LAVORO MINORILE: STORIE DAL TAMIL NADU

Con lo scoppio della pandemia di Covid-19, il fenomeno del lavoro minorile si è ulteriormente aggravato: alcune storie di bambini lavoratori nel Tamil Nadu.

L’India è il Paese dove i dati sul lavoro minorile sono più drammatici. È infatti il Paese con il più elevato numero di lavoratori sotto i 14 anni e, in totale, di 168 milioni di bambini lavoratori nel mondo 78 milioni sono indiani.

Mani Tese è attiva in India con il progetto “Combattere e prevenire le schiavitù moderne in Tamil Nadu”, uno stato a Sud del Paese caratterizzato dalla grande presenza di industrie tessili. Qui lavoriamo, insieme al partner SAVE, per prevenire e contrastare il lavoro minorile.

Purtroppo lo scoppio della pandemia ha aggravato le condizioni economiche delle famiglie e di conseguenza il fenomeno del lavoro minorile. Qui di seguito riportiamo alcune brevi storie arrivateci nelle scorse settimane dal Tamil Nadu.

Alisha

Alisha ha 11 anni e vive a Muthu Nagar. I suoi genitori sono emigrati dal Bihar in cerca di lavoro e la famiglia è composta in totale da 8 membri. In questo momento di grande emergenza per la situazione legata al Covid-19, e per la difficoltà di trovare lavoro da parte dei genitori, Alisha è costretta a lavorare in una fabbrica tessile. In particolare, si occupa di sbrogliare il tessuto di scarto degli indumenti e di realizzare decorazioni per i vestiti. Ogni giorno può realizzare fino a 1000 decorazioni, ma guadagna soltanto 50 rupie, equivalenti a 57 centesimi di euro.

Shanmathi

Shanmathi ha 10 anni e vive a Eswaramoorthy Nagar. I suoi genitori lavorano entrambi in fabbrica: il padre come sarto e la madre nel controllo qualità. La famiglia è composta in totale da 4 membri. Da circa un anno anche Shanmathi lavora in fabbrica e si occupa della rifilatura presso la compagnia Shiva Tex. In un giorno lavora fino a 70 pezzi e può guadagnare al massimo 21 rupie al giorno, pari a circa 24 centesimi di euro.

Masum Raja

Masum Raja ha 9 anni e vive a Muthu Nagar. Come Alisha, anche i genitori di Masum Raja sono emigrati dal Bihar e la famiglia è composta in totale da 6 membri. A causa delle difficoltà economiche dei genitori, Masum Raja ha cominciato a lavorare in una fabbrica tessile dove realizza decorazioni per magliette. In un giorno può lavorare migliaia di decorazioni o sbrogliare un chilo di filo, ma guadagna soltanto 30 rupie, equivalenti a 34 centesimi di euro.

Swetha

Swetha ha 12 anni e vive a Eswaramoorthy Nagar. I suoi genitori sono sarti e lavorano nel settore dell’abbigliamento. Il loro reddito non è però sufficiente a dar da mangiare a tutti i membri della famiglia e così Swetha è costretta a lavorare. In particolare, la ragazza si occupa rifilatura presso la compagnia tessile Divya tex e guadagna 30 paise per ogni pezzo lavorato. In un giorno Swetha può rifilare fino a 100 pezzi e guadagna quindi, al massimo, 30 rupie al giorno, circa 34 centesimi di euro.

Abirami

Abirami ha 12 anni e vive a Thennampalayam. Il papà è un lavoratore giornaliero e la mamma lavora come addetta al controllo qualità in una fabbrica di abbigliamento. La sua famiglia è composta in totale da 5 membri. Abirami, costretta anche lei a lavorare per aumentare il reddito familiare, fa lavori di rifinitura e guadagna 35 paise per pezzo. In un giorno, lavora circa 100 pezzi, quindi di solito riesce a guadagnare 35 rupie al giorno, equivalenti a 40 centesimi di euro.

AIUTACI A SOSTENERE LE FAMIGLIE INDIANE DONANDO ORA TRAMITE UNA DI QUESTE MODALITÀ

  • Bonifico bancario intestato a Associazione MANI TESE ONG Onlus presso banca Popolare Etica (IBAN: IT 57 F 05018 01600 000010203040)
  • CCP, Conto Corrente Postale: n° 291278 intestato a Associazione Mani Tese ONG ONLUS, P.le Gambara 7/9, 20146 Milano

>>> Inserire come causale EMERGENZA INDIA <<<