Economie locali, tutela della biodiversità, e sviluppo del turismo responsabile

Un progetto per la riduzione della povertà delle comunità locali, attraverso la partecipazione in forma cooperativa a iniziative economiche per la promozione e la gestione del turismo responsabile.

Il contesto

Un viaggio incantevole e memorabile, lungo il bacino del fiume Molo, uno dei numerosi corsi d’acqua che nascono dalla foresta Mau, nel Kenya sud occidentale. Vi incontriamo diversi gruppi etnici dalla cultura e dalle abitudini di vita più diverse, tra cui gli Ogiek, custodi della foresta e suoi abitanti originari, raccoglitori e cacciatori, il cui cibo di base era il miele fino ai non troppo lontani anni sessanta. Oggi sono stati marginalizzati dallo sfruttamento intensivo della foresta che ha ridotto pesantemente il loro habitat e intaccato la loro identità culturale. Le savane del basso corso del fiume sono invece abitate da clan Masai, in particolare gli Ilchamus, costretti a trasformarsi da allevatori puri in operatori agropastorali dalle mutate condizioni climatiche e dai continui conflitti con le etnie confinanti. Qui le crisi climatiche ricorrenti, causate anche dalla drastica riduzione del manto forestale, si trasformano frequentemente in carestie, con conseguente emigrazione verso le enormi baraccopoli che circondano e soffocano Nairobi.

Gli obiettivi

Il progetto Economie locali, tutela della biodiversità, e sviluppo del turismo responsabile, della durata di tre anni, si è proposto di ridurre la povertà delle comunità locali, favorendo la loro partecipazione in forma cooperativa ad iniziative economiche per la promozione e la gestione del turismo responsabile e per la valorizzazione del patrimonio ambientale, agroalimentare e culturale.

Le attività

  1. Sviluppo come presidi Slow Food di tre cibi tradizionali e tipici.
    Una delle chiavi per la riduzione della povertà attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale locale è stata l’identificazione e lo sviluppo di tre prodotti fondamentali per le comunità coinvolte nel progetto.
    Il miele Ogiek, la pecora di Molo e l’allevamento della tilapia (un pesce della famiglia dei ciclidi).
  2. Riforestazione della foresta Mau.
    Attraverso la realizzazione di vivai locali sono state messe a dimora ca. 33.000 piantine in un terreno di 13,2 ha. È stata inoltre realizzata una formazione per 27 persone, che saranno a loro volta formatori nella raccolta e nella conservazione dei semi per la creazione di piantine da vivaio. Di notevole importanza è stata la realizzazione del Piano di gestione integrata della foresta, sottoscritto dal Servizio forestale del Kenya e dai rappresentanti delle comunità locali.
  3. Organizzazione di campi comunitari per lo sviluppo di agricoltura ecosostenibile. 
    I campi comunitari (ne sono stati realizzati in totale 12) si distinguono in due principali tipologie: gli orti scolastici, realizzati in collaborazione con alcune scuole della zona, e quelli dimostrativi, realizzati direttamente con gruppi comunitari. Il totale di persone coinvolte è stato di 386, che hanno beneficiato di sessioni formative per la promozione di metodi agricoli rispettosi dell’ambiente. 
  4. Allestimento di strutture per l’accoglienza di turisti. 
    È stata realizzata una struttura a Mariashoni, composta da 4 stanze completamente arredate, con 16 posti letto, cucina, servizi ed una zona camping attrezzata. L’esterno è stato sistemato con piante ornamentali e con un lavoro di consolidamento delle parti in pendio.
  5. Conoscenza e valorizzazione della biodiversità e delle diverse culture. 
    In collaborazione con NECOFA, WWF ha realizzato una missione in loco di un mese con lo scopo di identificare le risorse naturali esistenti, per prevederne la loro conservazione e per valorizzarle nei percorsi di turismo responsabile. Con la collaborazione della gente del posto e soprattutto degli anziani è stata costituita una mappa della biodiversità, corredata da foto ottenute mediante trappole fotografiche.
  6. Promozione del turismo nel bacino del fiume Molo. 
    Con la consulenza della cooperativa ViaggieMiraggi sono state svolte 2 missioni che hanno permesso di prendere contatti con l’agenzia locale Terra Madre tours and travel. Si sono incontrate le varie comunità e si sono realizzati e filmati i percorsi turistici ed i vari presidi di cui al punto 1. Particolare attenzione è stata posta alla raccolta di materiale che mettesse in luce le peculiarità culturali delle comunità Ogiek ed Ilchamus.
  7. Attività in Italia. 
    Con la collaborazione del CRES (Centro Ricerca Educazione allo Sviluppo) si è lavorato alla realizzazione del corso di formazione per insegnanti e di 8 percorsi didattici per studenti e si è cercato di stimolare processi di apprendimento e di riflessione sull’uso delle risorse, sulla biodiversità, sulla sovranità alimentare, sulla promozione delle filiere agroalimentari locali come possibile strategia per garantire a tutti il diritto al cibo, e sulla valorizzazione delle diversità culturali come beni comuni da tutelare.

I beneficiari

Circa 1.000 persone (produttori agricoli, vivaisti, operatori turistici) ed indirettamente i loro familiari e le popolazioni che abitano il bacino del Molo.