Durante la giornata, istituzioni, università, organizzazioni sociali e comunità locali si sono confrontate in uno spazio aperto di dialogo e co-progettazione. Protagonisti della giornata: gli studenti e le studentesse dell’Istituto Comprensivo Tommaso Grossi di Milano con cui abbiamo svolto un laboratorio di ricerca azione nell’Agroforesta gestita da SoulFood ForestFarms. È emersa con forza una consapevolezza condivisa: le disuguaglianze alimentari non rappresentano un effetto collaterale del sistema attuale, ma una sua conseguenza strutturale.
Questa realtà si collega direttamente ai principi sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che, tra i suoi 54 articoli, riconosce anche il diritto a un’alimentazione adeguata, ad acqua potabile sicura e a vivere in un ambiente sano, oltre al ruolo fondamentale dell’educazione nel promuovere il rispetto per la natura. Diritti che non possono essere garantiti senza ripensare profondamente i sistemi alimentari e le politiche urbane.
In quest’ottica, la trasformazione agroecologica, orientata alla giustizia sociale e ambientale, emerge come una via concreta per garantire i diritti dei più giovani, ridurre le disuguaglianze globali e costruire città più eque, resilienti e rigenerative. È un percorso che mette al centro la cura: della terra, delle comunità e delle generazioni future.
Tra i messaggi che hanno accompagnato la giornata, uno in particolare ha risuonato in modo trasversale: