20 giugno 2016 – A TIGNINTI FRA PROBLEMI AMBIENTALI E COLTIVAZIONE DELLA SOIA

Siamo a Tigninti, pochi chilometri a Sud di Natitingou. Qui la vicinanza alla città crea una forte pressione sull’ambiente: gli alberi vengono tagliati per produrre carbone e il danno ambientale che ne consegue non è per nulla compensato dai modesti benefici economici. In questi villaggi l’attivazione di reti agro-alimentari locali rappresenta quindi non solo un’importante […]

Siamo a Tigninti, pochi chilometri a Sud di Natitingou. Qui la vicinanza alla città crea una forte pressione sull’ambiente: gli alberi vengono tagliati per produrre carbone e il danno ambientale che ne consegue non è per nulla compensato dai modesti benefici economici.

Giorno 4 - Tigninti 2

In questi villaggi l’attivazione di reti agro-alimentari locali rappresenta quindi non solo un’importante diversificazione economica ma anche una forma di tutela dell’ambiente.

La prossimità alla strada asfaltata facilita il collegamento con la città e dunque le attività commerciali, ma sembra indebolire la coesione sociale: i gruppi che incontriamo sono più recenti e fragili rispetto a quelli dei giorni passati.

Giorno 4 - Tigninti 3

Accanto al gari, qui le donne vendono anche una sorta di “tofu”, derivato dalla lavorazione della soia. In questa zona la soia è una coltivazione in forte espansione, anche perché c’è una crescente domanda da parte delle industrie di produzione di olio che fino ad anni recenti utilizzavano i semi di cotone e che ora, con la crisi dell’“oro bianco” sono costrette a cercare alternative.

Giorno 4 - Tigninti

(Diario dal Benin, Giorno 4 – a cura di Valerio Bini, Presidente di Mani Tese Paolo Santagostini, ricercatore in geografia e dottorando all’Università di Paris VIII)