21 giugno 2016 – IL CIBO LOCALE È MOTORE DELLO SVILUPPO LOCALE

La strada per Kouba è costeggiata da alberi di anacardio. Con il cotone, la noce di anacardio è la grande coltura commerciale della zona ed è il simbolo della nuova globalizzazione. Dramane, l’autista, ci racconta che le noci di anacardio vengono raccolte nei villaggi da camion al servizio di grandi imprese indiane e brasiliane. A […]

La strada per Kouba è costeggiata da alberi di anacardio. Con il cotone, la noce di anacardio è la grande coltura commerciale della zona ed è il simbolo della nuova globalizzazione.

Dramane, l’autista, ci racconta che le noci di anacardio vengono raccolte nei villaggi da camion al servizio di grandi imprese indiane e brasiliane.
A Kouba Manitese è presente da diversi anni e la collaborazione ha permesso ai cinque gruppi di crescere al punto che ora sono riuniti in una federazione. L’incontro si svolge davanti al nuovo atelier per la produzione del gari, inaugurato lo scorso maggio, e sullo sfondo sono allineate le bacinelle piene di manioca pronta per essere trasformata.

Qui si sta sviluppando un’interessante collaborazione con Slow Food che, nell’ambito del grande progetto 10.000 orti in Africa, porterà alla realizzazione di un piccolo orto accanto alla scuola che permetterà ai bambini di migliorare notevolmente la loro dieta.
La mattinata si conclude con un ottimo pranzo a casa della presidente della federazione: una “pate” di riso (simile alla nostra polenta) con una salsa piccante di pomodoro e semi di una zucca locale, insieme all’immancabile pollo.

(Diario dal Benin, Giorno 5 – a cura di Valerio Bini, Presidente di Mani Tese Paolo Santagostini, ricercatore in geografia e dottorando all’Università di Paris VIII)