LAGRO – Lavorare nell’agro-alimentare

Il progetto LAGRO si propone di affrontare le sfide socioeconomiche e alimentari in Burkina Faso concentrandosi in modo specifico su quelle categorie vulnerabili come migranti di ritorno, sfollati interni, giovani e donne. L’obiettivo generale è quello di promuovere uno sviluppo locale, inclusivo e sostenibile in grado di garantire opportunità di lavoro dignitoso, in particolare per i giovani

Il contesto

In tempi recenti l’area urbana e periurbana di Ouagadougou sono state investite da un incremento esponenziale della popolazione. Il sovrappopolamento ha prodotto evidenti conseguenze negative sia in termini di disoccupazione sia di insicurezza alimentare, che oggi riguarda il 17% della popolazione nella capitale. Mani Tese è impegnata in più azioni di sostegno dell’imprenditoria giovanile, soprattutto nel settore agroalimentare e dell’economia verde, per ridurre l’altro tasso di disoccupazione e promuovere innovazioni in ambito di produzione agricola.

Gli obiettivi

Nel progetto “LAGRO – Lavorare nell’agro-alimentare: Sviluppo socio-economico e opportunità di formazione professionale e lavoro dignitoso nel settore agro-alimentare in Burkina Faso”, come per tutti gli interventi di Mani Tese nel Paese, fondamentale è l’utilizzo di un approccio trasformativo di genere, che mira a modificare le relazioni di potere di genere con lo scopo di produrre un cambiamento positivo dei paradigmi sociali e culturali che producono discriminazioni e diseguaglianze.

Il progetto LAGRO si propone infatti di affrontare le sfide socioeconomiche e alimentari in Burkina Faso concentrandosi in modo specifico su quelle categorie vulnerabili presenti nel paese quali migranti di ritorno, sfollati interni, giovani e donne. L’obiettivo generale è quello di promuovere uno sviluppo locale, inclusivo e sostenibile in grado di garantire opportunità di lavoro dignitoso, in particolare per i giovani.

Le attività

Il Progetto triennale “LAGRO” è finanziato dal Dipartimento per le Libertà civili del Ministero dell’Interno italiano nell’ambito della call for proposal RELINT 2024, per un importo complessivo di € 1.666.608,48 di cui € 1.499.947,63 di finanziamento ministeriale.

Specificatamente, il progetto si articola in due dimensioni:

  1. Formazione professionale: il progetto prevede la formazione sulle pratiche agro ecologiche, sulla ristorazione e sulla trasformazione dei prodotti agroalimentari. Il tutto affiancato da un’attività di sensibilizzazione e informazione sui rischi migratori e le violazioni dei diritti umani collegate;
  2. Inserimento lavorativo: tramite la collaborazione di partner locali cruciali del settore dell’agroalimentare per ciò che concerne la produzione agricola, ma anche la trasformazione e la commercializzazione, verranno promosse, a seguito dei percorsi di formazione professionale, attività di inserimento lavorativo nell’ambito della ristorazione, azioni di sostegno alle microimprese del settore e, congiuntamente, si provvederà alla capitalizzazione delle formazioni in ambito agro ecologico attraverso l’implementazione nel territorio delle pratiche promosse.