Alla riscoperta dei prodotti locali in Burkina Faso
Sono partite le nostre formazioni con le donne agricoltrici per reimparare a usare cibo sano e locale e diventare sempre più indipendenti.
Il soumbala ha un valore speciale per la cultura burkinabè. Il suo utilizzo è stato promosso sin dai tempi di Thomas Sankara per invitare a consumare cibo locale. Il soumbala, infatti, è un ottimo sostituto naturale del famigerato cubo Maggi, che ha invaso il Paese nel secolo scorso facendo dimenticare l’uso dei prodotti locali.
Nell’ambito del progetto “TRASFORMIAMO! Sviluppo di attività di trasformazione alimentare e promozione del cibo locale nel comune di Koubrì in Burkina Faso”, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna, nei giorni scorsi abbiamo avviato dei corsi di formazione per realizzare un ottimo soumbala in modo efficiente e sostenibile.
“Oggi sono venute a trovarmi le mie figlie da Ouagadougou – racconta Marie Ouedraogo, una destinataria della formazione – “Di solito vengono a trovarmi a Koubri almeno una volta a settimana ed è sempre bello averle qui con me insieme ai nipoti”. Diane, la figlia maggiore, ci dice che, non appena sono arrivate, Marie ha voluto subito raccontare loro della formazione ricevuta da Mani Tese sulla trasformazione dei grani di neré in soumbala.
“Sono molto soddisfatta di questa formazione – dice Marie – Abbiamo migliorato le tecniche di selezione e pulizia del neré per eliminare foglie e grani che non sono adatti. Poi, per facilitare la cottura dei grani, li abbiamo decorticati con i mortai e, subito dopo, li abbiamo fatti cuocere per circa un giorno intero. Dopodiché ai grani cotti abbiamo tolto la pelle e li abbiamo lavati attentamente a più riprese. Infine, li abbiamo riscaldati di nuovo prima di lasciarli fermentare per circa 48 ore sull’essiccatoio. È un processo lungo ma, grazie alla formazione, abbiamo imparato come accorciare i tempi e ottenere in modo più efficiente un prodotto di qualità”.
Si avvicina un’altra donna, che stava innaffiando le foglie di amaranto, e si siede sotto un albero accanto a noi. Si chiama Mariam. “Conoscevamo già come fare il soumbala – ci tiene ad aggiungere – però con la formazione abbiamo imparato una tecnica che ci permette di separare i grani cotti da quelli che non lo sono ancora. Prima facevamo tutto a mano ed era un processo lungo e faticoso, oggi con gli strumenti che abbiamo siamo molto più veloci”.
Marie e Mariam ci hanno raccontato che, dopo la formazione, hanno subito cominciato a vendere il loro prodotto trasformato. “C’erano molte persone incuriosite dalla nostra formazione a cui, alla fine, abbiamo venduto alcune palline di soumbala che abbiamo prodotto”, raccontano.
“Il mio segreto – conclude Marie – da quando le mie figlie erano piccole, è quello di aggiungere nei piatti che preparo un po’ di soumbala, così che abbiano più sapore e siano più nutrienti. Usando il soumbala non devo spendere molto perché i grani li trovo sugli alberi vicino a casa o al mercato a basso prezzo”.
Oggi, con le tecniche apprese, Marie potrà continuare a cucinare i suoi piatti speciali e naturali per le figlie e i nipoti continuando a tramandare il segreto di famiglia ma prepararli sarà più semplice e veloce!