Il
fenomeno del traffico di minori sta peggiorando sempre di più in Benin, in
particolare nelle zone di Atacora e Donga, dove trafficanti di
bambini destinati allo sfruttamento in Paesi come il Niger, il Togo, la Nigeria
o il Ghana vengono regolarmente intercettati sulla strada.
I trafficanti fingono di
contribuire alla loro assistenza sociale promettendo ai genitori un futuro
migliore sia per il bambino che per loro stessi. Si fanno così affidare minori
generalmente tra gli 8 e i 15 anni, diretti nei Paesi vicini e anche in altre
regioni del Benin per un lavoro remunerativo.
La situazione in Atacora
Mani
Tese è presente da molti anni in Benin e nel dipartimento dell’Atacora in
particolare, dove ha realizzato diversi progetti per contrastare la dispersione
scolastica, un fenomeno collegato e spesso conseguente al traffico di
minori. Secondo i risultati di un’indagine condotta dall’organizzazione locale “Fee-Développement”,
e successivamente trasmessi dall’Agenzia
di stampa del Benin (ABP) nel 2020, 2096
bambini sono stati segnalati come vittime di tratta in cinque comuni
dell’Atacora. Il comune di Kouandé guida questa triste classifica con 794
casi identificati, seguito da altri comuni come Matéri, Péhunco, Toucountouna e
Cobly.
Questo
fenomeno si sta diffondendo in tutto il dipartimento portando molti bambini ad
abbandonare la scuola. Per l’esame del Certificato di Educazione
Primaria (CEP) della sessione di giugno 2021, su un totale di 12078 candidati
registrati, 685 studenti sono stati
segnalati assenti dal Servizio di esami e concorsi della direzione
dipartimentale dell’educazione infantile e primaria di Atacora.
Il
dramma delle ragazze costrette ad abbandonare la scuola
La situazione dell’educazione, in Atacora,
è particolarmente drammatica per quanto riguarda le ragazze. Il
tasso di analfabetismo è molto alto ma ha una maggiore propensione tra le
donne, per le quali il valore è circa dell’80%.
Le donne purtroppo non vengono educate poiché si occupano dell’agricoltura e
della famiglia, di solito in condizioni di sottomissione. A causa dei bassi
livelli di alfabetizzazione, la maggior parte di loro non possiede o gestisce
denaro e non è in grado di avviare imprese. Il tasso di disoccupazione delle
donne nel 2018 è stato infatti del 51,7%.
I progetti di Mani Tese
Mani
Tese ha sviluppato diversi progetti per combattere la dispersione scolastica in
tre comuni del dipartimento Atacora (Natitingou, Toucountouna e
Kouandé), che hanno contribuito a sensibilizzare
le bambine, i loro insegnanti e le loro famiglie sui diritti dei bambini e
delle bambine e sull’importanza dell’istruzione. In totale, sono state 9 le scuole coinvolte.
L’attività ha anche previsto la creazione di comitati di monitoraggio
della frequenza scolastica nelle scuole e il sostegno alle famiglie più povere fornendo sementi per la
creazione di campi da coltivare.
Sono stati poi organizzati programmi radiofonici su due radio
comunitarie per sensibilizzare la popolazione sull’importanza del diritto
all’istruzione e sui pericoli legati all’abbandono scolastico, soprattutto per
le ragazze.
L’intervento di Mani Tese ha
permesso alle comunità di avere una migliore consapevolezza del fenomeno della
dispersione scolastica e delle sue conseguenze, tuttavia, c’è ancora molto da
fare perché non tutti i villaggi dei tre comuni sono stati raggiunti dalle attività
proposte e la determinazione della popolazione a garantire il diritto
all’istruzione dei bambini e delle bambine non è ancora sufficiente.
L’impegno di Mani Tese oggi prosegue
con un nuovo progetto, che intende contrastare il traffico di bambini e il
fenomeno della dispersione scolastica mettendo al centro in particolare la legge sul codice dell’infanzia esistente
in Benin.
Continuano i programmi radiofonici, nel corso dei
quali vengono presentate le diverse tematiche affrontate dal codice
dell’infanzia.
Prosegue inoltre l’impegno nelle scuole, che passano da 9 a 20, nelle quali vengono proposti percorsi di sensibilizzazione sull’importanza del diritto all’istruzione e sui fattori e le conseguenze della dispersione scolastica, soprattutto delle ragazze.
Di fondamentale importanza è
il coinvolgimento delle istituzioni locali. A questo proposito sono in
programma diversi incontri tra autorità civili, direttori delle scuole e leader
comunitari locali allo scopo di elaborare
strategie condivise per la protezione e la lotta al traffico dei bambini e
delle bambine.
Tutte queste attività necessitano però di supporto perciò ogni contributo è prezioso e ben accetto!
Aiutaci a sostenere i bambini e le bambine vittime di tratta e dispersione scolastica in Benin con un piccolo contributo: https://donazioni.manitese.it/