Il Contesto

Dei 168 milioni di bambini lavoratori nel mondo 78 milioni sono indiani. L’India è anche il Paese con il più elevato numero di lavoratori sotto i 14 anni e la più alta percentuale di lavoro in industrie pericolose per gli adolescenti in età compresa tra i 15 e i 17 anni.

Il Tamil Nadu è uno stato caratterizzato da un progressivo e drammatico impoverimento dell’economia rurale, che costringe le famiglie a fare ricorso al lavoro dei figli per la mera sopravvivenza. Il lavoro minorile viene anche impiegato e sfruttato dalle industrie tessili e del confezionamento, che hanno visto un’espansione imponente nelle zone di Tirupur, Trichy  e Dindigul – note a livello mondiale per la lavorazione del cotone in tutte le sue fasi. A partire dagli anni ’90 la produzione si è sempre più orientata verso l’estero con costi dei prodotti e del lavoro sempre più condizionati dalle commesse dei grandi marchi multinazionali.

Alle continue richieste di abbattimento dei prezzi, l’industria tessile indiana ha risposto abbassando il costo del lavoro e riducendo stipendi e tutele, con la conseguenza di un progressivo impoverimento dei diritti dei lavoratori, di un aumento della forza lavoro femminile e dell’abbassamento dell’età delle lavoratrici impiegate.

A Tirupur, Trichy  e Dindigul bambine e ragazze vengono mandate dalle famiglie, quasi sempre inconsapevolmente, a lavorare nelle industrie tessili locali sia come lavoratici giornaliere sia come residenti presso gli ostelli aziendali.

Le ragazze vengono ingaggiate da agenti reclutatori delle aziende, che sfruttano a questo scopo intermediari locali residenti nei villaggi. Vengono inseriti in schemi lavorativi (illegali) con la promessa di un periodo di lavoro dai tre ai cinque anni che consentirà loro di risparmiare denaro sufficiente al pagamento della dote per il matrimonio (anche questa un’usanza illegale ma tuttora in vigore).

Molte le violazioni dei diritti del lavoro e dei diritti umani che le ragazze subiscono: salari bassi, orari di lavoro eccessivamente lunghi e straordinari obbligatori (fino a 16 – 20 ore al giorno), condizioni di lavoro pericolose e insalubri, abusi verbali, fisici e sessuali, mancanza di assistenza medica, anche in caso di incidenti sul lavoro. Particolarmente vulnerabili sono le ragazze che vivono all’interno degli ostelli delle fabbriche.

Il sistema di reclutamento e il trattamento a cui queste giovanissime lavoratrici sono sottoposte rappresentano una forma moderna di schiavitù.

India

Tirupur, Tamil Nadu, India

India

Dindigul, Tamil Nadu, India

India

Trichy, Tamil Nadu, India

 
Gli obiettivi

Il progetto della durata di 12 mesi, realizzato con il contributo dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese, si propone di prevenire e contrastare l’impiego di lavoro minorile, forzato e di vittime di trafficking nell’industria tessile in Tamil Nadu. Intende inoltre migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle giovani lavoratrici del settore tessile, aiutando le vittime a ottenere risarcimenti per gli abusi subiti. Per raggiungere questi obiettivi, il progetto vedrà il coinvolgimento di diversi attori: lavoratori, imprese, governo, sindacati e comunità locali.

Questo progetto si inserisce inoltre all’interno della campagna “I exist” contro le schiavitù moderne.

Dettagli di progetto
Paese

India,

Località

Distretti di: Tirupur,Dindigul,Trichy in Tamil Nadu,

destinatari

1.000 lavoratori/trici e 20 membri dei Parlamenti dei Ragazzi/Consigli di zona.

 
Le Attività

FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE

  • Formazione e sensibilizzazione in 40 villaggi e in 5 scuole secondarie di primo e secondo grado su trafficking, lavoro minorile, abusi e molestie sessuali, legislazione del lavoro, importanza e strategie di monitoraggio delle condizioni lavorative.
  • Formazione per potenziali e attuali lavoratrici e per le loro famiglie su educazione finanziaria, legislazione del lavoro, salute e sicurezza sul luogo di lavoro e tematiche di genere.
  • Costituzione di 40 Parlamenti delle Adolescenti per incoraggiare la leadership femminile e monitorare lavoro minorile, trafficking, gravi violazioni nelle fabbriche. L’attività prevede inoltre uno scambio con analoghe realtà in Italia.
  • Formazione professionale e sostegno all’inserimento lavorativo per ex operaie e giovani donne attualmente impiegate nell’industria tessile.

ASSISTENZA ALLE VITTIME E MONITORAGGIO

  • Attivazione di una linea telefonica per le vittime di forme moderne di schiavitù e di gravi violazioni del diritto del lavoro.
  • Monitoraggio e registrazione delle violazioni dei diritti tramite visite regolari nelle comunità locali con raccolta e analisi di dati e casi studio.

DIALOGO MULTISTAKEHOLDER 

  • Coinvolgimento delle imprese affinché migliorino le pratiche di reclutamento delle loro risorse umane e le condizioni di lavoro all’interno delle fabbriche.

Partner di progetto