GUATEMALA, INIZIA LA RACCOLTA DELL’ACQUA PIOVANA

Mani Tese vuol dire anche mani sporche di terra e di fango, come quelle di Beatrice, Antonio e Giulio e degli abitanti della comunità di Lantinquin. Siamo ancora in Guatemala dove, nell’ambito del progetto SOBERANOS e grazie all’assistenza tecnica del Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali (GESAAF) dell’Università degli Studi di Firenze, […]

Mani Tese vuol dire anche mani sporche di terra e di fango, come quelle di Beatrice, Antonio e Giulio e degli abitanti della comunità di Lantinquin.

Siamo ancora in Guatemala dove, nell’ambito del progetto SOBERANOS e grazie all’assistenza tecnica del Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali (GESAAF) dell’Università degli Studi di Firenze, prosegue la riabilitazione e la costruzione di sistemi di raccolta di acqua piovana proveniente dai tetti delle abitazioni.

L’11 maggio è stato organizzato un “cantiere scuola” che ha visto come risultato la costruzione di un serbatoio costituito da un micro invaso scavato in terra adiacente all’abitazione. E’ stato realizzato lo scavo e con materiale locale, blocchi di adobe e argilla, si sono rialzati i bordi fino ad ottenere la sommità orizzontale. Il micro invaso ha forma di un tronco di piramide rovesciata con base minore di 2 x 0,7 m, maggiore di 3 x 2 m, profondità di 1 m e capienza di circa 4,000 litri.

L’impermeabilizzazione è stata ottenuta con un rivestimento in film doppio di polietilene nero, che sarà usato anche per la copertura. Sarà dotato inoltre di una recinzione con rete metallica per evitare l’ingresso di persone e animali.