16. Mariam, la regina del soumbala

La cooperativa Wend Songré non solo ha dimostrato che è possibile fare un’impresa di successo, ma sta anche fornendo acqua potabile a tutto il villaggio.

Se è la prima volta che state leggendo un articolo del blog “L’impresa di crescere insieme” (male!) è possibile che non conosciate il soumbala: l’insaporitore alimentare a base di néré fermentato, alla base di tantissimi piatti della tradizione burkinabé come il riz gras, le zuppe o le salse per condire il riso e la pasta.

Bene, Mariam è la regina del soumbala. La conosciamo perché fa parte della cooperativa Wend Songré (tradotto “Dio ci aiuta”) di Gourgou, nella provincia di Boulgou, in Burkina Faso, e insieme ad altre donne trasforma il néré in soumbala. Mariam ci racconta: “Abbiamo scelto questo prodotto perché è sano e fa bene alla salute e abbiamo deciso di riunirci in cooperativa perché l’unione fa la forza”.

Per Wend Songré formalizzarsi in cooperativa non è stato però facile: la prima volta che ci hanno provato i documenti non erano corretti e la loro domanda non è stata accettata. Ma le donne non si sono arrese, hanno risparmiato, con tanta fatica, per preparare un nuovo dossier e al secondo tentativo è andata bene.

Grazie al progetto Imprese sociali innovative e partecipazione dei migranti per l’inclusione sociale in Burkina Faso” cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e dalla Fondazione Maria Enrica, Wend Songré ha potuto beneficiare di diverse formazioni, tra cui quella sulla qualità dei processi produttivi e sull’igiene che, come dice Mariam, ha significato una vera svolta nel loro modo di lavorare.

Ma c’è una cosa di cui Mariam è ancora più orgogliosa: non solo la sua cooperativa ha dimostrato con tanti sacrifici di potercela fare, non solo grazie alla vendita del soumbala ora le donne possono contribuire alle spese familiari e alle tasse scolastiche dei propri figli, ma con il pozzo realizzato grazie ai contributi di progetto e alla forza di volontà di queste donne, Wend Songré sta fornendo accesso all’acqua potabile a tutto il villaggio.

“Noi donne, in Burkina Faso, nonostante le precarietà ci battiamo molto per migliorare le condizioni di vita nostre e della nostra comunità. Il pozzo è una prova della nostra forza nella lotta: grazie alla cooperativa Wend Songré, a Mani Tese e ai nostri amici in Italia, tutti ormai beneficiano di acqua potabile, anche coloro che non fanno parte della cooperativa e anche i nostri mariti che la usano per le costruzioni o per dare da bere agli animali”.

Mariam e le sue colleghe hanno cambiato la vita di tutto il villaggio. E noi siamo contenti di essere al loro fianco!

Vi lasciamo con la fantastica ricetta della zuppa di pesce con soumbala che ci ha regalato Mariam. Per prima cosa si fanno soffriggere in una casseruola con olio già caldo cipolle, pomodori e peperoni tagliati a pezzettini piccoli; dopo circa 7 minuti si aggiunge un litro e mezzo di acqua e all’incirca dalle 5 alle 10 palline piccole di soumbala (a seconda di quanto si vuole saporito il piatto). In seguito si prende circa un chilo di pesce (qui in Burkina si usa quello secco, per facilità di conservazione, ma fresco sarà ancora meglio) e lo si aggiunge pulito e spezzettato nella zuppa, con un po’ di sale, e si lascia cuocere per una mezzoretta. A questo punto il piatto sarà pronto da gustare con un po’ di pane o della polenta.

Mariam e il pozzo
Mariam e il soumbala

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