Progetti per donne (auto) determinate

Nonostante un ruolo centrale delle donne nella società, nel Paese il divario di genere è molto forte e condiziona le possibilità di autonomia mantenendole in una condizione di subordinazione.

Le donne della Guinea-Bissau sono considerate il motore dell’economia del Paese, ma spesso il loro ruolo e i loro diritti non vengono riconosciuti né valorizzati a causa di una cultura profondamente maschilista. In Guinea-Bissau, infatti, sono le donne che tradizionalmente si occupano del lavoro nei campi, della vendita dei prodotti e della gestione di attività informali e, allo stesso tempo, dell’accudimento dei figli e degli anziani, delle faccende domestiche e dell’amministrazione delle spese famigliari. Il carico di lavoro ricade su di loro insieme alle responsabilità, che, se non portate a termine, possono anche sfociare in episodi di violenza da parte dei compagni o mariti.

Il lavoro ‘chiave’ per l’autonomia

Mani Tese si impegna da anni a promuovere un cambio di comportamento verso le donne nelle comunità in cui opera, che passa dalla sensibilizzazione rispetto ai loro diritti, ma anche dalla creazione di opportunità economiche come microimprese, accesso al credito e gruppi di risparmio, che, se da un lato consentono di creare condizioni di vita migliori per tutto il nucleo famigliare, dall’altro incentivano processi di autodeterminazione e autonomia.

Attraverso l’acquisizione di una sufficiente entrata economica, non solo possono soddisfare alcune necessità familiari (iscrizione dei figli a scuola, acquisto di prodotti alimentari diversificati per una migliore alimentazione, accesso a cure mediche), ma riescono a risparmiare e investire in attività autonome o collettive che incentivano il percorso verso l’indipendenza riequilibrando le relazioni di genere e accelerando lo sviluppo del Paese.

L’ONG interviene in quasi tutte le 9 regioni del Paese attraverso attività agricole e creazione di opportunità per accedere ad attività generatrici di reddito, supportando la costituzione di un ruolo professionalizzante delle donne che contribuisca alla crescita economica. Nelle regioni est e nord della Guinea-Bissau, le donne si dedicano in particolare al settore agricolo e alla commercializzazione dei prodotti degli orti. È per questo che Mani Tese propone azioni mirate al rafforzamento delle competenze agricole, con un occhio all’ambiente, visto che le destinatarie vengono formate anche sulla produzione agro-ecologica: preparazione di vivai, trapianto, produzione e uso di fertilizzanti naturali, produzione e uso di repellenti naturali, utilizzo degli impianti di irrigazione, calcolo della produzione finale e tecniche semplici di commercializzazione.

Le attività di formazione, rivolte principalmente alle donne, si svolgono attraverso il learning by doing, in cui gli orti delle loro comunità vengono usati come campi scuola. I gruppi creano un comitato di gestione, guidato da una donna, utile sia per il corretto utilizzo dei materiali consegnati che per la commercializzazione dei prodotti in modo collettivo. In queste attività, proprio per creare cambiamenti comportamentali, vengono coinvolti in modo attivo anche gli uomini, soprattutto nella pulizia dei campi e nella loro recinzione.

Oltre all’agricoltura, Mani Tese promuove occasioni di sviluppo economico nell’ambito dell’avicoltura: attualmente 30 donne in 6 regioni del Paese sono responsabili degli aviari in cui allevano galline e polli, vendendo uova e carne nei mercati locali e nei loro villaggi. Altre ancora sono state appoggiate con microfinanziamenti sia individuali che collettivi nell’apertura di attività quali vendita di pesce, ristoranti, negozi di vestiti e alimentari e produzione di saponi.

La strada dei diritti

Le donne guineensi beneficiarie degli interventi supportati da Mani Tese vivono per la maggior parte in condizioni di vulnerabilità, che si acuiscono quando rientrano in categorie specifiche come rifugiate, mogli di migranti, madri di minori trafficati, vittime di violenza e donne con disabilità. Per questo Mani Tese, insieme ai suoi partner, prevede in tutte le sue azioni l’inclusione di questi gruppi di persone, adattando le loro necessità alla promozione di iniziative economiche e incentivando supporti finanziari specifici. I comportamenti generati servono da modello nelle famiglie e nelle comunità e promuovono un approccio sostenibile basato su un maggiore benessere economico e sul rispetto per i diritti delle donne, due assi trasversali a quasi tutti i progetti di Mani Tese.

Il COVID ha certamente compromesso l’economia della Guinea-Bissau e in particolare il commercio, sia interno che transfrontaliero, creando un impatto negativo sulle entrate famigliari. Eventi come fiere agricole, mercati settimanali locali, vendita informale, sono stati sospesi per mesi. Il trasporto pubblico è stato interdetto e le donne, principali responsabili dell’alimentazione, hanno dovuto camminare anche per ore per raggiungere i pochi punti di approvvigionamento aperti o per andare a vendere i loro prodotti dove permesso. Questo ha aumentato i casi di violenza domestica, visto che la donna non rispettava i tempi standard di preparazione dei pasti e della cura della casa.

Fortunatamente la situazione rispetto alla pandemia in Guinea-Bissau non ha raggiunto livelli di gravità come in altri Paesi. Attualmente le restrizioni sono diminuite e la vita è tornata quasi alla normalità, ancora tuttavia caratterizzata dalla disparità di genere.