Achille Yotto Tepa premiato in Benin

Il rappresentante Paese di Mani Tese
in Benin riceve la Palme des célébrités Béninoises per il suo strenuo impegno di giustizia.

Di Giulia Tringali, volontaria di Mani Tese

Sabato 19 marzo 2022, nella sala del consiglio comunale di Calavi, vicino a Cotonou (in Benin), Achille Yotto Tepa è stato insignito del premio Palme des célébrités Béninoises in nome del suo impegno per il Paese e in particolare per i giovani. Achille lavora per Mani Tese dal 1° gennaio 1992. Fino al 30 giugno 1995 ha coordinato i progetti che si svolgevano nel Nord del Paese, poi, dal 1° agosto 1995, è diventato Rappresentante Paese. Continua, oggi, con questa carica, a portare avanti l’impegno di giustizia dell’ONG. “Mani Tese mi ha permesso di realizzare il sogno che avevo da bambino, quello di essere d’aiuto al mio Paese” – racconta Achille. Prima di Mani Tese, Achille lavorava nell’amministrazione di Toucountouna, distretto in cui l’Ong operava. Per diverso tempo ha supportato i volontari di Mani Tese contribuendo ad avvicinare la popolazione locale all’Ong attraverso l’organizzazione di momenti comunitari. “Collaborare e poi lavorare con questa Ong mi ha permesso di essere fiero del mio Paese e dei miei concittadini che, come me, si impegnano per la pace e lo sviluppo” – spiega Achille. Lavorando ormai da 30 anni sul campo con Mani LE PERSONE DI MANI TESE Tese, Achille ha sposato fino in fondo la visione dell’organizzazione e la porta avanti strenuamente. “Mi dico tutti i giorni che bisogna osare, avanzare, agire, andare sempre avanti; certamente siamo tutti esposti al rischio di sbagliare e quelle volte che mi capita ne prendo atto e faccio tesoro delle critiche. Chi mi ha conferito il premio conosce la mia vita, sa che mi impegno in molti campi, dalla politica, ai giovani, allo sport, ma io credo che il criterio per cui mi è stato conferito questo premio è proprio dovuto alle azioni concrete portate avanti con Mani Tese”.

L’impegno di Mani Tese in Benin

Mani Tese è presente in Benin dal 1979 ed è molto conosciuta e rispettata. Da più di 10 anni ha concentrato i suoi progetti nel nord del Paese, in particolare nel Dipartimento dell’Atacora, una delle aree con i più alti indici di povertà. Gli interventi principali hanno riguardato lo sviluppo socio-economico delle donne con il sostegno ad attività generatrici di reddito e la creazione di cooperative di produzione e trasformazione agricola. Hanno preso parte ai progetti circa 1194 donne. Mani Tese valorizza i prodotti locali quali la manioca trasformata in garì e il fonio, un cereale molto importante per le sue caratteristiche nutrizionali, e promuove l’agroecologia. Negli anni ha inoltre sostenuto molti progetti nell’ambito dell’accesso all’acqua potabile, come la riabilitazione e costruzione di 4 pozzi, e ha sviluppato azioni per promuovere il diritto all’istruzione di bambine e bambini e per contrastare il traffico di minori. “Sono molto fiero di lavorare per questa organizzazione a cui esprimo la mia gratitudine” commenta Achille “La esprimo anche a tutta la squadra che ha deciso di supportarmi, senza la quale non avrei potuto fare nulla di tutto ciò. Insisto sempre perché si diventi capaci di lavorare non solo dietro a una scrivania ma, soprattutto, sul campo e sono contento che la mia squadra abbia sposato questa filosofia”.

Lavorare per la pace

Achille, ricevuto il premio per il suo costante impegno nel promuovere la pace e lo sviluppo, spiega come per lui pace significhi portare avanti, ogni giorno e in ogni istante, ovunque ci si trovi, delle azioni che concorrano al miglioramento della vita di tutti, alla coesione sociale, alla solidarietà e all’amore. Per Achille, se non si crea una condizione di pace non può esserci né sviluppo né benessere. “La pace è il carburante essenziale della vita nelle nostre famiglie, così come nella società e nel mondo intero, è l’elemento su cui si poggia tutto il resto” afferma.

Guardando alle tristi conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina, le parole di Achille suonano ancora più vere e concrete. Il Rappresentante Paese sottolinea gli effetti a catena che questa guerra sta provocando in Benin: gli input agricoli solitamente importati dall’Ucraina sono ora bloccati e molti agricoltori stanno vedendo schizzare alle stelle i prezzi della merce importata. “Anche quando la pace è minacciata lontano da noi, risentiamo comunque degli effetti negativi. La pace in tutto il mondo è quindi essenziale per quello che facciamo, senza pace non è possibile alcuno sviluppo” dichiara Achille. Il premio inaspettato ha dato ad Achille ancora più coraggio e motivazione per andare avanti e provare a dare un modello di lavoro ai giovani, insegnando loro volontà e dedizione in modo che anch’essi riescano a “dar voce alla propria gente e lottare per un mondo di pace”.

Articolo pubblicato nel Giornale di Mani Tese di giugno 2022.