Prevenire il traffico di minori e la dispersione scolastica in Benin

La nostra attività di sensibilizzazione in quattro comuni dell’Atacora per garantire ai bambini e alle bambine il diritto allo studio.

In Benin siamo impegnati con il progetto ‘‘Protezione dell’infanzia e diritto ad un’educazione di qualità”, che ha come obiettivo quello di promuovere la protezione e il diritto all’educazione per le bambine e i bambini nel dipartimento dell’Atacora.

Il progetto coinvolge 20 scuole primarie pubbliche distribuite in quattro diversi comuni (Boukombé, Kouandé, Natitingou e Toucountouna).

In questi mesi lo staff locale ha lavorato alacremente al progetto in tutte le località beneficiarie e in particolare quelle più colpite dal fenomeno del traffico di bambini, organizzando alcune sessioni di sensibilizzazione dedicate ai genitori degli alunni sulle conseguenze del traffico di bambini a scopo di sfruttamento nei campi di cotone della regione dell’Aliborì in Benin o in Nigeria.

Sotto l’arbre à palabre (letteralmente l’albero della parola, quel luogo sotto un albero, dove si discutono le cose importanti della vita del villaggio) è avvenuto un utile confronto sulle conseguenze di questo fenomeno approfondendo in particolare due argomenti: la non scolarizzazione dei bambini e la dispersione scolastica. Nel corso di queste riunioni si è inoltre parlato delle sanzioni previste dal codice dell’infanzia contro gli autori e i complici del traffico dei bambini e delle disposizioni costituzionali che fanno del diritto all’istruzione un obbligo per tutti i bambini e le bambine del Benin.

Dopo l’inizio dell’anno scolastico 2022/23, la responsabile del progetto di Mani Tese Judith N’BORA ha condotto una serie di visite presso tutte le località coinvolte dal progetto incontrando i capi villaggio, i direttori delle scuole e i membri delle associazioni dei genitori degli studenti, allo scopo di pianificare con una modalità partecipativa degli incontri sull’importanza del diritto all’istruzione e sui fattori e le conseguenze della dispersione scolastica, soprattutto femminile.

Sempre nell’ambito del progetto è stata inoltre organizzata una sessione di advocacy rivolta alle autorità locali e comunali per il rafforzamento della protezione dell’infanzia organizzata in ciascuno dei quattro comuni target dell’intervento. Questa attività ha rappresentato un’importante occasione di incontro che ha riunito rappresentanti degli studenti, presidenti di associazioni dei genitori degli alunni, direttori delle scuole, capi villaggio, rappresentanti dei giovani, delle donne e chef d’arrondissement (quartieri) in rappresentanza dei loro rispettivi sindaci.

Le sessioni hanno visto diversi interventi fra cui il discorso di apertura del Rappresentante Paese di Mani Tese Achille Yotto Tepa, che ha ricordato il contesto nel quale il progetto interviene denunciando il silenzio colpevole della maggior parte delle autorità locali nei confronti di pratiche ignobili che calpestano i più elementari diritti dei bambini, i quali restano senza protezione.