GIORNATA DELL’INSEGNANTE: QUALE LEZIONE PER OGGI?

di Valeria Schiavoni, Formatrice di Mani Tese Oggi è la Giornata Mondiale dell’Insegnante, stabilita dall’Unesco a partire dal 1994 per mobilitare il supporto a favore di questa professione e per assicurare che l’insegnamento vada incontro ai bisogni delle future generazioni. Quest’anno ha questo slogan: “Teaching in Freedom, Empowering Teachers”. Un film, The Teacher, del regista […]

di Valeria Schiavoni, Formatrice di Mani Tese

Oggi è la Giornata Mondiale dell’Insegnante, stabilita dall’Unesco a partire dal 1994 per mobilitare il supporto a favore di questa professione e per assicurare che l’insegnamento vada incontro ai bisogni delle future generazioni. Quest’anno ha questo slogan: “Teaching in Freedom, Empowering Teachers”.

Un film, The Teacher, del regista ceco Hrebejk, mette al centro della pellicola proprio questo mestiere. Cosa ci può raccontare di utile la pellicola in un giorno come questo?

Maria Drazdechová, la protagonista del film, è a dir poco la peggior insegnante che potreste trovare il vostro primo giorno di scuola: arrivista, vendicativa, poco interessata alla formazione degli alunni quanto ossessivamente concentrata sul proprio benessere. Esemplificativa la frase con cui si apre il film: “ora leggerò i vostri nomi, ognuno si alzerà in piedi e dirà ad alta voce qual è il lavoro di mamma e papà”.

Nel film gli alunni sono incollati ai banchi di scuola senza poter dimostrare la loro effettiva preparazione, in attesa che i genitori prestino i propri servigi alla professoressa. Dietro all’apparenza leziosa e alle sue gonne colorate, l’insegnante ricatta adulti e ragazzi per buoni voti, in cambio di dolci, acconciature, riparazioni di mobili e pulizie di casa. Grazie alla spinta della Dirigente scolastica questa sceneggiatura vacillerà: i genitori verranno chiamati a prendere posizione in merito alla professoressa, mostrandosi così complici del sistema corrotto o coraggiosi di operare un cambiamento profondo.

Il mondo dei ragazzi è speculare a quello degli adulti, nel quale si ricalca lo stesso immobilismo sociale, dovuto alla paura di mettersi contro la docente perché vedova di un alto ufficiale comunista. Siamo, infatti, nella Bratislava del 1983. La pellicola mostra un conservatorismo scolastico che imita a pieno regime quello sociale e politico nel quale l’opportunismo e la pavidità diventano la norma. Allo stesso tempo, suggerisce che questo immobilismo possa essere rotto proprio a partire da quella dimensione dell’imparare, carica di possibilità, da cui si può trarre coraggio per modificare lo status quo.

Questa quindi una possibile chiave di lettura del film che invita a pensarci ancora tutti sui banchi di scuola, ad esplorare diversi modelli d’insegnamento, ben lungi da quelli che si presentano come rigido mantenimento delle etichette sociali. È un invito a credere nel potere trasformativo dell’apprendimento, là dove l’insegnante è colui che accoglie le sfide del nostro tempo ed, insieme agli studenti, si impegna affinché si possa andare incontro a quel cambio di paradigma necessario per creare un mondo più giusto, sostenibile e pacifico.

The Teacher locandina_mani tese_2017