Finanza etica e microcredito, la via condivisa per uno sviluppo giusto

Lo scorso 21 luglio Mani Tese, Banca Etica, CRESUD e MAIN Africa si sono incontrati a Padova, presso la sede centrale di Banca Etica, per un incontro strategico

Mani Tese è tra gli storici soci fondatori di Banca Etica, leader nel campo della finanza solidale, e partner strategico della banca stessa per le attività di cooperazione internazionale allo sviluppo. Per questa ragione lo scorso 21 luglio è stata chiamata a Padova, nella sede centrale dell’istituto, per un incontro strategico, conoscitivo e formativo al tempo stesso.

Per Mani Tese presenti il Direttore Generale, Marino Langiu, e Charlotte Puget, Referente Programmi di Cooperazione Internazionale, che hanno presentato le linee guida delle attività di cooperazione internazionale di Mani Tese, con un focus specifico sulla promozione del microcredito. La prima parte della giornata ha previsto un incontro conoscitivo strategico, facilitato da Banca Etica e CRESUD, con il network africano di microfinanza etica MAIN, mentre nel pomeriggio si è svolto un momento formativo tenuto da Mani Tese e rivolto a dipendenti e Gruppi di Iniziativa Territoriale di Banca Etica.

Mani Tese e CRESUD, un partenariato di impatto

Importante la possibilità di evidenziare nuovamente lo storico legame con Banca Etica e la complementarietà effettiva tra Mani Tese e CRESUD, alla luce anche delle progettualità che coinvolgono entrambe. Infatti, Mani Tese e CRESUD collaborano attualmente in Kenya, nella regione del bacino del fiume Molo, per rafforzare la filiera del latte attraverso un approccio integrato che combina agroecologia, formazione tecnica e inclusione finanziaria. I programmi attivi – e che si svilupperanno per i prossimi anni – mirano a migliorare la qualità del latte prodotto da piccoli allevatori, promuovendo pratiche agricole rigenerative, la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’introduzione di soluzioni circolari per l’energia e l’acqua. CRESUD affianca Mani Tese nel rafforzamento delle capacità imprenditoriali e finanziarie dei produttori locali, oltre che nella collaborazione con istituti africani di microfinanza etica per lo sviluppo di strumenti di microfinanza innovativi. Uno degli interventi chiave è il potenziamento del centro di raccolta del latte di Mau Juhudi, che diventa un punto nevralgico per la trasformazione e la valorizzazione del prodotto caseario locale.

In definitiva, Mani Tese apporta la sua competenza sociale e di sviluppo di impresa dal basso, il suo approccio basato su  partecipazione e empowerment locale; CRESUD offre le sue competenze tecniche in materia di finanza etica, con una forte attenzione alla sostenibilità economica e ambientale. Ecco perché quello tra Mani Tese e CRESUD è, a tutti gli effetti, un partenariato strategico, metodologico e operativo nato da una visione condivisa di sviluppo che ha generato, e sta generando tuttora, un impatto concreto nelle economie locali e nella vita della comunità in tutta l’Africa e non solo.

Dal Sud al Nord del mondo e viceversa: lo scambio con MAIN

Per Mani Tese è stata anche una preziosa occasione di confronto. Microfinance African Institutions Network (MAIN) è una rete internazionale nata 30 anni fa in Costa d’Avorio, creata da diversi enti bancari e di microfinanza con un’ampia esperienza nella promozione delle microimprese in Africa. Oggi MAIN opera in 28 Paesi africani e raggiunge oltre 16 milioni di utenti in tutto il continente, per contribuire a rafforzare il ruolo sociale ed economico delle istituzioni di microfinanza nel processo di sviluppo complessivo dell’Africa, sia rafforzando le capacità interne e il know-how delle singole istituzioni, sia facilitando e promuovendo lo scambio di informazioni e buone pratiche.

La sessione di Padova ha offerto la possibilità di una reciproca conoscenza, nel perimetro di un terreno comune di lavoro: la promozione di forme di economia solidale basate sulla cooperazione e il rispetto delle risorse locali – naturali, economiche e sociali – anche attraverso il sostegno a cooperative e gruppi di produttori, che mettano al centro lo sviluppo di persone e ambiente tramite il modello del microcredito. L’accesso ai servizi finanziari per le persone escluse dal sistema bancario formale è, infatti, una leva fondamentale verso l’emancipazione economica delle comunità locali e la via condivisa per uno sviluppo equo, inclusivo e sostenibile.