La stragrande maggioranza dei contadini nella zona del progetto vive in condizioni di povertà. Le cause sono: insicurezza alimentare (periodo di fame stagionale fra i diversi periodi di raccolta), bassa produttività a causa di un’agricoltura di sola sussistenza e di scarsa qualità delle tecniche agricole e di allevamento, basso livello di risorse umane per l’alto tasso di analfabetismo e le precarie condizioni di salute, elevata vulnerabilita agli impatti naturali con conseguenze negative sui raccolti e sui redditi familiari.
Le donne sono particolarmente svantaggiate e fra i gruppi piu vulnerabili. In generale hanno molto meno accesso all’educazione degli uomini. I carichi di lavoro nei campi e in famiglia sono molto pesanti e spesso il loro ruolo è cruciale nel generare reddito per la famiglia. Tuttavia hanno scarso accesso al controllo sulle risorse produttive.
Mozambico
Morrumbala, Provincia di Zambezia, Mozambico
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Namacurra, Provincia di Zambezia, Mozambico
Mozambico
Nicoadala, Provincia di Zambezia, Mozambico
Mozambico
Mopela, Provincia di Zambezia, Mozambico
Mozambico
Quelimane, Provincia di Zambezia, Mozambico
Ci si è proposti di promuovere un processo di sviluppo locale sostenibile, centrato sulla crescita intellettuale di giovani e donne, sul miglioramento delle competenze tecniche e delle opportunità di reddito relativamente all’agricoltura e all’allevamento su piccola scala ed infine sul rafforzamento della dotazione infrastrutturale delle unioni distrettuali di contadini. Per far ciò è stato necessario intervenire in maniera trasversale, seguendo diverse linee di azione in vari settori, coordinando e sostenendo le risorse sociali presenti. Fra queste le piu importanti sono le associazioni contadine che, oltre a coinvolgere un grande numero di donne, sono affiliate alle unioni distrettuali e provinciale.
Dettagli di progetto
Paese
Mozambico,
Località
Distretto di Morrumbala,Distretto di Namacurra,Distretto di Nicoadala,Distretto di Mopela,Città di Quelimane,
destinatari
1000 donne, 6.650 fruitori del mulino, 1.800 contadini e 5.000 persone coinvolte negli spettacoli
- Alfabetizzazione di base e formazione gruppi di auto aiuto.
Si è iniziato con la preparazione di formatori in alfabetizzazione con l’utilizzo della metodologia reflect, funzionale a favorire un apprendimento partecipativo degli adulti, combinando lo sviluppo di conoscenze di base con l’analisi e la lettura della realtà concreta dove le persone sono immerse. A partecipare ai corsi sono stati chiamati 24 professori/alfabetizzatori, operativi nei centri governativi di Educazione e Alfabetizzazione Adulti.
Subito dopo sono iniziati i corsi semestrali di alfabetizzazione previsti, che hanno interessato 783 membri delle unioni distrettuali di contadini, per il 70% donne. Per far ciò sono stati anche costruiti, con l’apporto di lavoro volontario delle associazioni di contadini, 12 centri appositi
Ed infine le stesse persone che hanno partecipato ai corsi sono state accompagnate nell’organizzazione di gruppi di auto aiuto, con lo scopo di trovare soluzioni partecipate ai loro problemi e di sviluppare delle forme di risparmio e credito di gruppo, gia sperimentate in precedenti progetti. - Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
Sono stati costruiti 3 centri di trasformazione di prodotti agricoli con annesso magazzino. Anche qui il lavoro volontario è stato determinante. A costruzione avvenuta sono stati acquistati e istallati 3 mulini elettrici, molto apprezzati per il servizio che svolgono, in particolare dalle donne che dovrebbero altrimenti macinare a mano per mezzo di pesanti macigni tutto il mais, fonte principale dell’alimentazione. - Miglioramento della produzione agricola e di allevamento.
Sono state formate 12 persone in nozioni di cura degli animali (allevamento, trazione animale e medicina veterinaria). Esse rappresentano ora dei punti di riferimento nelle loro zone per la cura e il pronto soccorso veterinario.
Infine 10 associazioni di contadini hanno avuto un contributo economico per l’acquisto di buoi e aratri per la trazione animale, a riguardo della quale sono state adeguatamente istruite. - Teatro, donne e diritto all’educazione.
Si è riscontrato nel teatro uno strumento ideale che coinvolge i giovani nella fase di realizzazione e tutta la comunita nell’esposizione. È stato realizzato un laboratorio interdistrettuale con la partecipazione diretta del gruppo di teatro dell’oppresso KRILA. Il laboratorio ha sviluppato un lavoro approfondito sulle tecniche di teatro dell’oppresso, attraverso le quali è possibile interrogarsi, riflettere e promuovere il dibattito fra e con il pubblico.
Le performance teatrali elaborate durante il corso di formazione sono state poi presentate alle comunità dei 4 distretti con 51 spettacoli nei mercati e presso le sedi di associazioni di contadini. Gli argomenti trattati sono stati alfabetizzazione, trazione animale, risparmio e credito rotativo, nonché l’importanza della pace, il disastro della corruzione, i diritti delle donne. - Sensibilizzazione in Emilia Romagna.
Vari eventi sono stati promossi e realizzati nelle province di Bologna, Ferrara, Rimini, Reggio Emilia, Ravenna, Imola e nelle relative scuole, coinvolgendo circa 200.000 persone.