Il Contesto

Il Burkina Faso è un paese saheliano a basso reddito con risorse naturali limitate. L’economia del Paese si basa in gran parte sull’agricoltura, che impiega quasi l’80% della popolazione attiva. La produzione però risulta insufficiente a soddisfare il fabbisogno dell’intera nazione. Le difficoltà sono acuite dai cambiamenti climatici – che spesso compromettono gran parte dei raccolti – dall’esigua disponibilità di attrezzature agricole e dalla limitata conoscenza di tecniche di produzione, conservazione e trasformazione dei prodotti. A queste si aggiungono la crescente insicurezza, in particolare nel Nord del paese, e il recente impatto della pandemia Covid19.

Il progetto si svolgerà presso Loumbila, un Comune rurale del Burkina Faso situato nella provincia di Oubritenga, facente parte della Regione del “Plateau Central”: una zona a forte produzione agricola, in cui le colture intensive hanno contribuito al degrado del terreno, l’orticoltura è svolta principalmente con l’utilizzo di concimi chimici, spesso di bassa qualità, la rotazione non è praticata estensivamente e sono poche le esperienze di integrazione tra agricoltura, allevamento e agrosilvicoltura.

Per sfruttare appieno la terra e produrre cibo sano e di qualità, i piccoli contadini dovrebbero migliorare le conoscenze tecniche e avere l’opportunità di sperimentare modalità diverse di coltivazione da quella convenzionale.

Una parte della produzione, inoltre, spesso è venduta per l’esportazione perché il singolo contadino non riesce a portarla al mercato o viene sprecata perché molto deperibile e non si conoscono tecniche di trasformazione, conservazione o diverso utilizzo dei prodotti.

L’area non è direttamente toccata dalla crisi umanitaria ma ne risente a causa di un calo, si stima, del 50% nella coltivazione della terra nelle aree colpite e della conseguente rilocalizzazione di più di mezzo milione di cittadini.

A questo si sommano gli effetti della pandemia Covid19: le perturbazioni del mercato, della catena di approvvigionamento e del commercio stanno già limitando l’accesso delle persone a fonti alimentari sufficienti, diversificate e nutrienti.

Burkina Faso

Loumbila, Burkina Faso

 
Gli obiettivi

L’obiettivo del progetto è quello di rafforzare le capacità dei piccoli produttori agricoli locali, grazie a percorsi di formazione e alla sperimentazione di tecniche agricole che si rifanno ai principi dell’agroecologia.

La proposta si pone in continuità con i precedenti interventi portati avanti da Mani Tese in Burkina Faso e in altri Paesi.

Dettagli di progetto
Paese

Burkina Faso,

Località

Provincia di Oubritenga, comune di Loumbilà,

destinatari

238 membri dell’Unione Nangblobzanga e 102 persone per le attività di vivaio ed allevamento bovini

 
Le Attività
  1. Potenziamento del centro sperimentale di formazione professionale in agroecologia. Il centro verrà potenziato con l’installazione di un impianto elettrico fotovoltaico da 3 kW, che ne permetterà l’illuminazione, il funzionamento dei macchinari e il pompaggio dell’acqua, mentre il campo sperimentale sarà dotato di un sistema di irrigazione goccia a goccia.
  2. Avvio dell’allevamento di bovini. Si tratta dell’allevamento di 20 buoi destinati all’ingrasso e alla produzione di compost, indispensabile per la fertilizzazione dei terreni. È prevista una formazione per lo svolgimento di questa attività, di cui beneficeranno 2 membri di ciascuno dei 17 gruppi affiliati all’Unione Nanglobzanga.
  3. Sviluppo dell’agrosilvicoltura. Realizzazione di un vivaio per promuovere la piantagione di alberi negli appezzamenti agricoli, e di un corso di formazione per 68 persone, Gli alberi rafforzano i suoli e nel lungo periodo garantiscono la produzione di frutta, fondamentale componente di una dieta sana ed equilibrata. Il progetto proporrà alberi da frutto o che producono foglie utili alla nutrizione (come la papaya o la moringa) adatti sia per l’autoconsumo che per la commercializzazione, garantendo un’entrata al centro per la sua sostenibilità economica.
  4. Tracciabilità delle produzioni agricole. Promozione della certificazione di qualità di 30 produttori agricoli: è il primo passo per promuovere una cultura dell’alimentazione sana, nutriente e rispettosa dell’ambiente, sia a livello rurale che cittadino.
  5. Educazione alimentare e sperimentazione di tecniche per la trasformazione e la conservazione di prodotti per l’autoconsumo. Realizzazione di 3 sessioni formative e informative in ciascuno dei 9 villaggi interessati dal progetto, destinate a circa 90 persone. A queste si affiancheranno delle giornate di sensibilizzazione della popolazione su più larga scala (circa 500 i partecipanti previsti), con attività ludiche ed esibizioni culinarie. Una formazione più specifica sarà riservata a 90 donne leader e a 18 agenti comunitari, che potranno sperimentare alcune ricette rispettando sia le buone pratiche nutrizionali che le regole d’igiene. 30 piccoli produttori locali approfondiranno in 4 sessioni di formazione la diversificazione delle produzioni e il mantenimento della biodiversità dei terreni.
  6. Creazione di una rete di promozione e vendita dei prodotti agroecologici nella capitale Ouagadougou per la promozione e la vendita (anche a domicilio) dei prodotti locali presso mercati, supermercati, hotel, e ristoranti del territorio urbano, da proporre come alternativa, più sana e sostenibile, rispetto ai prodotti importati.
  7. Organizzazione della fiera dell’agroecologia a Loumbilà come occasione per avvicinare all’argomento i vari visitatori e le autorità locali. Durante l’evento saranno affrontati anche problemi relativi all’ambiente, alla salute e alla condizione delle donne.
  8. Le attività in Italia. È prevista la realizzazione a Mestre di un corso teorico-pratico di agroecologia e consumi alimentari: articolato su 5 incontri, coinvolgerà 20 persone fra cui anche migranti. A Treviso verrà invece organizzata la seconda edizione del corso “Coltivare con la natura” rivolto a 20 partecipanti. Infine, a Padova, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, sarà organizzato un evento sull’agroecologia e i sistemi resilienti di produzione e consumo, illustrando il rapporto fra agroecologia e scelte alimentari sia Burkina Faso che in Italia.

Partner di progetto