In Burkina Faso al fianco delle donne produttrici di riso

Ottimi risultati dopo due anni di progetto focalizzati sulla formazione delle donne rurali e sulla creazione di centri di trasformazione del riso.

Si è appena concluso il secondo anno del “Progetto per il miglioramento delle condizioni nutrizionali di donne e bambini nei distretti sanitari di Garango e Tenkodogo, Burkina Faso”, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e con capofila l’ONG AES-CCC.

All’interno di questo progetto, ci occupiamo di realizzare formazioni destinate a 2000 donne rurali coltivatrici di riso al fine di migliorare la produzione (obiettivo 1) e, allo stesso tempo, stiamo creando dei centri di trasformazione del riso specializzati nella tecnica dell’étuvage che permette di produrre un riso di qualità migliore (il riso paraboiled) (obiettivo 2).

Per quanto riguarda il primo obiettivo, quest’anno abbiamo formato 1300 donne produttrici di riso che hanno imparato a seminare in linea (invece che in maniera randomica) e hanno  compreso l’importanza di una semina precoce, oggi fondamentale per far fronte ai cambiamenti climatici e alla diminuzione delle piogge stagionali.

Inoltre, abbiamo completato la formazione di tutte le 2000 donne coinvolte nel progetto sulle tecniche di produzione del compost partendo dai materiali organici disponibili nel villaggio, il che comporta l’abbandono di fertilizzanti chimici con un risparmio economico per le famiglie e benefici importanti per la salute dei terreni.

Alcune di queste donne, sono poi state coinvolte nella creazione di 4 piccoli campi sperimentali dove il riso è stato piantato, da una parte, con la tecnica tradizionale in uso dalle donne prima di essere coinvolte nel progetto, e dall’altro lato secondo le tecniche di produzione e uso di compost promosse da Mani Tese. In questo modo, col passare del tempo e vedendo crescere il riso, le donne hanno potuto confrontare il risultato delle due tecniche e verificare l’efficacia delle tecniche apprese.

È bello vedere come questa sperimentazione motivi e incoraggi le donne a utilizzare le nuove tecniche e le porta ad abbandonare i fertilizzanti chimici. Ed è bello vedere come anche molte donne non coinvolte nel progetto, ma che vivono in quest’area, vedendo i risultati della sperimentazione prendano esempio per migliorare la coltivazione e il rendimento dei propri campi.

Per quanto riguarda il secondo obiettivo, siamo molto felici di aver creato quattro nuovi centri di trasformazione del riso, formando 12 donne nella tecnica dell’étuvage (parboilizzazione). Durante questo processo, il riso paddy viene sottoposto a vari cicli di chauffage e sechage, ovvero il riso viene cotto con il vapore per poi essere essiccato prima della decorticazione. Il risultato è un riso di qualità fisica, organolettica e nutrizionale superiore al classico riso bianco; un riso che può essere venduto sul mercato a un prezzo leggermente più alto dando alle donne che lo hanno trasformato un margine di guadagno più interessante.

Per ogni centro di trasformazione del riso, sono stati poi organizzati dei momenti di condivisione, in cui le donne che hanno imparato la tecnica la mostrano alle altre donne del villaggio (anche non coinvolte nel progetto). Ogni centro è stato poi dotato di materiali e macchinari utili al processo di trasformazione e siamo riusciti anche ad aggiungere un piccolo kit di illuminazione utile alle donne che spesso lavorano anche dopo il tramonto.

I gruppi di donne dei centri di trasformazione, sono infine stati accompagnati in un processo di organizzazione in cooperativa. Sono state realizzate formazioni sulla gestione amministrativa ed è stato preparato un business plan per rendere sostenibili i centri di trasformazione.

Per scoprire tutte le storie del progetto, visitate la pagina dedicata sul sito: https://manitese.it/progetto/miglioramento-condizioni-nutrizionali-donne-e-bambini

Qui di seguito alcune foto di progetto: