Diritti per noi significa impegnarci per eliminare le cause delle diseguaglianze sociali che impediscono il pieno sviluppo della persona e il rispetto dei diritti umani universali.
Siamo al fianco, in particolare, delle donne, dei bambini, dei migranti e di tutte le vittime di schiavitù moderne come la tratta e il traffico di esseri umani, il coinvolgimento dei minori in lavori pericolosi, lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici nelle filiere produttive.
Sono moltissimi, oggi, nel mondo gli schiavi moderni. Oltre 40 milioni sono le vittime di lavoro minorile, di traffico e di sfruttamento del lavoro generando profitti intorno ai 140 miliardi di euro.
La loro condizione rappresenta l’inevitabile conseguenza di un sistema economico iniquo che punta a sfruttare le risorse massimizzando i profitti e minimizzando i costi di produzione.
Nel 2016 abbiamo lanciato la campagna di sensibilizzazione “I EXIST – say no to modern slavery” per prevenire e contrastare le cause della schiavitù moderna, nell’ambito della quale abbiamo promosso diverse iniziative di sensibilizzazione e avviato quattro progetti in India, Bangladesh, Cambogia e Nicaragua a sostegno alle vittime di lavoro minorile, trafficking e sfruttamento lungo le filiere produttive.
Nel 2017 ha invece preso il via il programma “MADE IN JUSTICE” che – in particolare attraverso i progetti “New Business 4 Good” e “Cambia MODA!” – mira a educare, informare e collaborare con l’opinione pubblica sui limiti del “business as usual” e sulle virtù dei nuovi modelli di business etico ed inclusivo, coinvolgendo gli attori della società civile (profit e non profit) in un percorso di dialogo e collaborazione che possa tradurre la sostenibilità in pratiche quotidiane.
Per quanto riguarda la nostra attività di cooperazione allo sviluppo, in Africa, Asia e America Latina i nostri progetti sono orientati a migliorare le condizioni di vulnerabilità delle persone e delle loro comunità, riducendo così le possibilità di venire sfruttati e abusati. In Guinea Bissau siamo attivi, in particolare, nella prevenzione delle principali violazioni dei diritti dei migranti (traffico, tratta e respingimenti di massa) attraverso l’informazione sui rischi dell’immigrazione clandestina e la promozione di opportunità professionali che possano costituire una valida alternativa alla partenza. Dal 2017 abbiamo inoltre avviato una collaborazione con l’organizzazione locale AMIC per strutturare e rafforzare il sistema di protezione per donne e minori vittime di violenza, in particolare di matrimonio forzato e/o precoce, e per i minori trafficati talibè rimpatriati dal Senegal.