Un lavoro dignitoso nell’agro-alimentare per i giovani del Burkina Faso

Formazione professionale e inserimento lavorativo nel settore agro-alimentare sono al centro del nuovo progetto “Lagro” di Mani Tese in Burkina Faso, co-finanziato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento delle Libertà civili.

Lo scorso 3 giugno  Mani Tese, con un workshop di lancio tenutosi nella capitale Ouagadougou e che ha riunito una vasta gamma di stakeholder e beneficiari, ha dato ufficialmente il via alla nuova progettualità “LAGRO: Sviluppo socio-economico e opportunità di formazione professionale e lavoro dignitoso nel settore agroalimentare in Burkina Faso”. 

Co-finanziato dal Ministero dell’Interno italiano – Dipartimento delle Libertà civili, il progetto LAGRO durerà tre anni nella regione Centrale, in particolar modo a Ouagadougou e ai comuni della Grande Ouagadougou. Il suo obiettivo principale è affrontare le sfide socioeconomiche e di sicurezza alimentare che il Burkina Faso deve affrontare, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili: migranti di ritorno, sfollati interni, giovani e donne.

Formazione professionale e inserimento lavorativo nel settore agro-alimentare sono al centro del nuovo progetto, che si propone di fare da volano per uno sviluppo locale inclusivo e sostenibile, in assoluta coerenza con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, in particolare l’SDG 4 (istruzione di qualità), l’SDG 8 (occupazione dignitosa e crescita economica) e l’SDG 10 (riduzione delle disuguaglianze). Contrastando la disoccupazione giovanile e strutturando il settore agroalimentare, LAGRO promette di trasformare le vite delle persone.

Eugenio Attard, Rappresentante Paese di Mani Tese in Burkina Faso, ha delineato i risultati attesi del progetto. “Il progetto LAGRO mira a tre risultati fondamentali: sensibilizzare sul tema dell’immigrazione, fornire una formazione professionale di qualità in agroecologia, ristorazione e trasformazione agroalimentare e fornire un solido supporto all’integrazione professionale dei nostri beneficiari”. Ha illustrato alcuni obiettivi: “Prevediamo di formare 75 beneficiari nella ristorazione, 120 nella trasformazione agroalimentare e di supportare 250 produttori in agroecologia”, ha dichiarato.

Eugenio Attard, Rappresentante Paese di Mani Tese in Burkina Faso, in occasione del workshop di lancio del progetto "LAGRO" lo scorso 3 giugno

Le Autorità locali hanno accolto con favore l’iniziativa. El Hadj Sidi Mahamadou Cissé, consulente tecnico responsabile delle questioni ambientali in rappresentanza del comune di Ouagadougou, ha sottolineato l’impatto sociale e ambientale del progetto. “Questa iniziativa è fondamentale per trattenere i giovani nella loro terra d’origine e contrastare l’esodo rurale e l’immigrazione, la cui causa principale è la mancanza di lavoro”, ha dichiarato.

Ha inoltre sottolineato il valore aggiunto della trasformazione agroalimentare. “La trasformazione contribuirà a ridurre le perdite di prodotto e a migliorare le condizioni di vita, utilizzando al contempo i rifiuti per il compostaggio, proteggendo così il nostro ambiente”.

Come per tutti gli interventi di Mani Tese nel Paese, fondamentale sarà l’utilizzo di un approccio trasformativo di genere, per modificare le relazioni di potere e di genere con lo scopo di produrre un cambiamento positivo dei paradigmi sociali e culturali che generano discriminazioni e diseguaglianze.