ONU: il governo italiano obblighi le imprese a rispettare I diritti umani

Le Nazioni Unite hanno messo in luce gravi e persistenti abusi fra cui lo sfruttamento dei lavoratori migranti.

di Giosuè De Salvo, responsabile advocacy, educazione e campagne di Mani Tese

Al termine di una visita ufficiale di 10 giorni in Italia, il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani ha messo in luce gravi e persistenti abusi in relazione alle attività delle imprese in Italia.

Tali abusi includono condizioni di lavoro e di vita disumane per migliaia di lavoratori migranti, gravi problemi di salute e sicurezza sul lavoro e inquinamento ambientale che mette in pericolo la salute pubblica.

Gli esperti delle Nazioni Unite hanno esortato il Governo italiano a intraprendere azioni decisive per porre fine allo sfruttamento dei lavoratori migranti stranieri e per rendere le imprese italiane legalmente responsabili delle violazioni dei diritti umani e dell’ambiente che si verificano in seguito delle loro attività produttive.

“I lavoratori migranti, compresi quelli provenienti da paesi africani e asiatici, che lavorano in settori come l’agricoltura, l’abbigliamento e la logistica, sono intrappolati in un circolo vizioso di sfruttamento, schiavitù per debiti e abusi dei diritti umani che deve essere spezzato” ha dichiarato Surya Deva, Presidente del Gruppo di lavoro.

Il Gruppo di lavoro ha accolto con favore gli sforzi profusi dal Governo per smantellare il sistema di reclutamento illecito noto come “caporalato”, ma ha affermato che “molti lavoratori che vivono in condizioni disumane non intravedono alcun cambiamento positivo nella loro vita.”

Gli esperti delle Nazioni Unite hanno visitato le comunità che vivono in aree industrializzate, come Taranto e la Val d’Agri, le quali hanno sottolineato il mancato rispetto dei loro diritti alla salute e a un ambiente pulito da parte del loro stesso Governo.

“Le loro preoccupazioni devono essere prese sul serio” – ha sostenuto Deva –“Occorre compiere sforzi concertati per infondere fiducia, monitorare in modo indipendente le emissioni e gli effetti sulla salute e fornire soluzioni efficaci. Tali soluzioni devono essere lungimiranti e contribuire agli sforzi globali verso il conseguimento della decarbonizzazione e della transizione verso un’economia verde.”

Il Gruppo di lavoro ha chiesto miglioramenti significativi nella revisione e nell’applicazione delle leggi, nello svolgimento di un monitoraggio efficace delle attività delle imprese e nel rafforzamento dell’accesso a rimedi giudiziari o extra giudiziari per le vittime di abuso. Le imprese italiane e quelle estere che operano in Italia devono inoltre esercitare una verifica sistematica rispetto all’impatto sui diritti umani delle loro operazioni e delle loro catene di approvvigionamento.

In generale le misure adottate dal Governo per rafforzare il quadro giuridico e politico dell’Italia nel settore delle imprese e dei diritti umani sono apprezzabili, ma persiste la necessità di attuare meglio le leggi e imporre sanzioni adeguate a dissuadere le imprese dal violare tali leggi.

“In quanto economia altamente sviluppata dell’Unione europea, l’Italia dovrebbe creare al più presto un’istituzione nazionale per i diritti umani forte e indipendente, investita di un mandato esplicito che le permetta di intervenire su questioni relative a abusi dei diritti umani legati alle attività delle imprese. Dovrebbe inoltre promulgare una legge in materia di due diligence obbligatoria rispetto ai diritti umani e all’ambiente” ha dichiarato infine Deva.

Il Gruppo di lavoro ha visitato l’Italia dal 27 settembre al 6 ottobre per esaminare gli sforzi fatti dal Governo e dalle imprese per ottemperare ai loro obblighi e responsabilità in materia di diritti umani, in linea con i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani sia in Italia che in relazione alle attività e alle catene di approvvigionamento delle imprese italiane all’estero. Ha visitato Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Lombardia e Toscana. Ha inoltre considerato l’impatto del Covid-19 sulla promozione delle pratiche di comportamento responsabile delle imprese.

Mani Tese, in collaborazione con altre associazioni e Ong, è da tempo impegnata nella promozione e nel monitoraggio dell’applicazione dei Principi Guida ONU su imprese e diritti umani e in occasione di questa importante visita ha deciso di realizzare una versione in inglese del suo ebook “Business e Diritti Umani. Come vincolare la libertà di impresa al rispetto dei diritti umani”.

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