LE STUFE MIGLIORATE IN KENYA AIUTANO FAMIGLIE E AMBIENTE: LA TESTIMONIANZA DI ANN

Ann Kirui, piccola produttrice agricola di Sigowet, ha migliorato significativamente le proprie condizioni di vita grazie all’uso di una stufa migliorata.

Ann Kirui, piccola produttrice agricola di Sigowet, nella foresta di Koibatek (Kenya), ha sempre cucinato con il metodo tradizionale: un fuoco acceso fra tre pietre, sulle quali viene appoggiata una pentola.
Questo fornello, certamente economico e semplice da costruire, presenta tuttavia molti svantaggi. Una grande quantità di fumo si diffonde all’interno delle case, provocando problemi di salute: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono infatti quasi 4 milioni le persone che muoiono ogni anno prematuramente a causa dell’inquinamento atmosferico domestico derivante dai fornelli. (Fonte: https://www.who.int/en/news-room/fact-sheets/detail/household-air-pollution-and-health).

Inoltre il fornello a tre pietre è inefficiente perché disperde molto calore e richiede quindi il consumo di grandi quantità di legna. Per alimentare il suo fornello, Ann doveva comprare un carico di legname a settimana, al costo di ben 400 scellini.

Ann è vedova e deve quindi provvedere da sola ai suoi cinque figli, che sono tutti, dal più piccolino, di 10 anni, alla primogenita, di 19, iscritti a scuola. Quella per la legna era dunque, per la signora Kirui, una spesa difficile da sostenere.

Per aiutare Ann, Mani Tese, attraverso il progetto “IMARISHA! Energie rurali per la lotta al cambiamento climatico e la salvaguardia ambientale” (AID 01934/MATE/KEN), , cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo, le ha consegnato una stufa migliorata a basso consumo e il personale del progetto ha formato la famiglia sull’installazione e soprattutto sulla manutenzione della stufa.

Non è difficile usare la stufa – dice Ann – ma bisogna averne cura. Non è per persone oziose, in quanto se non si fa una manutenzione regolare, per quanto semplice, si rischia di rovinarla”.

Mani Tese ha aiutato Ann anche con la creazione di un woodlot (vivaio di alberi). Gli alberi del woodlot non sono ancora maturi per l’uso immediato ma stanno crescendo rapidamente e presto Ann potrà servirsene per alimentare la sua nuova stufa.

Nel frattempo, Ann sta già godendo dei vantaggi del fornello migliorato. Innanzitutto, la nuova stufa conserva il calore e consuma meno combustibile, tanto che il fabbisogno di legna è sceso a un solo carico al mese. Il reddito a disposizione della famiglia è quindi aumentato di ben tre volte. Inoltre, la stufa produce meno fumo, rendendo l’aria di casa più salubre, e permette di accendere due fuochi e cucinare due pietanze contemporaneamente. Secondo Ann, per altro, è anche molto bella da vedere!

Ma soprattutto, sottolinea Ann, la stufa fa sì che le donne risparmino tempo e energie. Lei, in particolare, ha investito il tempo risparmiato per dedicarsi al lavoro nei campi e alla cura dei capi di bestiame, così da poter avere un reddito maggiore e prendersi meglio cura dei figli.

Un risultato tangibile del risparmio sul costo della legna e dell’aumento di reddito è la piccola lampada solare che Ann, grazie ai consigli da parte del personale del progetto, ha deciso di comprare. Così Ann ha potuto sostituire la sua vecchia lampada a paraffina e le spese per l’energia saranno ulteriormente ridotte.

Ma non è solo per i vantaggi economici che Ann consiglia a tutte le donne del suo villaggio di passare alle stufe migliorate. Lo fa anche perché ha a cuore la foresta in cui vive, e ci tiene a sottolineare come un minor consumo di legna gioverebbe all’ambiente.

“Le stufe migliorate – sostiene Ann – non solo danno grandi benefici a livello individuale ma anche all’intera comunità. Se tutti quelli che ancora usano le stufe tradizionali passassero alle stufe migliorate ci sarebbe un grande vantaggio per l’ambiente”.

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