Orti urbani nei cortili delle scuole

Reporter ambientale per un giorno: l’orto urbano della scuola elementare Boselli, frutto di un progetto di Urbanocultura del Comune di Collegno, avvicina i ragazzi alla terra e a uno stile di vita “green”.

di Erica Rebora

Sempre più spesso si sente parlare di orti urbani o di realtà simili che permettono il riavvicinamento alla terra anche all’interno delle città. E questo è il caso dell’orto urbano situato nel cortile della scuola elementare Boselli di Collegno (TO).

Il Comune di Collegno ha infatti lanciato nel 2014 un progetto di Urbanocultura nei cortili delle scuole primarie e secondarie di 1° grado, che ha coinvolto alcuni giovani nel corso degli anni. Tra di essi Riccardo, studente dell’università di agraria e appassionato nel lavorare il terreno, ha aderito all’iniziativa fin da subito.

Nel 2014 il progetto ha coinvolto due ragazzi, per poi estendersi a quattro giovani nell’anno successivo (durante il quale, oltre al cortile della scuola Boselli, è stato adattato ad orto urbano anche quello della scuola media Anna Frank), per poi tornare a due nel 2016. Per quanto riguarda l’anno scorso e quello corrente, è rimasto solamente Riccardo, ex allievo del maestro Paolo Macagno della Boselli, che sembra abbia incoraggiato la nascita del progetto.

Riccardo si occupa della semina, del raccolto estivo, di mettere la rete antigrandine d’inverno e di tutte le altre operazioni necessarie, compra le sementi e le attrezzature occorrenti e, quando arriva il momento, raccoglie i frutti della terra, condividendone una parte con i bambini, a cui ogni tanto tiene delle lezioni in modo volontario.

Nel cortile della Boselli trovano spazio diverse piante da frutto (come cachi o susini), condivisi con la scuola, oltre a numerose varietà di erbe aromatiche, insalata e molteplici altri prodotti (sedano, cipolle, aglio, tapinambur, carote, fragole, uva, carciofi, costine, pomodori, cavolfiori,…), tutti coltivati con l’utilizzo di concime stallatico (un ammendante) e di verderame (per prevenire l’incorrere della peronospora nei pomodori). Il ricorso agli insetticidi è invece limitato alle situazioni di stretta necessità, quando un’epidemia tra le piante minaccia gran parte del raccolto.

Quella dell’orto urbano è una realtà che coniuga vari aspetti positivi: dal riaccostamento alle attività agricole manuali al contatto con la natura, dalla riqualificazione di zone urbane alla possibilità di spiegare ai bambini nelle scuole varie cose sulle piante e di sensibilizzarli in questo modo verso un futuro stile di vita più “green”. Può inoltre far incontrare gruppi di persone e far condividere loro una bella esperienza.