ร uscito il bando del Servizio Civile Universale, candidati con noi!
Cambia il presente e riscrivi il futuro del pianeta: fai il servizio civile a Mani Tese!
Cambia il presente e riscrivi il futuro del pianeta: fai il servizio civile a Mani Tese!
ร uscito il bando per operatori volontari del Servizio Civile Universale. Se hai fra i 18 e i 28 anni, candidati a uno dei progetti di Mani Tese: “LA VIA GIUSTA ร CAMBIARE STRADA!” E “FACCIAMO LA PACE, SEMINIAMO GIUSTIZIA”.
Puoi candidarti fino al 10 febbraio 2023
Dal 9 gennaio al 9 febbraio, รจ attivo un nostro sportello telefonicoe whatsapp per informazioni sui progetti DI SERVIZIO CIVILE con MANI TESE:
. Infoline 373 746 3996
. Lunedรฌ, mercoledรฌ e venerdรฌ dalle 10.00 alle 12.00
In Benin i progetti puntano sullโeducazione e il contrasto allโabbandono scolastico per rafforzare la posizione delle ragazze e delle donne del Paese.
Di Judith NโBORA, Coordinatrice attivitร di educazione e sensibilizzazione di Mani Tese in Benin
Mani Tese realizza da qualche anno, in Benin, un programma di intervento che prevede la promozione e il sostegno alla scolarizzazione delle ragazze e lโempowerment femminile. In questโambito si colloca il progetto โPrevenzione dellโabbandono scolastico e sensibilizzazione di comunitร e autoritร riguardo ai diritti dei bambini e delle bambine in Beninโ, avviato da luglio 2022 e cofinanziato dalla Fondazione Maria Enrica e dai fondi 8 per 1000 della chiesa valdese. Coscienti del fatto che nessuna emancipazione, e piรน ancora alcuna liberazione della donna, รจ concepibile senza lโistruzione e lโeducazione, i direttori delle scuole primarie pubbliche e la autoritร locali dei villaggi coinvolti hanno aderito positivamente e fin da subito a questo intervento che coinvolge 20 scuole primarie pubbliche di quattro comuni del Dipartimento dellโAtacora, per un totale di circa 700 studentesse. Negli istituti coinvolti vengono realizzate attivitร di sensibilizzazione delle comunitร sulle conseguenze del traffico di bambini e lo sfruttamento del loro lavoro; forme di pressione verso le autoritร pubbliche responsabili della protezione dei bambini; sessioni di formazione e giochi educativi sullโimportanza della scolarizzazione nelle scuole stesse; trasmissioni radiofoniche per far conoscere con linguaggio accessibile la legge relativa al codice dellโInfanzia della Repubblica del Benin. E ancora: sostegno in attrezzi agricoli e sementi per le famiglie piรน vulnerabili in cui รจ presente una ragazza in etร scolare. Nella societร del Benin la donna ha sempre svolto e continua a svolgere un ruolo molto importante ed essenziale in tutte le opere di promozione dello sviluppo comunitario sia a livello di base, a partire dal nucleo famigliare di appartenenza, sia ai diversi livelli amministrativi e decisionali del Paese. La presenza indispensabile della donna in seno alla societร richiede di accordarle unโattenzione particolare e favorire il suo protagonismo in tutte le tappe della sua esistenza. In questo senso, il progetto in corso si pone lo scopo di creare le condizioni favorevoli a far emergere donne capaci di assumere responsabilitร tanto sul piano sociale, che economico, culturale e politico. Si puรฒ dunque comprendere il motivo per il quale i direttori delle scuole, i genitori degli alunni e delle alunne e le autoritร locali abbiano accolto con favore il progetto e lo stesso si puรฒ dire per gli studenti e le studentesse di tutte le scuole coinvolte, come Orou NโGobi Farida che spiega: โMolto spesso molte ragazze vengono ritirate dalla scuola dai loro genitori poveri per condurle verso matrimoni precoci e forzati o per mandarle nei campi di cotone o ancora in Nigeria dove vengono sfruttateโ. La sua speranza รจ che Mani Tese continui a sostenere la sua scuola affinchรฉ possa continuare a studiare e diventare una persona importante un domani.
Per il direttore della scuola primaria pubblica di Tigninti, Fรฉlix Okotey questo progetto risponde a un bisogno reale ed evidente nel contesto sociale, culturale economico e anche politico del Paese. In particolare, Okotey ha evidenziato come sia importante la fornitura di sementi e attrezzi agricoli alle famiglie piรน vulnerabili. Tutte le ragazze che appartengono a famiglie indigenti che ne hanno beneficiato hanno potuto migliorare la loro dieta alimentare quotidiana e questo ha un impatto fondamentale anche sulla frequenza a scuola. โLa mia grande speranza – ha detto – รจ che Mani Tese possa trovare le risorse per estendere queste azioni a molte altre scuole del dipartimento dellโAtacora e questo per un tempo tale da permettere un impatto duraturo e non reversibileโ. Infine Basile Mane, capo dellโarrondissement (quartiere) di Pรชporiyakou ci ha detto: โquesto progetto รจ veramente il benvenuto. In effetti lโanno scorso sono passato di casa in casa nei villaggi del mio arrondissement per esigere che le ragazze in etร scolastica fossero mandate a scuola e quelle che giร erano a scuola la continuassero. Ho anche seguito il caso di una ragazza alla quale i genitori avevano fatto abbandonare la scuola per andare a lavorare in Nigeria. Ho ottenuto il ritorno della ragazza e la sua ripresa del cammino scolastico. Francamente questo progetto รจ come un salvagente per noi.
Articolo pubblicato nel numero di dicembre 2022 del Giornale di Mani Tese: LINK
Dalla parte delle donne dellโAfrica occidentaleโฆ anche a Natale!
โMolto piรน di un pacchetto regaloโ
da 15 anni coinvolge migliaia
di volontari e volontarie nelle
librerie per sostenere i progetti
di Mani Tese nel Sud del mondo,
questโanno dedicati alle donne
in Benin, Burkina Faso e
Guinea-Bissau
Di Domenica Mazza, Responsabile sensibilizzazione e promozione del volontariato di Mani Tese
โMolto piรน di un pacchetto regalo!โ รจ la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi di Mani Tese realizzata in partnership con laFeltrinelli. Dal 2007 a oggi, nel mese di dicembre, migliaia di volontari e volontarie di Mani Tese si sono attivati e hanno messo a disposizione il proprio tempo per confezionare i pacchetti regalo dei clienti in decine e decine di librerie sparse su tutto il territorio nazionale. Allo stesso tempo, centinaia di migliaia di persone sensibili e attente hanno accolto questa proposta di solidarietร avvicinandosi ai nostri volontari, informandosi sui temi della cooperazione e della giustizia e offrendo il loro contributo attraverso libere donazioni. Ogni singolo volontario e ogni singolo sostenitore sono i protagonisti e gli artefici di un cambiamento che, anno dopo anno, sostiene i popoli delle terre piรน povere del pianeta contribuendo a creare un mondo migliore.
โMolto piรน di un pacchetto regalo!โ ha raccolto, in questi 14 anni, un totale di 4.339.798,05 euro coi quali Mani Tese ha sostenuto 39 partner locali, associazioni e organizzazioni del Bangladesh, Guatemala, Messico, Nicaragua, Ecuador, Benin, Brasile, Burkina Faso, Guinea-Bissau, Sudan, Mozambico, Kenya, Sud Sudan, India, Cambogia per la realizzazione di 49 progetti di cooperazione internazionale.
Anno dopo anno, i numeri parlano di una campagna vincente, di migliaia di volontari impegnati per una grande causa, della sensibilitร e generositร di tantissime persone che, ogni anno, accolgono e sostengono la nostra missione. โMolto piรน di un pacchetto regalo!โ non รจ solo impacchettamento di regali, รจ anche lโopportunitร di incontrare gli studenti per formarli su temi importanti e di discutere con loro delle sfide degli obiettivi dellโagenda 2030. ร lโopportunitร per coinvolgere associazioni e cooperative che si occupano di minoranze, di persone con disabilitร o vulnerabili. ร lโopportunitร per tante aziende di coinvolgere i propri dipendenti in unโesperienza di volontariato unica. ร un appuntamento atteso da tanti pensionati, che vogliono dedicare il proprio tempo per qualcosa di importante, e da tutti quei giovani che ci hanno conosciuto a 16 anni e che sono cresciuti con noi. Questโanno lโobiettivo di โMolto piรน di un pacchetto regaloโ รจ ancora piรน straordinario: quello di favorire lโemancipazione delle donne in Africa Occidentale contrastando la violenza di genere, lโabbandono scolastico delle ragazze e favorendo lโautonomia economica delle donne in tre Paesi: Benin, Burkina Faso e Guinea-Bissau. โDonne al centroโ, infatti, รจ il nome che abbiamo deciso di dare alla campagna di questโanno. In Africa troppe donne non possono decidere del proprio futuro. Su di loro pesa ancora il carico della famiglia – 1/3 delle donne ha un figlio prima dei 18 anni โ che faticano a mantenere a causa della loro scarsa scolarizzazione e delle difficoltร ad accedere a opportunitร lavorative. Il 51% delle donne in ambito rurale, inoltre, vive allโinterno di un nucleo familiare dove il marito prende tutte le decisioni. Eppure le donne africane sono considerate come le piรน attive economicamente al mondo, soprattutto in campo agricolo dove rappresentano il 52% della forza lavoro, ma che, a causa della forte disparitร di genere generano solo il 30% del PIL.
Per contrastare tutto questo, Mani Tese inizia il suo impegno dalle piรน piccole, in Benin, dove lโabbandono scolastico รจ elevato soprattutto tra le ragazze. Qui interviene nelle scuole, coinvolgendo istituzioni e direttori scolastici per sensibilizzarli sullโimportanza del diritto allโistruzione oltre che sulle conseguenze della dispersione scolastica. In Guinea-Bissau, Mani Tese si impegna a fornire assistenza educativa, psicosociale e legale alle donne ospitate in due centri di accoglienza per vittime di violenza di genere e a favorirne il loro reinserimento sociale attraverso percorsi di formazione (in sartoria e panificazione) per poterne garantire lโindipendenza economica. A questo lavoro si affianca anche la creazione di nuove opportunitร economiche per le donne, in particolare giovani e con disabilitร , attraverso attivitร di formazione professionale, borse di studio, tirocini, apprendistati e il sostegno di microimprese femminili. In Burkina Faso, Mani Tese si impegna per lโautonomia delle donne lavorando per il rafforzamento dellโimprenditoria femminile e supportando la formazione sulla gestione amministrativa e finanziaria delle loro cooperative, sulle tecniche di produzione agroecologica e di trasformazione e conservazione dei prodotti e mettendo a disposizione terreni, sementi e attrezzi potenziando le capacitร produttive e di trasformazione di prodotti della tradizione locale.
โAIUTARE LE PERSONE MI FA SENTIRE BENEโ Intervista a Marina Piras, volontaria di โMolto piรน di un pacchetto regaloโ.
Marina, cosa ti ha spinta a partecipare a โMolto piรน di un pacchetto regaloโ? Il periodo natalizio a me piace molto anche perchรฉ ho la passione di fare i pacchetti regalo. Dove abitavo prima mi capitava di vedere associazioni che facessero i pacchetti con scopi di beneficenza. Non ho mai partecipato ma era una cosa che mi ha sempre incuriosita. Allora ho cercato su Internet un modo per farli a Milano e ho trovato subito voi, che mi avete accolta e formata spiegandomi i veri motivi per cui lโassociazione fa questa attivitร . Sapere di aiutare delle persone mi faceva sentire bene e utile e cosรฌ ho cominciato questa grande avventura e, da allora, partecipo tutti gli anni!
Consiglieresti questa esperienza? โMolto piรน di un pacchetto regaloโ รจ unโesperienza che mi ha dato tanta consapevolezza: il sapere di poter dare un aiuto concreto per consentire che un mondo diverso potesse crescere, grazie al fatto del mio essere volontaria, ha fatto crescere me stessa. Quindi consiglierei a tutti questa esperienza perchรฉ partecipare a โMolto piรน di un pacchetto regaloโ รจ un modo per vivere il Natale in maniera diversa.
Come sono stati i rapporti con gli altri volontari? ร molto interessante incontrare gli altri volontari e avere modo di parlare con loro, conoscerli, scoprire perchรฉ ognuno ha deciso di partecipare allโiniziativa e condividere i momenti al banchetto e divertirsi insieme, anche solo per le 4 ore del proprio turnoโฆOgni persona che ho incontrato mi ha lasciato dei bei ricordi.
Cโรจ un episodio in particolare che ricordi? Ricordo ancora un nonno che ha comprato la discografia completa dei Queen per il nipote. Lo ricordo per lโemozione che aveva lui stesso nel farcelo impacchettareโฆAllo stesso tempo lui ci ha ascoltati ed era interessato al motivo per cui stavamo facendo i pacchetti regalo e ai progetti di Mani Tese che gli abbiamo raccontato. Salutandoci ci ha fatto i complimenti per quello che stavamo facendoโฆPuรฒ essere una cosa scontata ma รจ stato bello vedere la gentilezza e la gratitudine nei sui occhi.
Articolo pubblicato nel numero di dicembre 2022 del Giornale di Mani Tese: LINK
Sognare lโimpossibile con una sartoria sociale
Il progetto โManiGOLDeโ
coinvolge le donne donando
nuova vita a cose e persone
Di Gaia Barbieri, Volontaria di Mani Tese Finale Emilia
LโAssociazione Mani Tese di Finale Emilia ha avviato, da oltre 2 anni, una sartoria sociale che esprime unโeconomia circolare, inclusiva e dโintegrazione a tutto tondo. โManiGOLDeโ nasce per tante ragioni: dallโaccumulo di abiti e accessori nel magazzino di Finale Emilia, dalla la necessitร di leggere e accogliere i bisogni della nostra comunitร , da ventโanni di impegno associativo per generare beni e condivisioniโฆ Oggi โManiGOLDeโ accoglie oltre 30 volontarie, 4 inserimenti di donne con diverse fragilitร (psichiatriche, sociali, disabilitร ) con tirocini formativi regionali e una figura professionale di educatore. Lโidea alla base del progetto di sartoria sociale โManiGOLDeโ รจ stata quella di utilizzare i materiali usati e di scarto per produrre capi di abbigliamento โnuoviโ e realizzare azioni di inclusione socio-lavorativa per persone vulnerabili. โLavoriamo per le nuove vite e possibilitร di persone e cose; guardiamo gli scarti come risorse e diamo valore alle loro profonde ricchezze e significati; crediamo nelle nuove opportunitร e ci โricuciamoโ in uno spazio che รจ anche luogo per lโascolto e la speranzaโ dice il nostro manifesto. Il progetto parte a novembre 2019. Grazie alla donazione di Mantovani Benne, possiamo acquistare le macchine professionali. Poche settimane dopo, perรฒ, tutto si chiude: inizia la pandemia e il lockdown e, per tenere โaccesoโ questo progetto, ci si incontra al massimo in video. La sartoria รจ pronta ma ci si scoraggia e si pensa di fermarsi. Due perรฒ sono le Fondazioni che credono in noi e che appoggiano non solo economicamente il progetto: la Fondazione Cattolica Assicurazioni, che dร la spinta importante iniziale, e la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, che ci supporta nellโacquisto dei macchinari. Per abitare questo tempo sospeso e di emergenza, decidiamo di confezionare e recuperare mascherine, incontrandoci distanziate e per pochi minuti, e recuperiamo cosรฌ la carica di pensare e progettare.
ยฉAntonio Mantovani
Appena possibile, inauguriamo lo spazio vendita nella sede. Ricominciamo a cucire e a costruire insieme. Mani Tese Padova ci mette in contatto con una merceria di Trento che ci dona tutti i mobili e i materiali: un patrimonio inestimabile. La proprietaria, Rita Postal, ci trasmette la sua vita, la sua passione per la moda, lโaggiustare, la dedizione a un lavoro di mani e creativitร . Tutto arriva a Finale Emilia e ogni angolo di Mani Tese straripa di bottoni, gancetti, stoffe, colori e pizzi. Impariamo cosโรจ il gos grain, il tombolo, il merletto. E decidiamo di sfidare lโimpossibile: apriamo un temporary store a Finale Emilia che, dopo 6 mesi di prova, sta proseguendo con successo la sua avventura. Con Mani Tese ONG otteniamo un finanziamento dalla Cassa di Risparmio di Modena e nasce il gemellaggio con un progetto di cooperazione in Guinea-Bissau che unisce le donne vittime di violenza alle โManiGOLDeโ. Durante collegamenti online molto emozionanti, ci scambiamo tutorial, segreti e vite. Attiva da anni, si sviluppa poi con piรน intensitร la collaborazione con i servizi sociali dellโUnione comuni Area Nord, con il tribunale dei Minori e con lโUfficio Esecuzione Penale esterna di Modena per accogliere diverse persone in percorsi finalizzati allโinserimento lavorativo e sociale. Con il progetto legato alla sartoria ci si spinge oltre allโaspetto puramente assistenziale e dโintegrazione: lo scopo รจ quello di promuovere un insieme di pratiche che coniughino lโaspetto pratico del recupero creativo con un programma di sviluppo orientato a trasferire competenze, etica del lavoro, sensibilitร ambientale e cultura della solidarietร . Quello che โManiGOLDeโ offre รจ quindi unโopportunitร di crescita professionale che diventa dignitร .
ยฉAntonio Mantovani
Nel passato recente dellโavventura di โManiGOLDeโ cโรจ anche la relazione con il gruppo dei ragazzi con disabilitร dellโIstituto Calvi di Finale Emilia per unโesperienza educativa e formativa molto importante. Ogni mercoledรฌ, per molti mesi, i ragazzi accompagnati dai loro educatori hanno frequentato la nostra sede, collaborando attivamente con i volontari dellโemporio solidale e della sartoria sociale. Possiamo certamente dire che โManiGOLDeโ oggi รจ molto piรน di una sartoria sociale. ร un laboratorio concreto e quotidiano per la sostenibilitร ambientale, sociale ed economica; un network territoriale che unisce sinergie giร esistenti sviluppando ambiti imprenditoriali innovativi; un modo per dare e ridare il giusto valore allโuso consapevole delle risorse e allโambiente che ci circonda; un mezzo per professionalizzare le competenze sartoriali di persone che, per diverse ragioni, hanno difficoltร a inserirsi nel mondo del lavoro; uno spazio di relazioni e incontri significativi dove trovare e sperimentare i significati profondi della cura del Bene e dellโAltro, facendo economia. Oggi โManiGOLDeโ produce sartoria di qualitร e di alto valore ambientale e sociale. Al tempo stesso รจ spazio che accoglie le persone nei propri percorsi di disagio e difficoltร attraverso una visione che valorizza le loro competenze e il loro vissuto e restituisce dignitร attraverso lโinclusione e il lavoro. Perchรฉ lโimpossibile, a volte, รจ possibile.
ยฉAntonio Mantovani
Articolo pubblicato nel numero di dicembre 2022 del Giornale di Mani Tese: LINK
Burkina Faso: piccole imprenditrici, grandi sogni
La transizione agroecologica
come processo di indipendenza
ed emancipazione delle donne
Di Giulia Tringali, cooperante di Mani Tese in Burkina Faso
โSono nata nel 1984 e ho frequentato la scuola elementare, non cโera possibilitร di continuare, cosรฌ ho iniziato, un poโ alla volta, a lavorareโ racconta Kotine. โHo cominciato a seguire alcune formazioni sullโagricoltura e lโalimentazione allโinterno di vari progetti. Non ho mai smesso di imparare e ora sto cominciando a vendere i miei prodotti, specialmente le verdure e la pasta di arachidiโ. Kotine Compaore รจ una delle 70 donne dellโAssociation de soeurs burkinabรฉ de Poedogo, Koubri. Dal 2021 ha cominciato a seguire le formazioni del progetto โDonne al Centro per la Transizione Agroecologicaโ cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna. Lavoratrice intraprendente, madre di quattro figli, collabora attivamente al reddito famigliare e alla gestione della casa. โCi sono molte ragazze, qui a Koubri, che non hanno lavoro e stanno a casa – afferma Kotine – a volte le famiglie non hanno abbastanza soldi per mandarle a scuola e quindi fanno ancora piรน fatica poi ad avviare unโattivitร economicaโ. In Burkina Faso, in effetti, il tasso di sottoutilizzo della manodopera femminile รจ del 41,9% rispetto al 30% degli uomini e nelle zone rurali questa percentuale aumenta (INSD, 2018 – Institut National de la Statistique et de la Dรฉmographie).
La realtร raccontata da Kotine riguarda molte donne di Koubri. Eveline Rouamba, la presidente dellโAssociazione dichiara: โQui ci sono molte donne che non lavorano anche perchรฉ il mercato centrale รจ lontano, quindi molte si limitano a raccogliere la legna per poi andarla a vendere al mercato di Koubri in modo da ricavare qualche soldo. Altre coltivano a casa propria per sopravvivere e dar da mangiare alla famiglia, ma non a tutte basta il proprio perimetro, soprattutto in una zona come questa, colpita dalla siccitร โ.
Il dipartimento di Koubri (60.802 abitanti secondo lโultimo censimento nazionale del 2020) si trova, infatti, in una situazione particolarmente drammatica dal punto di vista dei cambiamenti climatici, essendo una zona particolarmente colpita dalla scarsitร di precipitazioni. La regione non puรฒ piรน contare sulle piogge stagionali e la terra รจ diventata meno fertile. Anche lโaccesso allโacqua potabile รจ difficile: secondo il Programma nazionale di approvvigionamento di acqua potabile (MEA, 2020), il tasso di accesso รจ del 68,4% e solo il 16,4% dellโacqua utilizzata viene recuperata e trattata correttamente. Tutto questo si ripercuote sulle abitudini alimentari delle famiglie e, in particolare, delle donne nella provincia di Kadiogo, dove si trova il dipartimento di Koubri, le quali hanno un tasso di malnutrizione in etร fertile del 4,8% e solo il 25,9% di loro consuma tutti i gruppi alimentari (dati dellโindagine nazionale SMART 2020, Ministero della Salute, Burkina Faso).
Il lavoro portato avanti con lโAssociation de soeurs cerca di superare il problema permettendo alle donne del gruppo di coltivare, oltre che il proprio orto di casa, anche un ulteriore perimetro fornito di pompa a energia solare, bacini idrici e un edificio adibito a magazzino e sede associativa costruiti grazie al progetto โDonne al centro per lo sviluppo inclusivo e sostenibileโ cofinanziato dalla Regione Veneto. โSe avessimo dovuto acquistare da sole un perimetro come questo – afferma Eveline – ci sarebbe costato molto caro, ma grazie al progetto possiamo coltivarlo e piano piano guadagnare qualcosa in piรน per la nostra famigliaโ.
Nel corso dellโanno, inoltre, le donne dellโAssociazione, seguite da animatori e formatori, hanno appreso come trasformare alcuni ortaggi, come sviluppare unโalimentazione corretta con una dieta diversificata e come prendersi cura della casa e di ciรฒ che portano a tavola, grazie a una formazione sulla pulizia e lโigiene. โLe tecniche apprese ora le uso anche a casa mia per coltivare il mio orto e ho migliorato anche il modo con cui preparo da mangiare. Ho scoperto che prima non pulivo abbastanza bene le pentole e la verdura e, spesso, mangiavamo le stesse cose. Oggi, invece, sto molto attenta alla pulizia degli spazi e, grazie anche ai risultati raggiunti con lโAssociazione, posso cucinare un giorno il riso, quello dopo i fagioli e quello dopo ancora delle verdure, in casa sono tutti molto contentiโ racconta Eveline. Le donne dellโAssociazione, oltre che ad aver imparato a diversificare la dieta, sono diventate anche un esempio positivo per la loro comunitร , delle leader che trasmettono quanto appreso anche agli altri, dando lโesempio e dando consigli ai vicini e alle amiche. โHo mostrato quello che ho imparato ai miei vicini – racconta Kotine – Cosรฌ, anche se loro non sono parte del progetto, possono essere informati e imparare. Piano piano vedo che anche da loro le cose stanno cambiandoโ. Una transizione lenta ma costante verso lโagroecologia e la sostenibilitร alimentare รจ ciรฒ che le donne di Koubri stanno contribuendo a realizzare nel loro piccolo. Attraverso la coltivazione, lโutilizzo e la vendita dei frutti del loro lavoro, generano reddito per la famiglia e la mantengono in forma, grazie a una corretta alimentazione.
Non sono le sole in Burkina Faso a essersi rimboccate le maniche. Anche nella Provincia di Boulgou, regione di Centre-Est, le donne che fanno parte del progetto โMiglioramento della Sicurezza alimentare e promozione dello sviluppo rurale nella provincia del Boulgouโ cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono al centro dello sviluppo. Il progetto, in accordo con il Piano Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale (PNDES), lavora con le organizzazioni contadine per promuovere alcuni prodotti agricoli in settori strategici come il riso, la cipolla e il pomodoro. Nel Boulgou le donne si sono organizzate in 4 cooperative agricole e stanno mettendo a frutto 10 ettari di terreno. Inoltre, grazie alle formazioni sulla trasformazione e la commercializzazione dei prodotti, ciรฒ che non viene utilizzato per lโautoconsumo, verrร venduto dalle donne, creando unโulteriore fonte di reddito per la famiglia. La promozione della piccola imprenditoria รจ uno dei punti chiave del progetto, che attraverso il lavoro dignitoso punta a migliorare la sicurezza alimentare della provincia, duramente colpita dai cambiamenti climatici e dallo stato di insicurezza costante in cui versa gran parte del Paese. Con perseveranza, nelle proprie comunitร di appartenenza, molte donne Burkinabรฉ stanno lavorando allo sviluppo del Paese. Piccole imprenditrici con il grande sogno di migliorare la propria vita e quella della propria famiglia, del proprio Paese e di lasciare un futuro piรน degno ai propri figli e figlie. โMolte donne Burkinabรฉ stanno imparando a cavarsela da sole – afferma Eveline – capiscono che non devono essere pigre e aspettare che sia il marito a gestire tutto. Bisogna, invece, lavorare e imparare a darsi da fare, nulla cambia se si sta sdraiate in attesa che gli uomini ci portino questo o quello. Per avanzare e migliorare la propria vita bisogna imparare a cavarsela con le proprie forzeโ e mentre conclude la frase ha giร in mano lโinnaffiatoio pronta a bagnare i nuovi germogli.
Articolo pubblicato nel numero di dicembre 2022 del Giornale di Mani Tese: LINK
Guinea-Bissau, empowerment femminile contro la violenza di genere
I progetti puntano da un lato
a sensibilizzare la popolazione
e dallโaltro a rendere le donne
piรน autonome e consapevoli
favorendo il loro inserimento
sociale e lavorativo
Di Marika Sottile, cooperante di Mani Tese in Guinea Bissau
Mani Tese in Guinea-Bissau ha iniziato a occuparsi dei diritti delle donne dal 2008, focalizzandosi dapprima sul supporto ad attivitร di sviluppo economico femminile e successivamente abbracciando il tema della protezione e prevenzione nel quadro della violenza basata sul genere (VBG) con una strategia sempre piรน trasversale e multi-stakeholders che mira a sedimentare la prospettiva di genere nella societร attraverso la presa in carico da parte delle istituzioni delle attivitร , degli strumenti e dei servizi elaborati nei progetti. La protezione e la prevenzione sulla VBG e lo sviluppo di attivitร economiche femminili costituiscono i due filoni principali di azione. Sebbene ciascuno abbia una propria peculiaritร , รจ sempre presente unโinterconnessione tra i due settori di intervento, poichรฉ lโesperienza ha dimostrato che โintegrazione delle due componenti ha un impatto maggiore. Le azioni di Mani Tese sul tema in Guinea- Bissau si sviluppano tra il Settore Autonomo di Bissau e le regioni di Bafatร , Gabu, Cacheu, e Cachungo con unโestensione verso Oio, Tombalรฌ e Quinara grazie alla cooperazione con i partner che operano in queste altre zone. Il primo filone, in modo particolare, ha visto lโimplementazione di un progetto pilota โNo na cuida de no vida, mindjerโ tra il 2018 e il 2021 cofinanziato dallโUnione Europea sviluppato sugli assi della protezione attraverso lโaccoglienza nei centri di Bissau e Sao Domingos delle vittime di VBG; reinserimento familiare e lavorativo attraverso accompagnamento psico-sociale, formazione e opportunitร di stage; prevenzione con attivitร di sensibilizzazione sui temi della violenza di genere e dei diritti delle donne quanto per le beneficiarie dirette degli interventi quanto per le loro famiglie e le comunitร di appartenenza.
Nel quadro dellโempowerment femminile in area rurale, invece, il progetto โJuntasโ realizzato da Mani Tese insieme alla ONG italiana AIFO e cofinanziato dallโ Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo per il biennio 2019-2021, รจ lโultimo di una serie di interventi precedenti in cui si รจ contribuito a consolidare lโagroecologia come strumento di sviluppo economico per le donne delle aree rurali. Da una ricerca che ho condotto per la mia tesi di Laurea Magistrale รจ emersa lโimportanza delle attivitร economiche delle donne per il benessere proprio e della famiglia di appartenenza. Non soltanto le tecniche agro-ecologiche โ e in primo luogo, la sostituzione degli input chimici con quelli naturali โ si sono rivelate la prima fonte di sviluppo economico delle donne, non dovendo piรน queste investire denaro per lโacquisto degli fertilizzanti chimici, ma le attivitร di ยฉFlavio Gomes Sambรน, FL Produรงรตes sviluppo economico hanno anche giovato alla realizzazione personale delle donne e a una valorizzazione a livello familiare e sociale.
Nelle interviste sul campo, le donne hanno raccontato come lavorando abbiano ottenuto molti benefici, tra cui riuscire a pagare le tasse scolastiche dei figli, acquistare cibo e vestiti o pensare a qualche nvestimento, come la casa. Allo stesso tempo, il progetto ha previsto lโinserimento di strumenti di protezione come il Sistema di Allarme Comunitario (SAC), e di prevenzione della violenza basata sul genere nelle stesse comunitร del progetto attraverso azioni di sensibilizzazione quali i djumbai (dibattiti organizzati nelle comunitร , ndr) e campagne di sensibilizzazione radiofoniche. Altrettanto eloquente รจ uno dei risultati di una ricerca compiuta nel quadro del progetto โProtection and Durable Solution for Refugees and Asylum Seekers in Guinea Bissauโ cofinanziato da UNHCR tra il 2017-2022, che ha messo in luce che nelle comunitร in cui le donne sono indipendenti dal punto di vista economico la frequenza della VBG รจ ridotta. Nellโultimo anno, Mani Tese si รจ anche impegnata nellโintroduzione della prospettiva di genere nel progetto Ianda Guinรฉ Galinhas. In questo contesto, Mani Tese lavora a stretto contatto con lโUnitร di Coordinamento del programma UE per la formazione degli animatori del progetto sulle questioni di genere. Infine, un passo avanti rispetto ai progetti fin qui menzionati รจ stato compiuto nella progettazione di prossimo avvio con lโintroduzione della componente di advocacy. โNo na tene diritu a um vida sim violenciaโ e โCoinvolgiamo tuttษ per costruire il nostro futuro: Politiche, formazione e lavoro per un business inclusivo!โ sono due futuri interventi, di cui Mani Tese รจ capofila, cofinanziati rispettivamente da UE e AICS che, oltre a dare continuitร alle azioni di protezione e sviluppo economico per le donne, creeranno dei tavoli di concertazione tra le organizzazioni nazionali, internazionali e istituzioni locali per sviluppare proposte e azioni di politica pubblica sinergiche che mettano le donne al centro, rispettandone il diritto allโauto-determinazione in tutte le sfere della vita quotidiana.
Articolo pubblicato nel numero di dicembre 2022 del Giornale di Mani Tese: LINK
Minacce di genere
La condizione delle donne nel mondo, tra violenze, discriminazioni e lotte.
Di Stefania Prandi, giornalista e fotografa (sito web)
La foto di Mahsa Amini, stretta tra le mani di migliaia di manifestanti per le strade di Teheran, รจ diventata lโemblema della resistenza delle donne iraniane, oppresse dalle rigide regole del potere maschile. Lโarresto e lโuccisione di Mahsa Amini per mano della Polizia morale, perchรฉ aveva liberato dallโhijab delle ciocche di capelli, hanno provocato un movimento che sta scuotendo le coscienze in alcune parti del mondo. La reazione del regime รจ stata feroce: si stima che dallโinizio delle proteste, in Iran, siano state assassinate oltre 280 persone, con piรน di 14mila arresti (sui quali pende il rischio della pena di morte). La lotta delle donne in Afghanistan, dove dallo scorso anno, con la presa del Paese dei talebani, รจ stato spazzato via il percorso di ricostruzione dei diritti femminili degli ultimi ventโanni, รจ diventata di nuovo di piazza dopo lโattacco suicida del settembre scorso al centro educativo Kaaj di Kabul. Lโattentato, di probabile matrice talebana, avvenuto mentre le studentesse della minoranza hazara dovevano sostenere lโesame di ammissione allโuniversitร , ha provocato 53 vittime, la maggior parte delle quali ragazze, e centodieci feriti. Immediate le proteste nelle province di tutto lโAfghanistan, da Teheran a Ghazni e Nangarhar. Le autoritร hanno risposto picchiando le manifestanti e usando armi per disperderle. Negli Stati Uniti, lo scorso 24 giugno, la Corte suprema ha ribaltato la storica sentenza del 1973 che aveva riconosciuto il diritto allโinterruzione volontaria di gravidanza, legalizzandolo a livello federale. La cancellazione dellโaccesso legale allโaborto – fondamentale per lโautodeterminazione individuale femminile – รจ un segnale inquietante e, di fatto, legittima le scelte antiabortiste di Paesi come lโUngheria e la Polonia.
ยฉStefania Prandi
Secondo le Nazioni Unite, lโimpatto della pandemia Covid-19, le conseguenze del global warming e i conflitti geopolitici rappresentano una minaccia per lโuguaglianza di genere e i diritti delle donne in tutto il mondo. Ma, nonostante diversi rapporti internazionali abbiano sollecitato interventi a livello governativo, la maggior parte dei Paesi non ha prestato sufficiente attenzione alle dinamiche di genere. I dati sullโoccupazione femminile restano poco incoraggianti: le donne lavorano in molti casi ancora part-time per โconciliareโ vita familiare e pubblica, continuano a svolgere la maggior parte delle attivitร domestiche e di cura e sono retribuite meno degli uomini. Il 75% della forza lavoro femminile nel Sud globale appartiene allโeconomia informale, dove รจ piรน difficile avere contratti regolari, diritti legali o protezione sociale; spesso le paghe non sono sufficienti per sfuggire alla povertร . Nei paesi a basso reddito solo un terzo delle ragazze conclude la scuola secondaria, contro quasi la metร dei ragazzi. Durante i numerosi lockdown, le bambine e le adolescenti sono state le piรน penalizzate anche per il carico delle faccende domestiche, tra pulizie, preparazione dei pasti e cura dei fratelli. Le gravidanze precoci tra le under quattordici, dovute alle violenze sessuali, sono aumentate di circa il 25% tra il 2020 e il 2021, con conseguente abbandono scolastico. Nel mondo 736 milioni di donne – quasi una su tre – hanno subito, almeno una volta nella vita, una violenza maschile. I tassi di depressione, disturbi dโansia, suicidi, gravidanze non pianificate, infezioni sessualmente trasmesse e HIV sono piรน alti in chi ha vissuto abusi, molesti e stupri. La maggior parte degli โabusantiโ sono partner o mariti. Al fenomeno non sfuggono le nuove generazioni: quasi una ragazza adolescente su quattro che ha avuto una relazione, รจ stata maltrattata, picchiata o violentata dal fidanzato. Lo stupro continua a essere uno dei crimini piรน diffusi nei conflitti in corso. Le Nazioni Unite, lโUnione Europea e molte associazioni hanno chiesto di indagare e punire le violenze sessuali utilizzate dai russi in Ucraina come arma da guerra. Il problema รจ lโestrema difficoltร di raccogliere prove e ottenere giustizia.
ยฉStefania Prandi
I movimenti internazionali delle donne da quasi un decennio prendono spunto da quelli dallโAmerica latina che registra i tassi di femminicidio โ termine con cui si intende lโuccisione di una donna a causa del suo genere di appartenenza, per motivi di odio, disprezzo, piacere o senso del possesso โ piรน alti al mondo. Dal 2015, quando a Buenos Aires cโรจ stata la prima manifestazione femminista che ha dato origine al movimento Ni una menos, le mobilitazioni hanno coinvolto diversi paesi sudamericani, raggiungendo in poco tempo il resto del mondo. Nel 2019 una ripresa della lotta รจ giunta dal Cile, con gli slogan del collettivo cileno Las Tesis: โLa colpa non รจ mia, nรฉ di dovโero, nรฉ di come ero vestitaโ; โlo stupratore sei tuโ. Ma le azioni delle attiviste causano sempre dei contraccolpi, i cosiddetti โbacklashโ. Nel 2020, appena approvata la legge sullโโaborto sicuroโ in Argentina, paesi come lโHonduras hanno blindato la costituzione in chiave antiabortista.
Lโultimo rapporto dellโEuropean Institute for Gender Equality (Eige) indica che nemmeno in Italia la situazione รจ rosea, per usare un eufemismo. In certi ambiti, come quello del lavoro, i dati italiani sono tra i peggiori dellโUnione Europea: soltanto circa il 30% delle donne รจ occupata a tempo pieno rispetto alla metร degli uomini. Le donne italiane continuano a guadagnare meno, con un salario medio mensile inferiore del 16%, che sale al 35% tra le laureate. Nonostante per la prima volta nella storia dโItalia una donna sia diventata presidente del Consiglio, la percentuale femminile in Parlamento รจ scesa del 3% rispetto alla legislatura precedente e soltanto un ministro su quattro รจ donna. Scrive la rivista online di informazione www.ingenere.it: โLa destra di Giorgia Meloni ha giร lanciato una serie di messaggi chiari e precisi sul fronte della libertร delle donne e dei diritti civiliโ, in nome di una certa retorica fondata sul mito della โvera femminilitร โ, della โbuona madreโ e del perbenismo, โsulla difesa di una rinnovata idea di nazione che chiude le frontiere agli altri, chiunque sianoโ.
Articolo pubblicato nel numero di dicembre 2022 del Giornale di Mani Tese: LINK
Molto piรน di un Natale a scuola 2022!
โMolto piรน di un Natale a Scuolaโ รจ una proposta di partecipazione ad un contest fotografico ideato per coinvolgere le scuole medie in un percorso di avvicinamento degli alunni e delle alunne al tema della solidarietร , della pace e della cooperazione internazionale.
MOLTO PIร DI UN NATALE A SCUOLA 2022!
โMolto piรน di un Natale a Scuolaโ รจ una proposta di partecipazione ad un contest fotografico ideato per coinvolgere le scuole medie in un percorso di avvicinamento degli alunni e delle alunne al tema della solidarietร , della pace e della cooperazione internazionale. Ogni alunno/a ha scattato fotografie che ritraggano elementi che fanno pensare alla propria concezione di pace e solidarietร fra le persone, in sintonia con la propria sensibilitร .
Per Mani Tese la Pace non si costruisce con la Guerra, ma con la cultura del rispetto dellโaltro, con la cooperazione e con la promozione di stili di vita responsabili per lโambiente e per la giustizia. La Pace รจ per tutti o non รจ per nessuno e questo vale per tutte le guerre, dovunque scoppino, qualunque sia la loro forma e qualsiasi il nome che viene dato loro.
Mani Tese lavora da tantissimi anni in Africa e in Burkina Faso contrasta guerra e terrorismo con il progetto โSEMINA: SUPERARE LโEMERGENZA INCENTIVANDO LโAGRICOLTURAโ che ha lโobiettivo di migliorare le condizioni di vita delle comunitร locali, con particolare attenzione agli sfollati interni, in fuga a causa della presenza sempre piรน frequente di gruppi radicali armati, che sta mettendo in pericolo la vita quotidiana delle persone.
Le fotografie sono state valutate da una giuria interna di Mani Tese, tutti i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione ed i vincitori del concorso un gadget Mani Tese.
LA FOTO VINCITRICE PER LA CATEGORIA PRIMA MEDIA UNITI NEL MONDO di Lara Fibbi, David Cucurazan, Paolo Filistrucchi, Armando Pezzano Istituto Comprensivo โLe Cureโ 1C – Firenze
La nostra foto rappresenta l’unione e l’aiuto tra i continenti.
LA FOTO VINCITRICE PER LA CATEGORIA SECONDA MEDIA LE FOGLIE DELLA DIVERSITร di Clotilde Scarpato, Bianca Ciani, Vittoria Piacentini, Alessandro Pirri Istituto Comprensivo โLe Cureโ 2A – Firenze
Con la nostra foto abbiamo voluto rappresentare la solidarietร tramite lโunione e quindi la โconsiderazioneโ tra le foglie โmeno belleโ o โsciupateโ con quelle che sembrano invece โperfetteโ che insieme formano il simbolo della pace: chiunque deve avere la possibilitร di far parte di un gruppo e di venire accolto a prescindere da come รจ esteriormente, perchรฉ a chiunque fa piacere sentirsi parte dellโinsieme.
LA FOTO VINCITRICE PER LA CATEGORIA TERZA MEDIA LA DECADENZA DELL’ INCOMPRESO di Arianna Federici Barcelรฒ e Sara Rapisarda Istituto comprensivo โMasaccioโ Classe 3E โ Firenze
La foto rappresenta un diritto ย fondamentale, quello dell’istruzione. In molti paesi questa รจ negata a causaย delle grandi guerre che costringono i ย giovani all’impotenza. Ad essi รจ stata privata ogni tipo di scolarizzazione. Inย questa foto si illustra quindi che senzaย PACE, quindi senza giustizia, tutti i diritti fondamentali di cui ha bisogno l’ uomo per garantirsi il ‘benessere’ sono assenti. Cosรฌ vogliamoย diffondere un senso di cosmopolitismo eย pace.
Grazie per la partecipazione e ci vediamo lโanno prossimo con un nuovo progetto di solidarietร !