Cosa si intende per sovranità alimentare?

Facciamo un po’ di chiarezza sull’espressione a seguito dell’istituzione di un Ministero che si richiama alla Sovranità Alimentare.

Mani Tese saluta con favore l’istituzione di un Ministero che si richiama alla Sovranità Alimentare.

È un concetto alto formulato dal 2007 da La Via Campesina, la più grande associazione contadina del mondo, che la nostra associazione ha fatto proprio da oltre quindici anni, sia nel suo lavoro di cooperazione allo sviluppo nel Sud del mondo che in quello di educazione e advocacy in Italia ed Europa.

Per Mani Tese la Sovranità Alimentare è il diritto dei popoli ad alimenti nutritivi e culturalmente adeguati, accessibili, prodotti in forma sostenibile ed ecologica, ed anche il diritto di poter decidere il proprio sistema alimentare e produttivo. Un sistema alimentare e produttivo che invece negli anni si è andato omologando tra una nazione e un’altra e che ha visto un pugno di multinazionali di settore concentrare sempre più potere, arrivando a controllare i mercati delle sementi, dei fertilizzanti, dei pesticidi ma anche della trasformazione industriale e della grande distribuzione organizzata.

La Sovranità Alimentare è dunque un concetto politico che mira a ristabilire una piena democrazia del cibo, superando l’insostenibilità del modello agro-alimentare convenzionale basato su chimica, petrolio, finanza e biotecnologie. Per farlo occorre rivoluzionare le politiche pubbliche – a partire dalla PAC, la politica agricola comunitaria – affinché sostengano un approccio alla produzione, trasformazione, distribuzione e consumo di cibo che sia rispettoso degli ecosistemi e della dignità delle persone.

In questo momento non siamo in grado di dire se le linee di indirizzo del nuovo Ministero abbracceranno questa visione. L’auspicio è che la scelta delle parole sia foriera di azioni coerenti.