14mila alberi in Burkina Faso contro il riscaldamento globale

A Ouagadougou, nell’ambito del progetto “Nutrire la città”, è iniziata la nostra piantumazione degli alberi per mitigare gli effetti della crisi climatica.

Sono iniziate, a Ouagadougou, le attività di piantumazione previste nel quadro del progetto “Nutrire la città”, promosso da AICS Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che vede lavorare in partenariato Mani Tese con Fondazione ACRA, ETIFOR, GNUCOOP, Watinoma, Ital Watinoma e il Comune di Ouagadougou. 

“Oggi abbiamo cominciato a piantare gli alberi nella Cintura Verde e nel parco Urbano Bangr-Weogo”, racconta Pamoussa Sawadogo, coordinatore di progetto per Mani Tese, appena tornato dal primo giorno di attività. “L’obiettivo è arrivare a piantarne almeno quattordicimila”. 

Per quanto riguarda la Cintura Verde, l’attività di piantumazione si svolge nei settori di Tampuy e Tanghin e coinvolge circa 750 persone. Dopo una prima formazione ai membri dei gruppi di agricoltori che lavorano nei 15 ettari di terreno riabilitati da Mani Tese, gli alberi verranno piantati attraverso un vero e proprio lavoro comunitario. “Per ogni ettaro di terreno saranno piantate 400 piantine di tredici diverse specie locali: dal baobab, alla bambagia, al neré che produce i grani per il soumbala e altre ancora” continua Pamoussa. “Ogni persona dei diversi gruppi pianterà circa otto alberelli, per un totale di seimila piante”. 

Il nostro coordinatore sta seguendo anche le attività di piantumazione delle tredici specie – selezionate insieme al partner Etifor – al’interno del parco urbano Bangr-Weogo. Qui si è svolta prima di tutto una formazione destinata ai dieci guardiaparco i quali, insieme ad altre quindici persone selezionate dalla Direzione del parco, si sono occupati di ripulire i sentieri e tagliare le erbacce e i rami secchi, con l’obiettivo di individuare degli spazi adatti all’inserimento delle nuove piantine. 

La collaborazione fra Mani Tese, Etifor e la Direzione del parco è stata fondamentale anche per la scelta delle piante da collocare nel polmone verde della capitale. Le piantine vengono infatti acquistate all’interno dal vivaio del parco, cosa che permette un vero e proprio ricambio degli alberi ormai rimasti senza vita. 

Tutte queste nuove piante” sostiene Pamoussa “permetteranno di ridare aria al polmone di questa città, riducendo la CO2 e consentendo ai cittadini di godere ancora a lungo della bellezza della foresta verde”.  

Nelle aree agricole di Tampuy e Tanghin, nella Cintura Verde, inoltre, la piantumazione di prodotti forestali non legnosi permetterà sia di mitigare gli effetti dell’urbanizzazione e del cambiamento climatico, sia di generare nutrimento per le famiglie degli agricoltori e per le mense delle scuole circostanti. 

Nutrire la città” non significa solo garantire cibo ai suoi cittadini, ma significa anche creare tutte le condizioni affinché sia possibile una produzione alimentare in grado di fornire a tutti gli organismi viventi le sostanze necessarie per consentirne la vita, la crescita e lo sviluppo. Fra questi, ci sono anche gli alberi, da cui dipende sempre di più il nostro futuro.