20/03/2015
Tunisi, dopo Parigi. E ogni giorno, dall’Afghanistan alla Nigeria. Poco più di due mesi fa, a Milano, abbiamo sentito la necessità di stare insieme e ascoltare la voce di tutti quelli, e sono tanti, che di fronte alla morte e alla violenza rispondono con il dialogo, la solidarietà e la pratica dei diritti.
Oggi, come allora, è importante unire quelli che non fanno distinzione tra le vittime, da Utoya a Baghdad, passando per il Mediterraneo. Perché l’attacco nel cuore di una città europea è doloroso come quello in una capitale del Nord Africa. Non c’è alcuna differenza, per chi crede che diritti, democrazia e libertà siano l’unico antidoto alla guerra, per spezzare il cerchio della violenza e del terrore. Dove l’odio divide, i diritti possono unire.
Tra i primi promotori: Acli, Anpi, Arci, Camera del Lavoro Milano, Cost. Beni Comuni, Emergency, Libera Milano, Mani Tese, Milano senza frontiere, Altra Europa Milano, PD Milano, PRC Milano, SEL Milano.