S.O.S. DIRITTI: LA DENUNCIA DI MANI TESE

On line il nuovo numero del nostro giornale dedicato al 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

S.O.S. DIRITTI” è il titolo del nuovo numero del giornale di Mani Tese, il nostro storico organo di informazione che da oltre 40 anni approfondisce i temi legati alla cooperazione e all’attualità.
In occasione del settantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 dicembre 2018), Mani Tese dedica un numero speciale ai diritti delle persone e alle conquiste sociali sempre più minacciate dai nazionalismi e dall’intolleranza.

In Europa sta crescendo il dibattito intorno all’arretramento dei diritti civili e al restringimento degli spazi democratici – dichiara Valerio Bini, ex presidente dell’Ong e oggi Presidente della Federazione Mani Tese, che raccoglie tutte le realtà di Mani Tese sul territorio italiano – Il fenomeno è legato al crescente consenso acquisito da movimenti e partiti politici di diversa matrice, ma uniti da un forte richiamo alla dimensione nazionale e da una generale ostilità al pluralismo culturale e politico. Ce ne occupiamo ora per due ragioni: la prima è perché in Europa questi movimenti stanno facendo arretrare la frontiera dei diritti acquisiti, mettendo a rischio decenni di faticose conquiste sociali e politiche; la seconda è perché, molto semplicemente, questi movimenti e partiti hanno iniziato a ‘occuparsi’ di noi, della società civile, ostacolando legalmente e illegalmente il nostro lavoro quotidiano a sostegno dei diritti umani universali”.

Copertina Semestrale Mani Tese dicembre 2018
La copertina del giornale di Mani Tese. Foto di Alexandre Rotenberg

SOCIETÀ MENO CIVILE

Mani Tese nel suo giornale riporta i numeri allarmanti dello “State of Civil Society report 2018” di Civicus, che testimoniano un preoccupante restringimento dei diritti.
Da questi dati si scopre che in 109 Paesi del mondo lo spazio della società civile è stato chiuso, represso o ostacolato e che il 22,5 % delle leggi restrittive per la società civile emanate nel 2017 sono state emanate da un governo europeo.

Le dieci più diffuse violazioni dei diritti della società civile riguardano l’arresto di attivisti (252), attacchi a giornalisti (169), censure (109). Gli attacchi a giornalisti, in particolare, hanno colpito chi ha svolto inchieste sulla politica, chi si è occupato di movimenti di protesta e chi ha raccontato fenomeni di corruzione.
Gli arresti di attivisti hanno riguardato: manifestazioni di dissenso (33,74%); attività legate all’affermazione dei diritti (27,64%); situazioni di conflitto e divisione politica (19,92%); rivendicazioni di carattere socio-economico (15,04%); attività a difesa dell’ambiente (3,66%).

NEMICO ONG

Mani Tese riassume inoltre le principali leggi e campagne mediatiche recenti contro le Ong e la società civile avvenute in Europa:

ITALIA: Nel 2017 importanti rappresentanti di governo e diverse testate giornalistiche hanno tentato di delegittimare le organizzazioni umanitarie che salvano i migranti nel Mediterraneo con una campagna diffamatoria contro le navi di salvataggio accusate di complicità con gli scafisti.

POLONIA: Le Ong hanno criticato a voce alta le modifiche legali del governo per lo smantellamento del sistema giudiziario indipendente. Dal 2015 la risposta è stata una campagna diffamatoria sui media pubblici contro le Ong accusate di frode e corruzione.

ROMANIA: Nel 2017 le Ong hanno svolto un ruolo chiave nella mobilitazione contro la corruzione. In risposta, politici e media alleati hanno intrapreso una vasta campagna denigratoria sostenendo che le Ong servissero interessi stranieri fino a una proposta di legge per chiudere qualsiasi Ong che non pubblichi i rapporti delle proprie entrate e spese due volte l’anno.

UK: Nel 2014 il governo britannico ha adottato una legislazione fortemente criticata perché impedisce alle ONG di partecipare efficacemente al dibattito pubblico durante le campagne elettorali.

SPAGNA: Nel 2015 la Spagna ha approvato la riforma del codice penale riguardante i reati di disordine pubblico e la riforma della legge fondamentale sulla protezione della pubblica sicurezza.

FRANCIA: Dopo gli attacchi terroristici, nel novembre 2015, i prefetti sono stati messi in grado di vietare assemblee pubbliche utilizzando sia l’emergenza che i poteri ordinari. In un anno e mezzo sono state 155 le misure di divieto emanate.

I CONTRIBUTI ESTERNI

Fra i contributi esterni del giornale troviamo Francesco Martone, Portavoce della campagna In difesa di, che ci parla dei difensori dei diritti umani minacciati, intimiditi o vessati in un numero sempre maggiore di Paesi. Oltre 200 difensori e difensore dei diritti umani sono stati uccisi nel 2017 principalmente per essersi opposti all’espansione delle attività di imprese del settore dell’agribusiness o dell’estrazione di risorse naturali.

Laura Botti del comitato promotore di Welcoming Europe presenta l’iniziativa dei cittadini europei che mira a depenalizzare l’assistenza umanitaria ai migranti, creare canali d’ingresso sicuri e fornire accesso alla giustizia alle vittime di abusi.

Francesco Petrelli, Portavoce di Concord Italia, firma un’analisi sul futuro del Vecchio Continente a un bivio.

NESSUN GIORNO SENZA DI NOI

Il nuovo numero del giornale di Mani Tese rappresenta un’iniziativa di sensibilizzazione che rientra nell’ambito di NESSUN GIORNO SENZA DI NOI, la giornata d’azione organizzata per il 10 dicembre in occasione dell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nell’ambito della campagna MEGA – Make Europe Great for All (Rendiamo l’Europa grande per tutti) avviata e coordinata dal Forum civico europeo, a cui Mani Tese aderisce.

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