Guinea-Bissau: “Mettiamo le ali allo sviluppo” giunge al termine

Un importante momento di scambio fra i produttori locali per rafforzare la produzione locale agroecologica del Paese.

Il progetto “Mettiamo le ali allo sviluppo”, cofinanziato dall’Unione Europea e gestito da Mani Tese, con il supporto di IMVF, ASAS de Socorro e Universitá di Torino, è giunto al termine.

Il recente programma Ianda Guiné! Galinhas, in particolare, ha previsto 8 azioni in 8 differenti settori della Guinea-Bissau. Tra questi, oltre la salute pubblica, le strade e la coltura del riso, c’è anche il settore avicolo, centro del progetto, i cui risultati finali sono stati presentati alla Delegazione Europea nei giorni scorsi.

Il 24 gennaio la sala riunioni della delegazione dell’Unione europea a Bissau ha accolto ONG nazionali e internazionali, i direttori delle due imprese destinatarie del progetto, i rappresentanti della Direzione Generale dell’Allevamento della Guinea-Bissau e la presidente dell’Unione dei Produttori della Filiera Avicola in Guinea-Bissau.  Obiettivo dell’incontro non era solo quello di partecipare alla chiusura ufficiale del progetto ma anche di iniziare a pensare insieme al futuro.

Nonostante la concorrenza dei prodotti importati, infatti, la vendita di uova prodotte sul territorio nazionale, e secondariamente di polli e galline, si è rivelata strategica e molto efficace nel fornire alla popolazione una dieta più completa e nel migliorare l’economia domestica.

In generale, il rendimento delle famiglie destinatarie del progetto è aumentato del 190% circa tra il 2019 e il 2023: un ottimo dato. Dei nostri beneficiari (107 in totale), a oggi, 67 sono ancora attivi nel settore. Nonostante la decisione di alcuni avicoltori di abbandonare l’attività di allevamento polli e di galline ovaiole, non si è comunque registrata una diminuzione del rendimento medio annuale delle famiglie, le quali hanno dimostrato di aver aumentato sia la loro produzione, che il loro reddito.

Questi risultati sono stati possibili grazie anche a un incremento del consumo pro-capite di prodotti locali, generato dalla sensibilizzazione e dal passaparola degli stessi produttori locali che, spargendo la voce, sono riusciti a raggiungere moltissime persone.

Ora si aprono nuove sfide, come quella di ampliare ancora la rete dei produttori e di mantenere vive le realtà avviate rendendo inoltre il settore indipendente da altre fonti di reddito.

È poi necessario che i prodotti locali siano promossi e riconosciuti a livello locale. Questo impegno, portato avanti dall’Unione dei Produttori della Filiera Avicola, dovrà essere abbracciato anche e soprattutto dalle Istituzioni, che dovranno proteggere i prodotti locali da quelli importanti, educando i cittadini e le cittadine al consumo locale, salvaguardandone la salute.

Anche se il programma Ianda Guiné! è ormai agli sgoccioli, crediamo che questa non sarà comunque l’ultima volta in cui Mani Tese verrà coinvolta sullo sviluppo futuro della filiera avicola in Guinea-Bissau, un settore che negli ultimi anni ha davvero dato i suoi frutti, affrontando a testa alta tutte le difficoltà dettate dalle circostanze geopolitiche sia interne che esterne al Paese e migliorando la condizione di tante famiglie.