I sistemi agro-alimentari convenzionali sono oggi responsabili del 30% delle emissioni di gas serra, del 70% del consumo di acqua dolce e del 70% dello sfruttamento del lavoro minorile.
La conversione dei suoli per allevare animali da carne è ritenuto uno dei principali fattori di perdita di biodiversità.
Dal punto di vista sanitario, a fronte di 820 milioni di persone, di cui 150 milioni bambini e bambine, che soffrono la fame, ci sono oltre 2 miliardi di adulti in sovrappeso o affetti da malattie causate dal sovra consumo di cibo, tra cui diabete, cancro e patologie cardiocircolatorie.
La sovranità alimentare dei popoli è minata da una impressionante concentrazione di potere nelle mani di poche imprese multinazionali di settore che controllano il mercato delle sementi, dei fertilizzanti, dei pesticidi ma anche della trasformazione e della grande distribuzione organizzata.
L’agroecologia è: un approccio di ricerca scientifica di natura olistica che valorizza il sapere dei piccoli produttori; una serie di principi e di pratiche che migliorano la resilienza e la sostenibilità dei sistemi alimentari preservando al tempo stesso la coesione sociale; un movimento sociopolitico, che chiede la traduzione di questi principi in politiche pubbliche locali, nazionali e globali e la piena partecipazione della società civile nella loro attuazione.
È infatti ampiamente dimostrato che l’agroecologia può essere il nuovo paradigma su cui basare e pianificare la Transizione AgroEcologica necessaria a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile al 2030. Ma sviluppare il potenziale trasformativo dell’agroecologia significa togliere potere a chi oggi lo esercita e ciò non può avvenire senza una mobilitazione di massa dal basso.
Occorre essere il cambiamento che vogliamo, facendo attenzione a ciò che mangiamo e a chi produce il nostro cibo. Occorre essere anche e sempre più cittadini e cittadine attive nel prendersi cura della democrazia del cibo.
Si tratta di un gioco ideato da Mani Tese con l’obiettivo di coinvolgere in modo divertente e interattivo i propri volontari in un percorso alla scoperta dell’impatto che i vari prodotti alimentari possono avere sull’ambiente e sulla società. Lo scopo ultimo del
gioco è proprio quello di formare un consumatore consapevole.