Le imprese tra tutela dei diritti umani e ambientali e competitività

Focus sul settore agroalimentare per il sondaggio condotto da WeWorld e Mani Tese in collaborazione con Campagna Impresa2030 e ASviS.

Il sondaggio condotto con WeWorld e Mani Tese in collaborazione con Campagna Impresa2030 e ASviS analizza le responsabilità delle grandi imprese del settore agroalimentare nella tutela dei diritti umani e dell’ambiente. L’indagine mette in luce criticità globali e italiane secondo cui oltre 2 milioni di persone lavorano in condizioni di schiavitù moderna e circa 200.000 lavoratori agricoli in Italia sono gravemente sfruttati.

Nonostante questo scenario, l’opinione pubblica sostiene normative più rigorose: il 73% degli intervistati – inclusi imprenditori e autonomi – e l’81% degli elettori di centrodestra ritengono che regole più severe possano rafforzare il Made in Italy e la competitività del settore. Un orientamento che si contrappone alla recente posizione del Parlamento europeo sul Pacchetto Omnibus I, che indebolisce alcune delle principali disposizioni europee in materia di sostenibilità, tra cui la CSDDD.

Il sondaggio evidenzia un chiaro divario tra le aspettative dei cittadini e le scelte politiche: l’85% degli italiani ritiene che le grandi imprese dovrebbero essere legalmente obbligate a prevenire danni a persone, ambiente e clima, anche quando ciò comporta costi aggiuntivi.

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