Il fonio: dal cibo tradizionale al cibo del futuro

Miglioramento della sicurezza alimentare e dell’autosufficienza economica di 62 villaggi nella regione di Kédougou.

Il contesto

La regione di Kedougou si trova nel Sud-Est del Senegal. Secondo l’indagine di monitoraggio della povertà del Paese (ESPS II, 2010-2011), è la più povera del Senegal con un tasso di povertà del 71,3% contro il 46,7% a livello nazionale. La regione è inoltre caratterizzata da un alto tasso di insicurezza alimentare (circa il 22%).

La principale fonte di reddito per la popolazione è l’agricoltura caratterizzata da colture per il consumo familiare e il mercato interno (miglio, mais, sorgo e riso) e colture commerciali (arachidi e cotone). A queste si aggiunge il fonio, un antico cereale coltivato nella zona e prodotto principalmente come coltura di sussistenza.

La coltivazione del fonio sta guadagnando sempre più terreno nella regione di Kedougou: dal 2014 le superfici seminate coltivate a fonio hanno superato la soglia dei 1400 ha con un aumento del 42,1% per la stagione 2019/20 rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il sistema di produzione del fonio è legato alle piogge e caratterizzato da coltivazioni manuali e basse rese (da 350 a 1250 kg/ha).

Regione di Kédougou, Senegal

Gli obiettivi

L’intervento intende contribuire all’autosufficienza economica e alla sicurezza alimentare della popolazione di 62 villaggi nella regione di Kédougou attraverso il rafforzamento delle capacità tecniche degli agricoltori locali per la produzione, la raccolta e la lavorazione del fonio e la creazione di scambi e solidarietà tra le comunità interessate e i cittadini e le cittadine dell’Emilia-Romagna, in particolare della città di Rimini.

Le attività

Manitese, in collaborazione con i partner di progetto, si occuperà di implementare diverse attività:

Formazione dei produttori locali

È prevista un’attività di formazione sui disciplinari e sulle tecniche relative alle certificazioni biologiche ed equosolidali dedicati agli agricoltori locali.

La prima fase dell’attività prevede la realizzazione di sei seminari di una giornata (uno per ciascuno dei sei poli di riferimento del progetto), a cui parteciperanno un totale di 50 persone, sugli obiettivi della campagna agricola 2024 del fonio, l’analisi dei risultati e delle problematiche delle precedenti campagne di produzione e le misure correttive necessarie per aumentare la produzione.

La seconda fase prevede poi altri due momenti formativi: uno dedicato alla presentazione della certificazione biologica EOS-Ecocert Organic Standard e uno relativo alla certificazione Fair for Life.

Sei referenti locali, in particolare, riceveranno una formazione continua sulle tecniche di monitoraggio e sul Sistema di Controllo Interno della produzione biologica e sulla preparazione dell’audit annuale dell’ente di certificazione internazionale ECOCERT. Questi referenti saranno infatti incaricati di seguire tutti gli altri nella messa in pratica delle nozioni apprese nelle diverse formazioni.

Incremento e miglioramento della produzione di fonio

Verrà acquistata una trebbiatrice mobile per migliorare la separazione dei grani di fonio in fase di raccolto. Una volta che i grani saranno depositati presso il magazzino centrale, che VEGANAGRI metterà a disposizione del progetto, verranno inoltre coinvolte dodici donne (in rappresentanza dei sei poli dell’intervento) per la pulizia dei grani, le quali saranno formate su come trattare il cereale in fase di lavaggio seguendo un particolare disciplinare per i prodotti biologici.

A questa fase seguirà poi quella dell’asciugatura del cereale che, grazie a un essiccatoio sempre fornito dal progetto, permetterà di ottenere una maggiore uniformità e una minore dispersione del prodotto finale.

Il prodotto così lavato e asciugato potrà infine essere venduto sul mercato – sia nazionale sia internazionale – a un prezzo più altro, grazie alle caratteristiche biologiche preservate e alla collaborazione di VEGANAGRI, che si occuperà della sua commercializzazione.

Sensibilizzazione in Italia sulle sfide globali alimentari, ambientali e sociali

In collaborazione con la Cooperativa Sociale Pacha Mama e con la sartoria sociale Manigolde, Mani Tese realizzerà a Rimini l’evento Il Senegal a Rimini. Dalla tradizione al futuro con l’obiettivo di promuovere lo scambio culturale con le comunità senegalesi della diaspora attraverso la musica e il cibo, nonché di promuovere la cooperazione internazionale come strumento per creare relazioni internazionali improntate alla pace e allo sviluppo e di diffondere la sostenibilità dei consumi e la consapevolezza dell’impatto di un sistema economico che genera disuguaglianze, accaparramento di risorse, ingiustizia sociale e ambientale.

Particolare attenzione verrà dedicata al tema della moda e della fast fashion, come esempio di un modello economico carico di ingiustizie, e alla promozione di semplici pratiche quotidiane di cambiamento alla portata di tutti e di tutte.