Mozambico: sempre più frequenti I cicloni a causa del cambiamento climatico

Fortunatamente non sono molti i danni del ciclone Eloise nelle zone dove opera Mani Tese, ma preoccupa la maggiore frequenza di questi fenomeni meteorologici.

Sabato 23 gennaio il ciclone tropicale Eloise si abbatteva sul Mozambico e in particolare sulla provincia di Sofala, a sud della Zambezia dove opera Mani Tese. 

Moltissimi i danni causati dai venti e dalle piogge che hanno distrutto case e devastato campi agricoli in una regione già in forte sofferenza.

Purtroppo non si tratta del primo ciclone che mette in ginocchio il Mozambico: a marzo 2019, infatti, il ciclone Idai si abbatteva sul Paese causando danni gravissimi e circa 1.000 morti.

Due anni fa, la Zambezia fu una delle province più colpite, mentre per fortuna questa volta solo alcune case sono state colpite nei distretti di Quelimane e Nicoadala, in cui Mani Tese è presente con il progetto “Quelimane agricola” (foto in fondo all’articolo).

Preoccupa però l’aumento di questi fenomeni atmosferici che, se una volta si ripetevano a una decina di anni di distanza l’uno dall’altro, ora avvengono con grande frequenza, come ha dichiarato ad Avvenire don Claudio Dalla Zuanna, vescovo italiano di Beira

Come fatto in passato, Mani Tese continuerà a contrastare i cambiamenti climatici in Mozambico e sarà pronta a intervenire in caso di emergenza come avvenuto nel 2019 insieme al WFP

Per approfondire sul ciclone Eloise: https://www.africa-express.info/2021/01/29/ciclone-tropicale-eloisa-devasta-mozambico/ 

Per maggiori informazioni sui nostri progetti in Mozambico: https://manitese.it/paese/mozambico 

Qui sotto, invece, alcune foto delle case danneggiate nella comunità in cui operiamo.