IN BURKINA FASO SUPPORTIAMO LA PRODUZIONE DI RISO

Centinaia di donne vengono seguite nella coltivazione del riso locale per aumentare la produzione con tecniche agroecologiche.

Siamo alla fine del primo anno di lavoro con le donne produttrici e trasformatrici di riso selezionate dal “Progetto per il miglioramento delle condizioni nutrizionali di donne e bambini nei distretti sanitari di Garango e Tenkodogo, Burkina Faso” cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e che vede capofila l’ONG AES-CCC (Associazione Amici dello Stato brasiliano Espirito Santo – Centro di Collaborazione Comunitaria).

In questo arco di tempo abbiamo accompagnato 100 gruppi di risicoltrici a coltivare riso di qualità locale fornendo loro sia gli strumenti di lavoro, sia momenti formativi su tecniche agroecologiche molto semplici e interessanti. Tra le tecniche proposte vi è stata quella per la produzione del compost en tas, che alterna strati di concime naturale a erbe e acceleratori naturali, per avere una produzione di riso quantitativamente più importante, ma soprattutto sana e senza il bisogno di fertilizzanti chimici di sintesi.

Inoltre abbiamo costruito i primi tre centri di trasformazione del riso per altrettanti gruppi di donne, a cui sono stati forniti materiali di lavoro e macchinari, quali la decorticatrice e la selezionatrice, utilizzati per ottenere un riso più pulito riducendo la fatica fisica.

Anche questi gruppi di donne hanno seguito un percorso di formazione, in particolare sulla legge OHADA (la legge sulle società cooperative del Burkina Faso), la contabilità e la gestione dei centri di trasformazione. Inoltre sono state accompagnate nella redazione di un piano d’affari, strumento che sarà loro utile per poter pianificare il proprio sviluppo ed eventualmente richiedere finanziamenti agli istituti di microfinanza del territorio.

L’équipe di Mani Tese si è occupata e continua a occuparsi di seguire i percorsi formativi e l’accompagnamento delle donne, ma il nostro lavoro non si ferma qui e nei prossimi due anni realizzeremo altri sette centri di trasformazione per poter rispondere alle esigenze di tutte le produttrici e faremo anche alcune sperimentazioni su una varietà di riso pluviale locale che sarebbe molto interessante per questo territorio.

Il riso ha infatti un ruolo da protagonista nella dieta burkinabé, ma per ora il fabbisogno interno della nazione dipende dalle importazioni estere, spesso di bassa qualità, ed è quindi importante valorizzare e appoggiare la produzione locale.

Due donne coinvolte nel progetto appoggiate a un macchinario in uno dei centri di trasformazione del riso costruiti da Mani Tese
Un gruppo di donne coinvolte nel progetto
Due donne hanno messo in pratica la tecnica del “compost en tas”, che alterna strati di concime naturale a erbe e acceleratori naturali