PRESENTATI A MILANO I RISULTATI DEL PROGETTO SOBERANOS IN GUATEMALA

Durante il V Convegno del Coordinamento Universitario Cooperazione allo Sviluppo (CUCS), Giulio Castelli e Beatrice Laurita hanno presentato in un pannello esplicativo il lavoro realizzato dal Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali (GESAAF) dell’Università degli Studi di Firenze nell’ambito del progetto SOBERANOS “Diritto al cibo per i contadini del Corredor Seco,  Regione […]

Durante il V Convegno del Coordinamento Universitario Cooperazione allo Sviluppo (CUCS), Giulio Castelli e Beatrice Laurita hanno presentato in un pannello esplicativo il lavoro realizzato dal Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali (GESAAF) dell’Università degli Studi di Firenze nell’ambito del progetto SOBERANOS “Diritto al cibo per i contadini del Corredor Seco,  Regione Occidentale in Guatemala”, in partenariato con Mani Tese

In particolare, il progetto Soberanos mira alla promozione di una gestione sostenibile della risorsa idrica, anche attraverso l’installazione di sistemi di raccolta dell’acqua piovana.

Nella prima fase del progetto, nel 2014, 34 famiglie beneficiarie, situate nelle comunità di Rodeo e Muyurcò (municipi di Jocotan), sono state oggetto della costruzione di strutture per la raccolta di acqua piovana da tetto; l’acqua viene convogliata in invasi scavati nel terreno e portata agli orti familiari per mezzo di pompe EMAS. Queste ultime sono strumenti molto semplici e a bassissimo costo, facili da realizzare e da mantenere, costruiti con materiali reperibili in loco e pertanto assolutamente sostenibili.

Durante la seconda fase del progetto, dal 26 aprile al 15 maggio 2017, è stata effettuata la diagnostica delle strutture di raccolta dell’acqua piovana precedentemente costruite. Si è, quindi, proceduto con la realizzazione di un cantiere scuola per la costruzione di una cisterna migliorata: la struttura è stata fabbricata con un coronamento di adobe, mattoni di terra cruda prodotti dalla comunità locale di Lantinquin, rivestita con un’intonacatura in argilla e successivamente impermeabilizzata con un telo di polietilene. Si è inoltre realizzato un workshop per la costruzione di una pompa EMAS nella comunità Dos Quebradas.

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