Burkina Faso, quando l’agroecologia si costruisce insieme ai produttori

La scorsa settimana il team del progetto LAGRO ha incontrato i produttori orticoli di Karpala e di Kossodo: ecco come l’agroecologia può diventare una leva concreta di sviluppo locale, inclusione sociale e sostenibilità.

La scorsa settimana, in Burkina Faso, il team del progetto LAGRO ha incontrato i produttori orticoli di Karpala e di Kossodo, due distretti della capitale Ouagadougou, in una sessione di scambio e condivisione degli obiettivi del progetto.

Promosso da Mani Tese, il progetto “LAGRO – Lavorare nell’agro-alimentare: Sviluppo socio-economico e opportunità di formazione professionale e lavoro dignitoso nel settore agro-alimentare in Burkina Faso” integra un ambizioso approccio agroecologico. Prevede infatti la formazione di 250 produttori e produttrici in agroecologia, con l’obiettivo di migliorare in modo sostenibile le pratiche colturali, la produttività, i redditi e la resilienza delle aziende orticole di fronte alle sfide climatiche ed economiche, presenti e future. Con un’attenzione particolare verso le persone in condizioni di fragilità e vulnerabilità.

L’obiettivo di questo incontro era presentare il progetto LAGRO, i suoi obiettivi, i risultati attesi e le attività, instaurando al contempo un quadro di dialogo trasparente sulle modalità di attuazione e di selezione dei beneficiari.

Dialogo, trasparenza e costruzione collettiva

Gli incontri hanno toccato diversi temi progettuali, come per esempio la promozione di pratiche agricole rispettose dell’ambiente, adattate alle realtà locali e agli effetti del cambiamento climatico, e il rafforzamento delle capacità tecniche dei produttori attraverso formazioni in agroecologia: fertilizzazione naturale, gestione dell’acqua, tecniche colturali sostenibili e manutenzione dei sistemi di irrigazione. Sono stati affrontati anche aspetti meramente pratici, come la realizzazione e la manutenzione di infrastrutture – pozzi, sistemi di irrigazione, bacini, hangar, parcelle attrezzate – e la distribuzione di kit di avvio agroecologico (semi, attrezzature, input naturali) per migliorare la produttività e la resilienza delle aziende. E, infine, si è approfondito il tema della strutturazione dei produttori in cooperative, per rafforzare la governance locale, la vita associativa e l’accesso alle opportunità economiche.

Un approccio inclusivo ed equo

I criteri di selezione dei beneficiari, definiti in concertazione con il Comune e la Federazione Nazionale dei Vivaisti e Giardinieri del Burkina Faso, sono stati illustrati chiaramente per garantire trasparenza ed equità.

Il progetto infatti, presta particolare attenzione all’inclusione di Donne e giovani, Persone con disabilità, Vedove e nuclei familiari vulnerabili, Donne capofamiglia.

Gli scambi hanno permesso ai produttori di comprendere meglio le sfide del progetto, esprimere aspettative e preoccupazioni e capire pienamente le azioni future. Questa fase segna l’inizio di un’attuazione concertata, in cui ogni attore svolge un ruolo essenziale per il successo del progetto, come confermato da Eugenio Attard, Rappresentante Paese di Mani Tese, e il Presidente della Federazione Nazionale dei Vivaisti e Giardinieri del Burkina Faso, che hanno ribadito il loro impegno per un’agricoltura agroecologica, inclusiva e sostenibile a favore dei produttori: con il progetto LAGRO, l’agroecologia diventa una leva concreta di sviluppo locale, inclusione sociale e sostenibilità.