi più poveri del mondo, che si colloca al 182mo posto su 189 per Indice di Sviluppo Umano. Il tasso di crescita demografica si attesta al 3,1% e la speranza media di vita è di 56,7 anni. A questi dati si aggiunge un peggioramento della situazione di sicurezza dal 2015 a causa dell’azione violenta di diversi gruppi armati jihadisti. Questo ha causato più di 3 milioni di persone con bisogno di assistenza, 1.9 milioni di sfollati interni e circa 3.5 milioni di persone in situazione di insicurezza alimentare. Le regioni di intervento del progetto, Cascades et Centre Ouest sono la destinazione della popolazione sfollata, la cui pressione demografica necessita di un piano di preparazione e risposta.

Gli obiettivi

Il progetto Nutriamo il futuro!, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo, intende contribuire al miglioramento dello stato nutrizionale della popolazione riducendo gli indici di malnutrizione tra le donne incinte e allattanti e tra i bambini sotto i 5 anni con la partecipazione attiva delle comunità. Mani Tese, in particolare, si occuperà del potenziamento delle capacità produttive locali di agricoltura familiare e di allevamento su piccola scala sviluppando produzioni sostenibili e diversificate.

Le attività

Mani Tese si occuperà di implementare le attività relative al punto 3.

1) Promozione di corrette pratiche di alimentazione e nutrizione

Potenziamento dei servizi di alimentazione e nutrizione per le donne incinte e durante l’allattamento e per i bambini con meno di 2 anni.

2) Gestione della malnutrizione acuta (MA)

Sarà realizzato un programma di supporto per la lotta alla malnutrizione dove è previsto un miglioramento dei centri di salute anche grazie a una fornitura di attrezzature e materiali essenziali per lo screening della MA.

3) Potenziamento delle capacità produttive di agricoltura familiare e allevamento su piccola scala

Sono previste tre specifiche attività che verranno realizzate in maniera interconnessa con i precedenti risultati nei comuni e villaggi selezionati.

3.1. Introduzione tecniche agroecologiche in orticoltura e piscicoltura

Saranno identificate 48 organizzazioni contadine e/o di pescatori di circa 50 persone ciascuna che verranno coinvolte in un percorso di transizione verso produzioni agroecologiche. Momenti formativi si alterneranno a un accompagnamento sul campo col supporto di materiali e prodotti. Il percorso prevede la formazione nell’ambito della transizione verso l’agroecologia e la piscicoltura.

3.2. Introduzione di tecniche agroecologiche nell’ambito dell’agricoltura e dell’allevamento famigliare di piccola scala per migliorare l’autoconsumo

È previsto un corso di formazione destinato a 24 agenti dell’agricoltura nel corso del quale verranno trattati i principi dell’agroecologia per poi sviluppare sessioni più tecniche sia di agricoltura che di allevamento. Saranno proposte tecniche adatte a un contesto di home garden e allevamento famigliare.

3.3 Studio di ricerca sul legame tra agroecologia e nutrizione a livello comunitario

 

Si prevede la realizzazione di uno studio per documentare l’efficacia del progetto come modello, anche attraverso la comparazione con attività di agricoltura convenzionale, allo scopo di verificare l’impatto dell’intervento sul cambiamento nel comportamento alimentare e sulla dieta del gruppo target di progetto.