CAMBOGIA, LA MEDITAZIONE COME TERAPIA PER I BAMBINI TRAFFICATI

A Poipet, in Cambogia, presso il centro di accoglienza per bambini e bambine vittime di traffico e sfruttamento sostenuto da Mani Tese, è stata introdotta la meditazione. Dopo un’adeguata formazione, lo staff di Damnok Toek, l’ONG partner di progetto, ha insegnato ai bambini come meditare per 10 minuti in un ambiente tranquillo. I bambini mentre […]

A Poipet, in Cambogia, presso il centro di accoglienza per bambini e bambine vittime di traffico e sfruttamento sostenuto da Mani Tese, è stata introdotta la meditazione. Dopo un’adeguata formazione, lo staff di Damnok Toek, l’ONG partner di progetto, ha insegnato ai bambini come meditare per 10 minuti in un ambiente tranquillo. I bambini mentre meditano si sentono felici e rilassati. Al termine della meditazione, sono gioiosi e tranquilli e convivono meglio gli uni con gli altri. Sono anche più socievoli e diligenti.

L’introduzione della meditazione è stata un successo perché ha permesso ai bambini con brutti ricordi alle spalle e che hanno vissuto esperienze traumatiche legate allo sfruttamento e al traffico, di stare meglio.

Anche Srey Mao*, una ragazzina di 12 anni che vive da due anni presso il centro, sta meglio. Srey Mao è arrivata al centro di Poipet silenziosa, inattiva e triste. Dopo due anni di terapia e grazie anche alle nuove amicizie con lo staff e gli altri bambini, oggi Srey Mao è una nuova ragazza. Le piace giocare con gli altri, parla e sorride di più. Sa che può fare ciò che vuole senza più temere lo sfruttamento.

Grazie all’educazione ricevuta qui, ora Srey Mao riesce a contare, a leggere bene e a comunicare con le sue insegnanti e con i compagni. Ogni giorno studia all’incirca quattro ore. I suoi insegnanti dicono che è cambiata molto in quest’ultimo anno e la reputano una dei loro studenti più seri. Srey Mao ha in programma di continuare l’NFE (Non Formal Education) e, se tutto andrà bene, il prossimo anno potrà frequentare la scuola pubblica.

Per ora per lei è abbastanza sapere che il suo futuro d’ora in poi sarà migliore.

*Nome di fantasia per tutelare la privacy.